Chi l'avrebbe mai detto che gli economisti conoscessero le equazioni differenziali, seppur di 1 grado. hefico:
Ultima modifica di Juv; 30-10-10 alle 17:27
"Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"
"Insomma se è in gamba, ti porta l'aereo così basso.. ehehehe...
Lei dovrebbe vederlo, è uno spettacolo: un gigante come il B-52.... BHOOAAAMMM!!!!.. con i gas di scarico t'arrostisce le oche vive!!"
Complimenti.
Lavoro utile soprattutto per i politici ( se non chiedo troppo ) invia loro una copia per conoscenza. Gli servirebbe leggere queste cose che sono la base su cui si costruiscono tutte le politiche economiche.
A chi sostiene che o numeri non sono sufficienti per "studiare e prevedere" i fenomeni economici, consiglio di leggere un libro base di matematica o di statistica per capire che i numeri non li mettiamo noi, ma sono la sintesi di fenomeni economici, sociali, demografici, finanziari,ecc.,ecc.,
il numero non e' rappresentazione statica e amorfa di se stesso, ma di qualcosa molto più grande di se.
La verità produce effetti anche quando non può essere pronunciata.
L. von Mises
SILENDO LIBERTATEM SERVO
Sono riuscito a seguire i passaggi fino al caso stocastico, per intenderci la (16). Lì poi non ho capito tecnicamente cosa è successo perché non ho mai lavorato con quel tipo di strumenti matematici, però l'intuizione che così si rappresentino degli shocks con effetto sul debito ce l'ho.
Si può (?) semplificare e dire:
b'=d+(r-g)b(t)<0
d+rb(t)<gb(t)
Cioè perché il debito si riduca la crescita dev'essere maggiore del deficit e della spesa per interessi, che già sarebbe un'indicazione di politica economica?
Ultima modifica di olivo; 04-01-11 alle 13:33
Se lo stato possiede delle aziende in attivo, dalla miniera alla fabbrica o che altro, questo attivo è conteggiato in G ?