Ecco un'immagine che rappresenta come il Partito vede lo stato liberale.
Il topo è lo stato, il gatto è il prenditore.
Ecco l'ultimo esempio.
Per quanto il salario minimo negli stati capitalisti sembri essere un argomento taboo, qualcuno qua e là ci sta provando a introdurlo.
Uno di questi stati è il Canton Ticino (Svizzera): gli abitanti del cantone nel 2015 hanno votato a favore di un'iniziativa per fissare un salario minimo.
La legge verrà applicata a partire da gennaio 2022.
Inutile dire che i prenditori si sono già organizzati per raggirare la legge.
È stato infatti appena creato (guarda tu che tempismo!) un finto sindacato di nome Tisin (con a capo imprenditori e politici liberisti) che sta chiudendo contratti collettivi al di sotto del salario minimo legale che entrerà in vigore tra poco.
Possono farlo? A quanto pare si, perché la legge è stata scritta male: essa infatti prevede che il salario minimo legale venga applicato solo laddove non ci sono contratti collettivi.
Il senso chiaramente è di fare in modo che i sindacati possano ottenere (se riescono) condizioni migliori rispetto al minimo legale, per questo che i contratti collettivi di lavoro passano sopra la legge dello stato. Poiché si dà per scontato che i sindacati siano in buona fede, si dà anche per scontato che se essi non riescono a ottenere condizioni migliori rispetto al minimo legale lascino cadere tutto e a quel punto subentra la legge dello stato.
Se però il sindacato è in realtà un cartello di prenditori mascherato da sindacato invece quello che succede è che questo fa firmare contratti collettivi al di sotto del minimo legale, raggirando le leggi dello stato.
Lasciamo stare il fatto che la legge è fatta male (tipiche leggi deboli e fatte male da stato liberale): i prenditori di Tisin sanno benissimo qual'è lo spirito della legge votata democraticamente e stanno calpestando la democrazia.
Come se non bastasse, Sergio Morisoli (capogruppo UDC del Gran Consiglio del Ticino, uno dei partiti più liberisti della Svizzera) ha commentato questi fatti dicendo che è positivo che ci sia la concorrenza tra sindacati e che quindi la nascita di questo nuovo sindacato è una buona notizia. A quanto pare questo Morisoli, quando era a capo del Dipartimento delle Finanze, ha invitato le imprese a venire in Ticino scrivendo che ci sono stipendi di mercato bassi.
Anche al Partito piace la concorrenza, infatti non vediamo l'ora di mettere i prenditori e i loro alleati in concorrenza tra loro nei lavori forzati che svolgeranno gentilmente per lo stato quando andremo al potere.
Il nostro ministro dell'economia non vede l'ora di iniziare.