Originariamente Scritto da
Roberto il Guiscardo
Un esercito europeo è auspicabile, per un sacco di cose di cui potrebbe occuparsi. Ad esempio le famose "missioni di pace"...! Non si capisce perché solo alcuni Paesi se ne debbano fare carico, quando invece l'interesse è comune. Nel caso della guerra contro la Serbia, governo D'Alema (l'Italia ripudia la guerra, vero, cari sinistri...?
), chi comandava erano gli americani, che tra l'altro ci hanno riempito di bombe inesplose sul fondo dell'Adriatico e hanno dato alla guerra un livello di violenza che forse un esercito europeo da solo non avrebbe dato. E poi anche il tipo di armi usate... lasciamo stare.
L'Europa deve assolutamente marcare il proprio territorio con un proprio esercito, non ci sono alternative. E questo accelererebbe anche il processo di omogeneizzzione di comparti strategici come quello della difesa. Gli interessi degli Stati europei col tempo convergono sempre più in un obiettivo comune: fare fronte ai giganti asiatici (Cina, India) e euroasiatici (Russia) e, perché no? anche a quelli americani (USA). Gli Stati Uniti ultimamente hanno dato segno di avere interessi divergenti da quelli europei, specie nei rapporti con la Cina e, direi, anche con la Russia.
Resta la difficoltà di mettere a punto un sistema di comunicazioni rapido ed efficace, ed un comando esecutivo a rapido intervento, non bloccato dalle farragginosità dei sistemi decisionali della burocrazia europea.
Un compito ideale per un esercito del genere, è la difesa dei confini esterni, che è interesse comune di tutti gli Stati membri.