Se ha ragione Gratteri che senso ha studiare la storia?

[Indra88]

infatti va tolta la storia dai programmi ministeriali e si compensa con matematica e/o informatica

escono i coglioni dall' università che nonj sanno usare excel.. boo.. altroche storia

[ಠ_ಠ]

non mi pare che lo storia non insegna niente e che facciamo gli stessi errori : quello che siamo (la nostra mentalità ) come popoli (e anche come individui) dipende dalle esperienze che abbiamo fatto
Faccio qualche esempio
la tolleranza religiosa ( e poi politica) nasce dal disastro delle guerre di religione che devastarono l’europa per oltre in secolo
I disastri delle guerre mondiale hanno fatto a sparire i nazionalismi e i militarismi prima dilaganti
L antisemitismo diffuso per millenni è sparito davanti agli orrori della persecuzione nazista e della o shoah
Il crollo clamoroso del comunismo reale ha fatto tramontare del tutto quella ideologia che ha affascinata per oltre 70 anni popoli e intellettuali
E potremmo continuare all’infinito: noi impariamo dalla esperienza
Certo ci sono ancora frange di intolleranti religiosi, di nazionalisti di comunisti ma sono piccole minoranze ininfluenti ed emarginate

ALT. io non ho detto che la storia non insegna niente, ma che commettiamo gli stessi errori. sono due cose ben diverse.
commettiamo gli stessi errori, perché i meccanismi del comportamento umano sono gli stessi.
l'unica variante sono le declinazioni di quegli errori, come anche le contingenze che li permettono.
Se dai uno sguardo a livello globale, c'è sempre un avvitamento su meccanismi uguali a quelli di sempre.
Noi impariamo globalmente dall'esperienza, ma il razzismo, la disparità sociale, l'accaparramento di risorse, le guerre, la diffidenza sociale, il basso grado di analisi dell'uomo medio, come anche la tendenza al complottismo, e in definitiva un senso di malessere perennemente elastico e ineludibile, permangono in parte soverchiano qualsiasi esperienza.
Questo non vuol dire che restiamo totalmente uguali a noi stessi, ma che esistono dei meccanismi della comunità umana in generale che permangono in quanto connaturati alla stessa a prescindere.

altrimenti non si spiegherebbero fenomeni che dovremmo aver superato da un pezzo. noi crediamo dia verli superati ma permangono latenti, o trasformati.

ieri c'era una forma di schiavismo, oggi ce n'è un'altra, o è semplicemente più delocalizzata di prima.
ieri c'era una forma di razzismo, oggi ce n'è un'altra.
a volte le trasformazioni sono tali che ci illudiamo che il fenomeno sia sparito o ridimensionato. ma non è così.

[massimo]

Ma questa non è una visione del tipo di fine della storia di inizio anni 90 che in realtà non era altro che il timbro dell' allora vincente liberalismo anglosassone sui vinti recentissimi e meno recenti?
30 anni dopo però la storia sembra che abbia ripreso a muoversi , o sbaglio?

No, nessuno parla di fine della storia : la storia continua a muoversi , ovviamente Pero alcuni problemi sono superati perche la storia ( la esperienza dei popoli) li ha superati Cosi ora non ci combattiamo piu per diverse fedi religiose con nel 600, non piu fra legittimismo ( reazionari) e principio di nazionalita ( liberali) come nell 800, non piu fra fascisti e comunisti come nel 900 e cosi via Ma sorgono altri problematiche: la globalizzazione, la polarizzazione dei redditi, il problemi ecologici e cosi via L’idea di fine della storia è una caratteristica delle utopie politiche per cui a un certo punto si crea la societa perfetta ( da quella platonica a quella marxiana) ) per cui è come se la storia si fermasse : ma la storia non si ferma perche l uomo per sua natura cerca e vuole sempre di piu

[massimo]

ALT. io non ho detto che la storia non insegna niente, ma che commettiamo gli stessi errori. sono due cose ben diverse.
commettiamo gli stessi errori, perché i meccanismi del comportamento umano sono gli stessi.
l'unica variante sono le declinazioni di quegli errori, come anche le contingenze che li permettono.
Se dai uno sguardo a livello globale, c'è sempre un avvitamento su meccanismi uguali a quelli di sempre.
Noi impariamo globalmente dall'esperienza, ma il razzismo, la disparità sociale, l'accaparramento di risorse, le guerre, la diffidenza sociale, il basso grado di analisi dell'uomo medio, come anche la tendenza al complottismo, e in definitiva un senso di malessere perennemente elastico e ineludibile, permangono in parte soverchiano qualsiasi esperienza.
Questo non vuol dire che restiamo totalmente uguali a noi stessi, ma che esistono dei meccanismi della comunità umana in generale che permangono in quanto connaturati alla stessa a prescindere.

altrimenti non si spiegherebbero fenomeni che dovremmo aver superato da un pezzo. noi crediamo dia verli superati ma permangono latenti, o trasformati.

ieri c'era una forma di schiavismo, oggi ce n'è un'altra, o è semplicemente più delocalizzata di prima.
ieri c'era una forma di razzismo, oggi ce n'è un'altra.
a volte le trasformazioni sono tali che ci illudiamo che il fenomeno sia sparito o ridimensionato. ma non è così.

Si mi pare che dici una cosa giusta che condivido
L uomo è sempre un uomo, che sia quello delle caverne( che poi non è mai esistito) che quello che usa facebook IL bene e il male sono in tutti e in ciascuno di noi Tutte le utopie che ritengono di aver trovato un mezzo per estirparlo in mezzo agli uomini sono sempre fallite: dalle religioni, al positivismo, alla psicanalisi, al marxismo
Tuttavia l uomo cambia sempre perche impara dalla esperienza sia per i fatti di natura ( scienza) che per quelli umani ( storia) Noi non ci comportiamo piu come gli uomini delle caverne e nemmeno come quelli del medio evo e nemmeno come quelli dell 800
Solo diversi si potrebbe allora pensare. Ma io se potessi scegliere una epoca in cui vivere sceglierei sempre quella presente perche mai nella storia si è avuto tanto benessere , tanta liberta, tanta cultura tanta uguaglianza come in quella che noi viviamo Se fai il paragone con i valori stiamo sempre male perche i valori sono mete ideali che non si realizzeranno mai Ma se fai il paragone con le realta ( non con gli ideali) del passato la nostra epoca è la migliore
Noi non ci rendiamo conto di cosa fosse la vita nel passato
Un esempio : le versioni originali delle fiabe dei fratelli Grimm erano orribili, non ci sogneremmo mai di raccontarle ai nostri bambini Ma allora la vita era cosi terribile che esse apparivano naturali perfino ai bambini che i genitori portavano a vedere le esecuzioni nelle piazze

[Serafino]

non mi pare che lo storia non insegna niente e che facciamo gli stessi errori : quello che siamo (la nostra mentalità ) come popoli (e anche come individui) dipende dalle esperienze che abbiamo fatto
Faccio qualche esempio
la tolleranza religiosa ( e poi politica) nasce dal disastro delle guerre di religione che devastarono l’europa per oltre in secolo
I disastri delle guerre mondiale hanno fatto a sparire i nazionalismi e i militarismi prima dilaganti
L antisemitismo diffuso per millenni è sparito davanti agli orrori della persecuzione nazista e della o shoah
Il crollo clamoroso del comunismo reale ha fatto tramontare del tutto quella ideologia che ha affascinata per oltre 70 anni popoli e intellettuali
E potremmo continuare all’infinito: noi impariamo dalla esperienza
Certo ci sono ancora frange di intolleranti religiosi, di nazionalisti di comunisti ma sono piccole minoranze ininfluenti ed emarginate

Si vede che questo è un post del 2010...



... sembrano passati 110 anni, non undici...