Originariamente Scritto da
Serafino
Non mi turba niente. Anzi...
Quello che mi spaventa, invece, è che nessuno prenda sul serio i passaggi in cui Egli da per imminente il suo
ritorno. O meglio, l'imperativo è vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. Cosa che, come dire, si è molto persa per strada...
Si è creato un deserto. E questo è accaduto in brevissimo tempo. Io sono uno splendido quarantenne, ma comincio a parlare e ragionare come un ottuagenario: quando ero bambino, mio padre mi portava con sé alla messa in Duomo. Mi ricordo che dovevamo stare sempre in piedi, perché i posti a sedere erano già stati tutti presi. In altre parole, quella chiesa era strapiena.
Se nello stesso posto ci torno ora, con la mia prole, è già tanto se trovi qualche panca occupata, qua e là. E tieni conto che un grosso numero di chiese, nel frattempo, sono state dismesse.
Se io sono così 'apocalittico', ed ho una così gran fretta che venga giù tutto il cucuzzaro è per due motivi: primo, perché ogni fedele dovrebbe avere il desiderio di rivedere il suo ritorno. Non è un caso che le prime comunità cristiane avessero questa ...
... ed il secondo motivo, più pressante del primo, è dato proprio dalle mie panche vuote...
(1)
1) Dal mio Testo Sacro di Riferimento:
Se lo chiedeva allora, secondo me non a caso. Sapeva che, quando sarebbe ritornato, il nemico (aiutato dalla nostra dabbenaggine) sarebbe riuscito a fare
terra bruciata.
E questo per me è, al con tempo, un
bruttissimo, e un
bellissimo segnale...