Clandestini, giustizia, lavoro e Costituzione: vanno riformati insieme

[Roberto il Guiscardo]

Il problema dell'immigrazione clandestina va risolto con delle leggi che controllano il territorio nazionale. Pretendere di voler controllare le coste o i confini terresti è una partita persa in partenza: impegna un sacco di risorse in uomini mezzi e denaro e non sortisce alcun risultato. In Italia si può approdare dovunque: in Sicilia, in Calabria, in Sardegna, in Puglia, si può arrivare regolarmeente con visto turistico e poi non andare via...

In questo devo dire che la Meloni purtroppo sbaglia se insiste col blocco navale: non ci fai niente; non puoi bloccare né gli 8000 km di coste italiane, e nemmeno le partenze, perché arrivano dalla Libia, dalla Tunisia, dalla Turchia, dall'Egitto, passano dalla Slovenia e dalla Croazia...per non parlare di quelli che gli stessi Stati europei ci rimandano indietro, che forse sono anche di più di quelli che arrivano da fuori.

E allora come si fa...?

1 - Occorre innanzitutto eleggere un parlamento che sia deciso a stroncare questo fenomeno, e l'attuale parlamento questa volontà non ce l'ha;

2 - dopodiché occorre creare un governo che abbia come ministri persone capaci che intendano realizzare la volontà del parlamento (e degli italiani);

3 - un ministro dell'interno che non sia un semplice passacarte, ma che abbia una volontà politica ferrea e non abbia come unica preoccupazione quella di pararsi il sedere per se e la sua famiglia;

4 - approvare (ecco l'importanza del parlamento!) leggi che regolino rigidamente l'ordine pubblico sul territorio nazionale, che vietino abitazioni di fortuna, vivere all'addiaccio, essere sforniti di documenti in regola; i trasgressori vanno puniti senza alcuna eccezione, con multe incrementali per le recidive e per gli stranieri con l'espulsione (singola, non a gruppi) e chi viene trovato ancora qui con il decreto di espulsione non rispettato, deve andare in galera. Approvare l'aggravante di ingratitudine di accoglienza per chi arriva senza risorse e commette crimini in Italia

5 - a proposito delle galere, fare accordi con la Russia, che ha spazio da vendere in Siberia e concordare il trasferimento degli stranieri detenuti in Italia nelle galere siberiane, previo compenso (ma questo farebbe parte degli accordi commerciali con la Russia)

6 - leggi sul lavoro: tutti devono dimostrare di avere le risorse per mantenersi; a chi non ce l'ha, deve essere assegnato un lavoro; se non vuole accettarlo, espulsione, se straniero; sotto stretto controllo se italiano, con convocazioni continue per riferire su come si mantiene;

7 - mantenere un rigido controllo del territorio con telecamere dovunque, aumento delle pattuglie di polizia carabinieri e guardia di finanza, tutte coordinate da un unico comando, utilizzare massicciamente droni di sorveglianza, specie nelle zone a maggior rischio criminale. I cittadini onesti non hanno niente da nascondere, ma vogliono essere protetti. Se lo Stato vieta loro di difendersi con le armi per non creare un far west, allora deve difenderli veramente.

Non mi viene in mente nient'altro, per ora. Questi 7 punti potrebbero essere intesi come una provocazione, ma forse no. Soprattutto occorrre fare una rivisitazione della Costituzione italiana, adeguandola al mondo attuale, e agire sul campo della libera interpretazione delle leggi da parte dei magistrati, che a volte dimostrano di utilizzarla davvero in modo eccessivo, con il risultato di esautorare il parlamento dalla sua prerogativa di emanare leggi che siano poi davvero rispettate.

[FrancoAntonio]

ci vorrebbe una riforma istituzionale per rafforzare i poteri del premier eletto col maggioritario che si sceglie liberamente la sua squadra di governo e se perde la maggioranza si va direttamente al voto e finalmente un parlamento differenziato
queste sono la madre di tutte le riforme, bisogna prima passare da li'