Citami se vuoi risposta @osservatore90
«Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.»
I provvedimenti presi hanno alla base l'art. 32 della costituzione. Ovvero il diritto alla salute. Fare un referendum contro un provvedimento del genere è violazione dell'art. 32 della costituzione. Il referendum non sarà ammissibile.
E' pura propaganda. E sai perchè? Perchè addirittura la gente non solo è favorevole al green pass ma anche all'obbligo vaccinale.
Farlo quindi significherebbe l'ennesima sconfitta della fazione leghista capeggiata da Salvini. Quante pensi ne possa sopportare di sconfitte di questa portata a Lega?
Guarda, mi dispiacve persino, ma avete scelto dei leader che sono dei puri ciarlatani senza arte nè parte. Andava bene fino a che non c'erano seri competitor sul campo, ma appena li metti il giochetto salta.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Visto? I veri no vax sono pochi. Il resto è gente abbastanza ignorante che si è presa paura per la grandissima esposizione mediatica che avete avuto gonfiata a dismisura dai media. e da una parte politica che ora si sta sciogliendo come nebbia al vento.
Quando finisce la sceneggiata questa gente che, a causa dell'ignoranza, è superstiziosa e irrazionale, si fa convincere dagli altri.
Io capisco che le cose siano semplici senza contrapposizione valida. Ma è un grave errore pensare che sia sempre così.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Occupare i posti per i disabili è una minchiata. (cit. uno di quelli che sono per far rispettare la legalità e per non toccare mai la magistratura)
Comunque, seguendo i media, si evince che gli scoop continui legati ai no vax stanno mano a mano sparendo dai titoli principali.
Anche l'esposizione mediatica di Salvini che comincia sempre più ad apparire come uno che parla perchè ha la bocca.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Su questa cosa tutti gli italiani con un minimo di buonsenso erano d'accordo, non e' difficile decidere.
La riforma fiscale, dove tutto il centro destra ha messo in campo una campagna mediatica preventiva contro le mire del PD, e' una cosa diversa.
Per ora, oltre l'ottima gestione della pandemia, l'unica riforma e' stata quella modesta del processo penale.
Il problema oggettivamente esiste, perché da un lato si invoca il valore costituzionale del lavoro e dall'altro si contrappone l'altro, pure costituzionale, della salute. L'attuale misura di bilanciamento è stata posta al livello dei tamponi: il tuo diritto al lavoro è condizionato al previo accertamento della tua innocuità infettiva. Il problema si è spostato quindi su un altro aspetto del lavoro, denunciato con forza anche da una persona seria come Landini, ed è, come è stato presentato, che il lavoro non può essere assoggettato a spese che gravino esclusivamente sul lavoratore. L'argomento non è pretestuoso, è serio, proprio perché attiene ad un valore costituzionale (il lavoro) e non è posto negli abituali termini farlocchi e risibili dei 'costituzionalisti' dell'ultim'ora, dei caproni/somari no-vax. Landini non pone, intelligentemente, un pretestuoso problema di libertà vaccinale, ma puramente economico, sebbene connesso con un valore costituzionale (il lavoro). La replica al serio problema posto da Landini può forse trovarsi nell’esempio di chi, per recarsi al lavoro, deve affrontare spese giornaliere di trasferimento che altri lavoratori non devono affrontare. In questo caso a nessuno è mai venuto in mente di affermare che se lo Stato o il datore di lavoro non si accollano l’onere economico del trasporto del lavoratore si arreca un vulnus al valore costituzionale del lavoro. Eventuali agevolazioni di fonte statale o aziendale non sarebbero un riconoscimento di un presunto, ma inesistente, ‘diritto’ del lavoratore. Questa è, a mio modo di vedere, la debolezza della battaglia di Landini, perché il problema, a ben vedere, si è trasferito dall’insostenibile contrapposizione dei valori costituzionali in conflitto (salute e lavoro, con la ovvia prevalenza del primo) a quella economica, dove però la connessione indicata da Landini –non assoggettabilità del valore del lavoro a condizioni economiche- non è dirimente per la mancanza di appigli costituzionali, che sanciscono altri valori lavoristici (non discriminazione, dignità, salubrità…, ma nulla che faccia riferimento alle condizioni economiche di ingresso al lavoro). Lo Stato, cioè il governo, in questo caso non sarà 'generoso', e non perché sia avido e straccione (nonostante il costo non indifferente che dovrebbe affrontare) ma perché questa agevolazione economica avrebbe l'effetto secondario, che il governo vuole evitare come la peste, di rallentare e addirittura neutralizzare l'impegno alle vaccinazioni, unico e fortissimo obiettivo perseguito, giustamente, dal governo.