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Il viaggiatore notturno
L'indignazione è lo sport nazionale italiano, da alcuni decenni molto praticato anche all'estero. I campionati, a cui partecipano i due terzi della popolazione, vengono trasmessi in diretta tv ogni giorno, nei telegiornali e nei salotti televisivi dei principali network nazionali. È dovuta spesso a cause di interesse comune, come ad esempio microcriminalità, tasse troppo alte, servizi pubblici inefficienti o prodotti cinesi che esplodono a casaccio.
Test clinici hanno dimostrato che il 60% degli italiani si indigna, perché indignarsi è bello ed è sintomo di alta moralità. Secondo la legge italiana infatti, davanti ad un avvenimento drammatico, chi non si indigna può essere inserito nella lista dei sospettati. Inoltre l'atto stesso di indignarsi, soprattutto in televisione, fa guadagnare credibilità e rispetto.
Circa il 36% si indigna per far credere agli altri di aver capito una data situazione, quando in realtà non ha idea di cosa si stia parlando.
Il 12% della popolazione si indigna perché teme di dover pagare più tasse, il 16% perché teme di perdere il lavoro, il 4% perché teme di doverne cercare uno, il 19% perché teme un attentato terroristico, mentre il 99% si indigna per puro spirito di emulazione. Da segnalare un 26% che dice di essere costantemente alla ricerca di nuove fonti di indignazione non ancora diffuse su larga scala.
A livello locale, sono motivi di indignazione il comportamento dei giovani d'oggi, la birra analcolica e il matrimonio fra omosessuali (rispettivamente fonti di indignazione per vecchi, per vecchi ubriaconi e per vecchi ubriaconi cattolici).
A livello nazionale, invece, sono motivi di indignazione i tagli all’istruzione, la censura su internet e la mancata rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche (rispettivamente fonti di indignazione per giovani, per giovani fancazzisti e per giovani fancazzisti atei).
L'indignazione affonda le proprie radici in un sistema di trasmissione delle informazioni: per ogni indignato si formano in media altri 3 indignati del tutto inconsapevoli.
L'indignato numero zero risale probabilmente all'era paleolitica e fu un uomo insoddisfatto delle innovazioni che portava la ruota, a discapito del più diffuso ingranaggio quadrato, o forse semplicemente uno che aveva il pollice opponibile troppo piccolo rispetto agli standard dell'epoca. Poco tempo dopo, fu la sostituzione delle punte di lancia in pietra con quelle in metallo, ad essere motivo di forte indignazione, soprattutto da parte del sindacato dei levigatori. E così, millenni e millenni dopo, si arriva ai giorni nostri e all'indignazione causata dall'avvento dell'i-pod a discapito del grammofono, di cui molti sentono la nostalgia.
https://nonciclopedia.org/wiki/Indignazione
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