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  1. #51
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Voi parlate di economia tutta teorica,non reale gli economisti non sanno nulla di reale fanno così tizio ha 10,caio 0 dicono la media è 5,bravi la realtà è questa voi ci siete arrivati?
    (ANSA) - ROMA, 1 NOV - Con la Tari, la nuova tariffa sui rifiuti, l'aumento medio dei costi nel 2014 sarà pari al 290% ma per alcune tipologie di impresa sarà ancora più salato: per un bar, infatti, sarà di oltre il 300%, per un ristorante del 480%, fino ad arrivare ad oltre il 600% per l'ortofrutta (+650%) e le discoteche (+680%). E' quanto emerge da un'analisi di Confcommercio.
    BRAVO IL GOVERNO LETTA EMULO DI MONTI,FALLIRANNO A MIGLIAIA
    NE SANNO MENO DI ME QUALCUNO MI SA DIRE QUALI SONO LE 5 EQUAZIONI CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO?

  2. #52
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    Predefinito Re: Rif: Il debito pubblico non è di sinistra

    Citazione Originariamente Scritto da John Orr Visualizza Messaggio
    Dirlo in italiano o in numeri cambia poco Feliks. L'economia non può estraniarsi dalla sociologia e dalla storia. No. Vabbhè, capirai. Sono austriaco.

    Ah, il tuo trattatino non ha sostanza e non è definibile neanche come economia, è normativa burocratica.
    sei un fenomeno

  3. #53
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    Predefinito Re: Rif: Il debito pubblico non è di sinistra

    che poi è vero....
    non è di sinistra,
    che poi passa la destra,
    senza centro non si va da nessuna parte...
    e goal...mentre tutto il pubblico presente applaude
    e urla a squarcia gola goalllll.....

    azz..quando il calcio
    e quelli del calcio,
    zzaa..non è mai abbastanza calcio..
    l'Attila e le buone abitudini.

    Ultima modifica di attila621; 08-03-14 alle 12:44
    " l' uomo ha una tale passione per il sistema
    e la deduzione logica che è disposto ad alterare la verità,
    per non vedere il visibile, a non udire l' udibile,
    pur di legittimare la propria logica."
    Dostoevskij.

  4. #54
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Up (anche se lo é già )
    Ultima modifica di King Z.; 18-03-14 alle 15:27
    Regressista amante della pucchiacca.

  5. #55
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Verissimo, basta guardare i dati degli ultimi anni: con la destra al governo aumentava e con la sinistra diminuiva

  6. #56
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Sulla base dell'esperienza italiana il debito pubblico non è di sinistra, mentre invece la destra propende per il deficit. Se però vediamo al caso Tsipras a me sembra di notare notevoli simmetrie tra le proposte di quest'ultimo e certi programmi in deficit presentati da Berlusconi.

  7. #57
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Da osservatore, ultimamente sempre più distratto e disgustato, leggo quanto di seguito da L'Inkiesta, il giornale online, che mi "cattura", intriga e fa incazzare non poco . Insomma, e sempre che sia oro colato, quì la politica, ma anche l'informazione mainstream, fanno un gioco sporco che non si sa proprio a CHI possa giovare e di sicuro non siamo noi cittadini elettori .

    ------------------------------------------------------------------------

    La cosa buffa è che non ne parla nessuno, perché a nessuno conviene. Non alle opposizioni, dalla Lega Nord ai Cinque Stelle, che hanno costruito la loro narrazione sul declino strutturale del Paese, sull’Europa come causa di ogni male e, in particolare, sul fallimento totale delle politiche di rilancio economico del governo Renzi. E nemmeno a Renzi e al Pd, in fondo, che avevano preconizzato - per interposto Centro studi di Confindustria - un futuro lacrime e sangue in caso di sconfitta al referendum del 4 dicembre. E a cui certo non conviene raccontare troppo ad alta voce che l’Italia si stia riprendendo, nonostante la palude istituzionale in cui si è cacciata.

    Eppure è vero, che ci crediate o no. L’Italia si sta riprendendo. L’ultimo è stato il Fondo Monetario Internazionale, qualche giorno fa, seguito a ruota dal Centro Studi di Confindustria. L’organismo internazionale, che lo scorso aprire nel World Economic Outlook, aveva scritto che l’Italia sarebbe cresciuta dello 0,8% nel 2017 ha cambiato improvvisamente idea. E ha deciso - contrordine compagni - che il Pil italiano, quest’anno, crescerà dell’1,3%. Tanto per dare un metro di paragone: è il miglior risultato dal 2007 a oggi.

    Non sono solo previsioni. Già nel primo trimestre di quest’anno, il Pil italiano era aumentato più del previsto. Ci si aspettava un +0,2% sul trimestre precedente, è diventato un +0.4%. Ci si aspettava un +0,8% rispetto a un anno fa, è arrivato un +1,2%. Dice l’Istat, che quest’ultima variazione tendenziale è stata la più alta dal quarto trimestre del 2010.

    Certo, se si allarga lo sguardo si vede che tutti, più o meno, stanno crescendo più di noi, in Europa. In media, il tasso di crescita del continente sarà pari all’1,7%, quest’anno e noi, come ormai capita da qualche anno, saremo il fanalino di coda. Ma rispetto agli scorsi anni, tuttavia, ci sono delle differenze non da poco. Soprattutto, le stime sulla crescita sono costantemente riviste al rialzo, a differenza di quanto accadeva negli scorsi anni e di quanto anche solo qualche mese fa preconizzava la Commissione Europea, secondo cui «l’incertezza politica e il lento risanamento del settore bancario» avrebbero rappresentato «dei rischi al ribasso sullo scenario di crescita» anche per il 2017. Previsione sbagliata, a quanto pare. L’Italia sta accelerando, non rallentando.

    Le stime sulla crescita sono costantemente riviste al rialzo, a differenza di quanto accadeva negli scorsi anni e di quanto anche solo qualche mese fa preconizzava la Commissione Europea, secondo cui «l’incertezza politica e il lento risanamento del settore bancario» avrebbero rappresentato «dei rischi al ribasso sullo scenario di crescita» anche per il 2017. Previsione sbagliata, a quanto pare. L’Italia sta accelerando, non rallentando.
    I segnali positivi non si fermano al Pil, del resto. L’inversione di rotta dell’occupazione, ad esempio, comincia a essere tangibile. Il tasso di disoccupazione, stando agli ultimi dati Istat, è pari all’11,5%, mentre nel 2014 era pari al 12,7%. Lo stesso vale per la disoccupazione giovanile: alta, altissima anche a marzo 2017, con un valore pari al 34,1%, che tuttavia è il risultato migliore degli ultimi cinque anni. Stesso trend di crescita per la produzione industriale, e per la fiducia di famiglie e imprese, che continuano a crescere, mese dopo mese, così come le esportazioni, soprattutto verso i Paesi extra europei (+13,9% su base annua, a maggio), gli investimenti e i consumi, che già lo scorso anno avevano fatto intravedere una dinamica positiva.

    Buoni ultimi, migliorano pure i conti pubblici. La formuletta la conosciamo, del resto: se aumenta il Pil, diminuisce l’entità del suo rapporto col debito e col deficit. Rispettare i patti con l’Europa diventa un po’ più semplice. E se i numeri migliorano, è probabile miglioreranno anche le valutazioni delle agenzie di rating, oggi ancora negativi, nonostante tutto, a causa dei rischi politici cui rischia di andare incontro il Paese, se dopo le elezioni del 2018 non ci saranno maggioranze parlamentari. Soprattutto, pensano, nel momento in cui Mario Draghi rallenterà gli acquisti di titoli di Stato.

    Qualche sasso sulla strada rimane, insomma, e la ripresa è tutto fuorché consolidata. Ma se non altro sappiamo che il Paese ha ancora energie vitali e fiducia nel futuro. E sappiamo pure che la politica, da qui in poi, può solo peggiorare le cose. Capito adesso perché nessuno ne vuole parlare, di questa ripresa?
    Meglio far tesoro degli insulti ricevuti . Essi sono il modo
    migliore per valutare l'inutilità della vita di chi li profferisce

  8. #58
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Il debito pubblico? Il debito pubblico è ignoranza, opportunismo, clientelismo politico , lecculismo degli imbecilli.
    Ad alta voce , cantando , piangendo , bestemmiando, Tutti i politici hanno detto da sempre che il debito pubblico è stato un sistema per non aumentare maggiormente le tasse quando sono necessarie maggiori entrate.
    Dimenticando che il debito va comunque pagato con i tributi.
    Se da sempre hanno detto che le tasse sono recessione, perché continuano TUTTI ad aumentare il debito?
    Una domanda da 10, 100, 1000, 10.000,...... 1 mulione di punti?
    No ! Il debito pubblico è un modo per fare cassa , come le tasse .
    Il politico se deve scegliere tra diminuire le tasse e fare cassa pur di garantire la copertura finanziaria su appalti, contratti e assistenzialismo, SCEGLIE di fare cassa!
    Il politico quando si candida "TUTTI" (compreso il politico del M5S ) promette a chi lo sostiene un qualcosa in cambio "VOTO DI SCAMBIO" pertanto si promettono contratti, appalti, assistenzialismo. Oggi Berlusconi a ricordato che le pensioni sono soldi versati dai "lavoratori" per costruire la pensione, SENZA DUBBIO ha detto una sacro santa verità , ma non ha fatto in tempo a dire la sacro santa verità che IMMEDIATAMENTE ha bestemmiato! dicendo che avrebbe elargito (per voto di scambio) pensioni minime da 1000 euro al mese ! Con quali soldi? certamente non certo con i suoi ! ma con quelli dei lavoratori CONTRIBUENTI . si continua a fare populismo, a fare promesse, con soldi dei contribuenti. Allora questa recessione quando la blocchiamo?

  9. #59
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Il debito pubblico non è di sinistra, ma E' un sistema populistico clientelistico politico.
    Dopo le elezioni i politici devono dare ai loro sostenitori la risposta a delle richieste di appalti e finanziamenti.
    Se dovessero limitare la spesa pubblica tanti appalti ecc. non sarebbero coperti dalla programmazione di bilancio.

  10. #60
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    Predefinito Re: Il debito pubblico non è di sinistra

    Tutta la paraculata dello spending review dov'è finito?
    Le province sono ancora a campare senza un senso di motivazione, un polizia provinciale inventata per puro clientelismo , IN CONTRADDIZIONE alle sanzioni europee sui numerosi corpi di polizia già esistenti.
    Gli alloggi pubblici che costano a gestirli PIU? di quanto sono le entrate dei canone di locazione , le assegnazioni a gente con redditi fittizi.
    Alloggi della difesa SFITTI ma non alienati.
    Enti inutili non chiusi, per non applicare la mobilità dei dipendenti.
    Tutte scelte clientelistiche!!

 

 
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