Originariamente Scritto da
Serafino
1) Nella Cuba di Castro, come pure nella Praga del Patto di Varsavia (di questa ultima ho infomazioni di prima mano... ) si prendeva, sì, una paga che era una miseria. Ma, quanto meno, non si faceva un ca%%o. Ora come ora, il mio albergatore rabbino a sonagli, pretendeva di non darmi un ca$$o, e farmi schiattare di fatica (lavoravo
93/94 ore effettive, ovvero il doppio di quanto scritto sul contratto che avevo firmato, più 3 ore di straordinario (
PORCO %I@...!)
2) Quanto al fatto che nessuno mi impediva di licenziarmi, e di andarmene, sappi che, prima del mio arrivo, l'albergatore aveva
12 persone di staff. Di questi, solo la cuoca era
italiana, e l'anno prima lei lì non c'era, ovvero c'erano 12 persone di varia umanità, suddivise tra rumeni, albanesi, peruviani, senegalesi, etc, etc... (SALUTE...!). Se avessi minacciato di andarmene, il mio rabbino a sonagli avrebbe semplicemente chiesto al mio collega rumeno di alzare la cornetta, e di far venire (in 24 ore) un altro ingranaggio con cui rimpiazzarmi, pagandolo, in quel caso, probabilmente
2,10 euro netti l'ora. E totalmente in
nero.
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"... prima dicono: - Poverini!!!
Poi li sfruttano come cani..."