Il reddito di cittadinanza è la conseguenza dell'assenza dell'obbligo del lavoro

[FrancoAntonio]

La Kora del Nord non è uno stato socialista, ma uno stato totalitario con a capo un megalomane che pensa solo a sé stesso.

Il socialismo non ha affatto bisogno del totalitarismo per esistere: basta limitare considerevolemente le libertà dei ladri. Per il resto uno stato socialista può essere anche molto liberale, seppur chiaramente distante dalla concezione "liberale" dei "liberali" perché la libertà che interessa di più a questi è quella di rubare, poi se resta tempo pensano al resto.

Tra l'altro con "obbligo del lavoro" non intendo dire che ti sparano se non lavori, ma che devi lavorare se vuoi avere soldi. Da questo punto di vista liberisti e socialisti non sono molto diversi, solo che i socialisti vogliono garantire a tutti un lavoro mentre i liberisti no. Quindi per colpa dei liberisti deve arrivare la crocerossa, cioè i socialdemocratici.

Inoltre la differenza tra socialisti e liberisti sta nel fatto che i primi quando parlano di "obbligo del lavoro" sono coerenti e quindi vogliono obbligare anche gli imprenditori a lavorare. Questo significa, in base alla mia interpretazione, che si aboliscono le società di capitali e si permettono solo le società di persone in cui i padroni delle aziende lavorano all'interno delle loro aziende.
In questo modo ci sarebbe un'economia fatta di PMI e non di grosse aziende e con padroni che lavorano fianco a fianco con i loro dipendenti.

In un'economia di PMI ci sarebbe anche più concorrenza.

peccato che a Yalta l'Italia sia stata inclusa nell'orbita americana e non in quella sovietica e che il muro di Berlino sia caduto, che vuoi che dica quando leggo queste cose?

Ma l'impresa privata e il rischio d'impresa sai cosa sono?
Vuoi creare degli impieghi fittizi solo per tenere occupate le persone?

[Guy Fawkes]

Obbligo di lavoro è un concetto troppo simile a quello di schiavitù per poter essere facilmente accettato.
Culturalmente non è privo di appoggi: già San Paolo ricorda che "Chi non vuol lavorare, nemmeno mangi" (II Tess. 3, 10), ma si tratta di un rimprovero verso coloro che pretendevano di aspettare l'Apocalisse senza fare nulla; ricordando che la partecipazione costruttiva alla vita della comunità è virtù cristiana; vedi anche la regola "Ora et Labora". Nello stesso senso l'art. 4 della nostra Costituzione

Art. 4. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

(Notare la contrapposizione tra attività e funzione)

Il problema è che questo obbligo è un'obbligo morale e personale che ogni singolo individuo deve sentire, non può essere imposto dallo stato perché l'autorità statale è legale e giuridica, ma non può e non deve essere morale. Dovere dello stato è cercare di porre le basi perché sussistano ampie possibilità per coloro che vogliono lavorare di trovare un'occupazione che sia di effettivo supporto per la comunità (quindi NON uno scava la buca-riempi la buca) e di potenziale crescita personale.

[CapitanFracassa]

Obbligo di lavoro è un concetto troppo simile a quello di schiavitù per poter essere facilmente accettato.
Culturalmente non è privo di appoggi: già San Paolo ricorda che "Chi non vuol lavorare, nemmeno mangi" (II Tess. 3, 10), ma si tratta di un rimprovero verso coloro che pretendevano di aspettare l'Apocalisse senza fare nulla; ricordando che la partecipazione costruttiva alla vita della comunità è virtù cristiana; vedi anche la regola "Ora et Labora". Nello stesso senso l'art. 4 della nostra Costituzione

(Notare la contrapposizione tra attività e funzione)

Il problema è che questo obbligo è un'obbligo morale e personale che ogni singolo individuo deve sentire, non può essere imposto dallo stato perché l'autorità statale è legale e giuridica, ma non può e non deve essere morale. Dovere dello stato è cercare di porre le basi perché sussistano ampie possibilità per coloro che vogliono lavorare di trovare un'occupazione che sia di effettivo supporto per la comunità (quindi NON uno scava la buca-riempi la buca) e di potenziale crescita personale.

Chi lo ha detto che non deve essere anche morale? Dipende da come uno concepisce lo stato.

Scavare una buca e riempirla supporta effettivamente la comunità perchè crea ricchezza e dà lavoro. Userà quel denaro per la sua crescita personale. Del resto se è considerato utile far guadagnare a un imprenditore che è fannullone e guadagna col lavoro altrui, allora sarà utile anche chi scava una buca per avere i soldi per consumare, e far produrre badili e attrezzi per il giardinaggio.

[CapitanFracassa]

peccato che a Yalta l'Italia sia stata inclusa nell'orbita americana e non in quella sovietica e che il muro di Berlino sia caduto, che vuoi che dica quando leggo queste cose?

Ma l'impresa privata e il rischio d'impresa sai cosa sono?
Vuoi creare degli impieghi fittizi solo per tenere occupate le persone?

Lo statalismo rientra nel capitalismo occidentale. Anche scandinavo.

Anche l'imprenditore svolge una mansione inesistente, a proposito di impieghi fittizzi. Non è lui che produce ma la sua azienda. E l'azienda, persone e macchine, va avanti a prescindere da lui. Se io ho 10 operai e 10 macchine quando muoio ci saranno ancora operai e macchine.

L'impiego fittizzio del lavoratore è il costo di un non impiego reale del capitalista.

[CapitanFracassa]

A quanto pare si sta sempre meglio qui che là. Tanto per cambiare. Incredibile ma vero nemmeno voi scappate da qui.

Qui il cibo è migliore e ci sono donne più belle. Non c'è solo la corea come modello più statalista. Basta andare anche in scandinavia.

[Guy Fawkes]

Chi lo ha detto che non deve essere anche morale? Dipende da come uno concepisce lo stato.

Ci possono essere differenti posizioni, ma quando legge civile e legge morale coincidono si supera quel limite che già nel secolo scorso si è visto a che aberrazioni conduca: lo stato etico è il prodromo del totalitarismo.

Scavare una buca e riempirla supporta effettivamente la comunità perchè crea ricchezza e dà lavoro.

Esempi di applicazione pratica nel passato dimostrano come il principio, giusto in teoria, nella pratica non si sia dimostrato così effettivo: dato che alla fine non si è prodotto nulla, quei soldi è stato come elargirli con finanziamenti a pioggia, e abbiamo visto come vadano a finire.

Userà quel denaro per la sua crescita personale. Del resto se è considerato utile far guadagnare a un imprenditore che è fannullone e guadagna col lavoro altrui, allora sarà utile anche chi scava una buca per avere i soldi per consumare, e far produrre badili e attrezzi per il giardinaggio.

Gli stereotipi non portano da nessuna parte.

[CapitanFracassa]

Ci possono essere differenti posizioni, ma quando legge civile e legge morale coincidono si supera quel limite che già nel secolo scorso si è visto a che aberrazioni conduca: lo stato etico è il prodromo del totalitarismo.
Esempi di applicazione pratica nel passato dimostrano come il principio, giusto in teoria, nella pratica non si sia dimostrato così effettivo: dato che alla fine non si è prodotto nulla, quei soldi è stato come elargirli con finanziamenti a pioggia, e abbiamo visto come vadano a finire.
Gli stereotipi non portano da nessuna parte.

Per legge morale non si intende la violazione dei diritti fondamentali dell'uomo. In realtà tutti gli stati hanno una dose etica basata sulla visione di società e tradizioni comuni, altrimenti non servirebbe votare e potrebbe governare anche un computer.

Veramente è proprio nella pratica che il sistema della buca funziona. Infatti tutti i paesi che hanno un maggiore intervento dello stato, anche con più sprechi, hanno in genere meno diseguaglianze e un maggiore benessere medio della classe lavoratrice. Più c'è libertà e liberismo meno è quel benessere medio delle masse. Infatti nella pratica è il sistema dell'offerta che non funziona. Tassi a zero e lo stesso investimenti fermi con disoccupazione, perchè appunto bisogna stimolare la domanda con lo stato.

Non sono stereotipi. Per definizione l'imprenditore non lavora e guadagna col lavoro altrui, altrimenti non ci sarebbero diseguaglianze. Anche l'azienda è un complesso di beni e persone sganciata dall'imprenditore. Infatti amazon va avanti guidata da un computer e algoritmo.

[Robert Owen]

Beh no, è vero, fossimo un paese s economia centralizzata avrebbero tutti un lavoro. Bisognerebbe poi vedere come vivremmo nel paradiso proletario, ma pare che per l'autore sarebbe meglio.

Tu se non erro sei di quelli che si scaglia contro il reddito di cittadinanza.

Quindi reddito minimo per tutti no, ma lavoro per tutti nemmeno.

È incredibile come il liberismo sembri essere studiato a tavolino da un genio del male per fare tutto il male possibile ai poveri, con lo stato che si attiva solo per punire il poveretto che, ridotto al lastrico, ruba al supermercato.

[elgabro]

Ma poi tutto sto liberismo e poi abbiamo un debito al 160% e un pil da terzo mondo o quasi, mi sa che sto liberismo non funziona un granché.

O meglio funziona solo per far arricchire i soliti noti.

[Robert Owen]

Chi lo ha detto che non deve essere anche morale? Dipende da come uno concepisce lo stato.

Scavare una buca e riempirla supporta effettivamente la comunità perchè crea ricchezza e dà lavoro. Userà quel denaro per la sua crescita personale. Del resto se è considerato utile far guadagnare a un imprenditore che è fannullone e guadagna col lavoro altrui, allora sarà utile anche chi scava una buca per avere i soldi per consumare, e far produrre badili e attrezzi per il giardinaggio.

In realtà far scavare una buca e riempirla è una cosa inutile, perché allora a quel punto lo stato può darti soldi senza fare niente.
È ovvio che un posto di lavoro statale lo si crea in funzione di un'utilità sociale.

Ha più senso invece obbligare un'azienda ad assumere una persona sebbene questa poi venga messa a scavare buche e riempirle, perché almeno i profitti dell'impresa vengono erosi per far mangiare qualcuno.