Originariamente Scritto da
emv
La metafora che ho proposto infantili/religiosi vs adolescenziali/atei, la ribadisco.
L'ateo uccide Dio e il Padre ovunque vi sia il principio d'autorità. Insomma è banale psicologia questa, che tutti ormai conoscono.
Se ci sono argomenti per parlare di infantilismo per i credenti, e comprendo la cosa, ci sono altrettanti argomenti per parlare di complesso edipico adolescenziale per gli atei.
Dubitare e negare Dio significa uccidere l'idea di Dio.
Rendere definitivo un assunto che non è e non potrà mai essere tale.
La rabbia per il padre assente è infatti onnipresente nei post degli atei...
La lamentazione per il padre assente corrisponde all'ansiosa richiesta di voler vedere Dio, e Gesù, cosa risponde ai discepoli che gli chiedono "mostraci il Padre"? Risponde: "Chi ha visto me ha visto il Padre".
Ora, traduciamo dal linguaggio simbolico: vedere è la radice di veritas. Quindi agli Apostoli chiedono di conoscere la verità di Dio. Vederlo, per sapere che esiste veramente. Visione e non più fede.
E sapere il perchè delle sue cose (ergo tutte quelle cose incomprensibili, assurde e paradossali che vengono continuamente lamentate quali l'esercizio dell'autorità, la violenza biblica, il male dell'innocente, le stranezze della Genesi, ecc...).
A tutte queste domande la risposta è una sola è chiarissima: Dio è tre persone... per il Padre, il Creatore, lascia perdere, fin tanto che sei in questo mondo, è inutile che cerchi di capire. A meno che non ti mandi Lui direttamente un'illuminazione, lascia stare.
Ma c'è il Figlio, che è il Salvatore e lui ti dice, fidati di me e il resto lo capirai andando avanti.
Il Figlio è il Salvatore, ma che cosa vuol dire? E' la "funzione" salvifica di Dio. L'espressione testuale, messa così non è corretta, (è una delle prime eresie, il modalismo) ma per intenderci sarebbe già tanta roba! La "funzione" creatrice lasciala perdere. Non ti fare domande sui perchè le cose sono fatte e avvengono così. Cerca solo l'utilità di Dio (o necessità) e non la verità.
Se stai annegando e c'è uno che ti tende la mano, gli fai tante domande? Accetti la mano chiunque sia no?
Perchè dice in Gv 10, 31-32:
"anche se non credete a me, credete alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel Padre"
Capito? E' come se ti implorasse di credere nel suo aiuto, anche se non soddisfa le tue aspettative sul momento!