Originariamente Scritto da
anton
https://pbaward.vbulletin.net/forum/...are-il-bottino
https://www.lantidiplomatico.it/dett...no/5694_43317/
All’autoproclamato, ora non resta che latrare alla luna, minacciando inesistenti “manifestazioni in tutto il paese” e, soprattutto, abbarbicarsi al bottino, ovvero alle risorse del popolo venezuelano sequestrate all’estero con la complicità dei governi subalterni a Washington. È questo il vero punto di stallo nei negoziati in Messico. Il vicepresidente venezuelano per il settore dell'economia e ministro per il Petrolio, Tareck El Aissami, ha annunciato che il Venezuela intende intraprendere iniziative a livello internazionale per recuperare le imprese Citgo e Monomeros, filiali di Pdvsa negli Stati Uniti e in Colombia, che in base alle “sanzioni” statunitensi sono state affidate a Guaidó.
Un altro punto critico nei negoziati in Messico è la detenzione arbitraria del diplomatico Alex Saab, sequestrato da 400 giorni sull’isola di Capo Verde e in procinto di essere estradato negli Stati Uniti in flagrante violazione dei suoi diritti. In Messico, la delegazione del governo venezuelano ha realizzato un atto simbolico in difesa di Saab, esibendo cartelli con la sua foto e incorporandolo al tavolo di trattative come parte dei mediatori.
Jorge Rodriguez, presidente del Parlamento e capo della delegazione, ha letto una lettera del diplomatico nella quale, con tono accorato ma orgoglioso, Saab, che è anche molto malato, ha spiegato di aver subito torture fisiche e psicologiche, e di aver ricevuto pressioni e ricatti per fargli sospendere l’invio di alimenti al Venezuela tramite la sua impresa. “Come potrei rendermi complice di un genocidio?” ha però ribattuto Saab.
Il suo sequestro riporta in evidenza la pratica delle “Estraordinary rendition” utilizzate dagli Stati Uniti dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 per catturare, deportare e detenere clandestinamente, i presunti “combattenti nemici”. Lo ha ricordato l’ambasciatore russo in Venezuela, Mélik-Bagdasárov: “Torture? Atroci pratiche di Guantanamo?”, ha scritto in un twitter. Anche altre diplomazie di quei paesi che, a partire dalla Cina, si muovono per la costruzione di un mondo multicentrico e multipolare, hanno levato la loro voce contro il sequestro di Saab.
SEGUE...