When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
comunque sui menu del luogo sono anni che c'è " pasta alla put " oppure " pasta della donna perduta "
io sarò all' antica ma i menu li leggono anche i bambini.
Hey you, guarda che sono responsabile di quello che dico io, non di quello che non capisci tu.
When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
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"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
Ci sono diversi aneddoti sulla nascita del nome "spaghetti o pasta alla puttanesca":
https://www.pastaliguori.com/pasta-a...i-chiama-cosi/
Pasta alla Puttanesca: perché si chiama così?
La sua fama la precede: è la pasta olive e capperi, conosciuta dappertutto come Pasta alla Puttanesca. Il prelibato piatto realizzato a partire da sugo di pomodoro, tonno, aglio, capperi, olive nere di Gaeta e origano, è infatti molto diffuso e amato per la sua bontà. Ma da dove deriva il suo nome?
Il termine “puttanesca” è legato a moltissime leggende e tuttora non è ancora certa la sua origine.
Un primo racconto fa risalire il piatto alla Roma dei primi del Novecento, in cui un oste avrebbe realizzato per la prima volta la ricetta in una casa di appuntamenti per gli ospiti che vi si presentavano.
Una leggenda molto simile alla prima è quella raccontata da Arthur Schwartz nel suo libro“Naples at table”. L’autore sostiene che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli nei Quartieri Spagnoli in una casa di piacere e che il proprietario avesse inventato questo primo per rifocillare i suoi ospiti.
Altri invece suggeriscono che il nome della celebre pasta possa essere ispirato alla vistosità dell’abbigliamento intimo delle donne di facili costumi: il rosso del pomodoro, il viola delle olive, il verde del prezzemolo e dei capperi.
Altri ancora dicono che l’origine del nome sia da attribuire ad una prostituta francese di nome Yvette che dopo aver dato vita a questo piatto decise di assegnargli il nome di “Puttanesca” in onore al suo mestiere.
La leggenda più simpatica sull’origine del nome “Puttanesca” è però la seguente: il sugo fu inventato negli anni ’50 da Sandro Petti, uno dei proprietari di un celebre locale notturno ischitano. Si racconta che una sera Petti avesse degli ospiti a cena, ma non molti ingredienti a disposizione per sfamarli. Poiché era molto tardi e questi avevano un grande appetito, insistettero dicendo: “Facci una puttanata qualunque”. Petti che non aveva altro che alcuni pomodori, delle olive e i capperi, realizzò il piatto e più tardi lo inserì nel suo menù con il nome di “Spaghetti alla Puttanesca”.
https://www.napolitoday.it/cucina/sp...ta-storia.html
Ma allora da dove deriva questo nome così bizzarro? Il termine “puttanesca” è stato oggetto degli sforzi di immaginazione di molti esperti gastronomi, che hanno tentato in ogni modo di trovare la soluzione all’enigma. Secondo la tradizione che vuole la pasta alla puttanesca come tipica romana, agli inizi dl ‘900, un oste ideò questo piatto appositamente per i visitatori di una casa di appuntamenti che si trovava nella periferia di Roma. Una versione molto simile è quella raccontata dal noto esperto di gastronomia Arthur Schwartz che nel suo libro “Naples at table” ipotizza invece che la pasta alla puttanesca sia nata a Napoli e più precisamene nei Quartieri Spagnoli: all’inizio del XX secolo, il noto rione napoletano era infatti sede di attività di ogni tipo, tra cui alcune case di piacere. Un giorno il proprietario di una di queste “allegre dimore” decise di rifocillare i suoi ospiti inventandosi un piatto semplice e veloce, e fu così che pensò a questa pasta dal nome colorito. Altri fanno riferimento agli indumenti intimi delle ragazze della casa che, per attirare e allettare l’occhio del cliente, indossavano probabilmente biancheria di ogni tipo, di colori vistosi e ricca di promettenti trasparenze. I tanti colori di questo abbigliamento si ritroverebbero nell’omonima salsa: il verde del prezzemolo, il rosso dei pomodori, il viola scuro delle olive, il grigio-verde dei capperi, la tinta granato dei peperoncini. Altri ancora sostengono, invece, che l’origine del nome sia da attribuire alla fantasia di una ragazza di vita Yvette la Francese, una prostituta provenzale piuttosto autoironica, che dopo averla ideato questo piatto le affibbiò questo nome in onore al suo mestiere.
La scelta "pasta dello sciattone" (Da un dizionario : Persona trascurata nel vestire o negligente nello svolgere la propria attività) non c'entra nulla con la probabile origine della celeberrima ricetta, né con con la realizzazione della medesima.
Dovrebbero vergognarsi ...
Deficienti!!! <-- è un link
Sono stato negli Stati Uniti, ma mangiano che è una schifezza. Mio cugino mi ha portato in uno di quei ristoranti; dice: "Qui fanno gli hot dog, i cani caldi, sentirai che buoni". Entriamo, ordiniamo due hot dog, due cani caldi e mio cugino si mette a mangiare il suo di gusto. Io no, non ce la facevo. Mi fa: "Ma come, Alex, non mangi il tuo hot dog?". Gli ho risposto: "Cugino, ma di tutto il cane, a me proprio la minchia mi doveva capitare?"