ma la Lega quella vera

[Eridano]

Gli idealisti son pochi, i più si fanno i conti in tasca e decidono. E possono pure cambiare idea a seconda dei momenti storici.
In Scozia, ad esempio, sicuramente qualche imprenditore votò NO perché temeva di ritrovarsi fuori dal mercato UE. Se rivotassero oggi voterebbero probabilmente SI.

Un imprenditore magari può essere favorevole all'indipendenza perché vede un futuro con tasse più basse, mentre un suo collega è fortemente contrario perché fa parte degli amici degli amici e campa con questo sistema.
Un giovane è più disposto al salto nel vuoto perché non ha nulla da perdere, mentre il pensionato teme per la sua pensione e di conseguenza voterà unionista.
Giusto per fare qualche esempio.

Purtroppo è (anche) così.

[GILANICO]

Se si punta solo unicamente sull'imprenditorie e sulla media e piccola borghesia in maggioranza sempre di destra, non si arriverà mai a nessun risultato, perchè non c'è di mezzo un intero popolo a favore dell'indipendenza, ma solo la parte più benestante.
Una secessione dei ricchi produttori è già di per se un fallimento, anche se al loro capezzale ci sono i loro servi.

[pomo-pèro]

Se si punta solo unicamente sull'imprenditorie e sulla media e piccola borghesia in maggioranza sempre di destra, non si arriverà mai a nessun risultato, perchè non c'è di mezzo un intero popolo a favore dell'indipendenza, ma solo la parte più benestante.
Una secessione dei ricchi produttori è già di per se un fallimento, anche se al loro capezzale ci sono i loro servi.

Se però punti solo sul popolino ti ritrovi a non avere i soldi per portare avanti la battaglia indipendentista... Chi li paga i pullman che portano la gente alla Diada? Fan tutto in autofinanziamento?

[GILANICO]

Non bisognerebbe solo esclusivamente puntare sulla parte più ricca, o quantomeno non dovrebbe essere la parte maggioritaria o quella che faccia la voce.
La secessione solo dei ricchi benestanti non ha seguito.