La storia va letta con spirito critico
La storia va letta con spirito critico
Far ragionare un idiota non é impossibile, é inutile
PATRIMONIALE PROGRESSIVA SU IMMOBILI, DEPOSITI, PRODOTTI FINANZIARI, RENDITE E SUCCESSIONI!
non mi pare che lo storia non insegna niente e che facciamo gli stessi errori : quello che siamo (la nostra mentalità ) come popoli (e anche come individui) dipende dalle esperienze che abbiamo fatto
Faccio qualche esempio
la tolleranza religiosa ( e poi politica) nasce dal disastro delle guerre di religione che devastarono l’europa per oltre in secolo
I disastri delle guerre mondiale hanno fatto a sparire i nazionalismi e i militarismi prima dilaganti
L antisemitismo diffuso per millenni è sparito davanti agli orrori della persecuzione nazista e della o shoah
Il crollo clamoroso del comunismo reale ha fatto tramontare del tutto quella ideologia che ha affascinata per oltre 70 anni popoli e intellettuali
E potremmo continuare all’infinito: noi impariamo dalla esperienza
Certo ci sono ancora frange di intolleranti religiosi, di nazionalisti di comunisti ma sono piccole minoranze ininfluenti ed emarginate
Tanto non è un problema dei vincitori-dominanti di oggi (Usa-UK-Australia) (nota) , l' importante è plasmare la storia in loro favore e visto che sono germanici ecco che le inavasioni barbariche diventano comuni migrazioni.
Negli Usa hanno anche fatto una serie tv dove si esaltano i BARBARI contro i catttiffoni romani.
(nota): perché si sono ben murati, gli Usa con una vera e propria barriera con il Messico da far impallidire il Muro di Berlino, l' UK con la Brexit e l' Australia, già isolata di suo , con una serrata lotta all' immigrazione clandestina. I problemi rimangono tutti a noi, noi italiani-italici-romani soprattutto, i vinti del 1945 e soprattutto del 476, condannati moralmente dalla storia scritta dai vincitori e dalle conseguenze negative causate da questa versione della storia.
non mi pare che abbia ragione: Gratteri fa una gran confusione (come nei processi)
innanzi tutto va distinto i fatti storici ( rst gestae si diceva una volta) dalla storiografia cioe racconto e interpretazione di quei fatti (istoria rerum gestarum si diceva una volta) Quelli che hanno vissuto i fatti li ricordano come li hanno vissuto e non seguono i racconti
Avviene poi che i fatti vengano raccontati da vincitori e vinti e in genere ( ma non sempre) i vincitori riescono a imporre il proprio punto di vista soprattutto attraverso la scuola alla nuova generazione Cosi dopo l’unita i garibaldini diventano i buoni e belli e i borbonici quelli brutti e cattivi e dopo il 45 gli americani sono i liberatori, i Tedeschi gli invasori
Solo la terza generazione ( magari la 4 o la 5) riesce a vedere gli avvenimenti criticamente secondi criteri scientifici : la storia vera e propria che non è dei vincitori o dei vinti perche ormai questi non ci sono piu.
La prima fase del racconto ( quella dei vincitori in genere) è molto importante per la formazione degli ideali della coscienze politica e nazionale: la gente si convince cio della giustezza della unita italiana o della svolta democratica e avrebbe difficolta a comprendere la complessita della storia delineata dagli storici (veri e propri) Insomma se i borbonici e i fascisti sono i cattivi allora siamo contro di essi ma se le cose sono tanto piu complesse non sappiamo piu che fare La storigrafia è cosa complessa non comprensibile facilmente a tutti
questo è un esempio di uso strumentale di episodi storici comune a un po a tutti. Ad esempio nel Risorgimento si mitizzarono Balilla, la disfida di Barletta l’assedio di Firenze che non c’entravano nulla con la coscienza nazionale allora inesistente. Nel nostro inno si parla dell elmo di Scipio che non c’entra niente ne con il Risorgimento ne tanto meno con l’oggi
Hitler poi si invento gli ariani (ma che significa) e i nibelunghi , Mussolini il ritorno dell’impero romano ( ma che sciocchezza)
Non c’entrano niente con la storia, ovviamente
associazione mentale non corretta: gli invasori usano la forza militare ed vogliono dominare il paese, i migranti entrano pacifici ( al massimo di soppiatto) e si accontentano dei lavori piu umili spesso rifiutati dai locali
Il problema dei migranti in Occidente è quello che non ci sono piu lavori per essi non che distruggano la nostra civilta
Ma questa non è una visione del tipo di fine della storia di inizio anni 90 che in realtà non era altro che il timbro dell' allora vincente liberalismo anglosassone sui vinti recentissimi e meno recenti?
30 anni dopo però la storia sembra che abbia ripreso a muoversi , o sbaglio?