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    Predefinito "Il Fascismo" - Discussioni unite

    Ecco l'altro male assoluto ignorato dalla sinistra

    Dopo l'inchiesta su Fanpage, riparte la richiesta a Fdi di dissociarsi dal fascismo (già fatto). E il comunismo?


    Giuseppe De Lorenzo

    Da giorni il nuovo giochino pare essere diventato questo: riuscire a costringere Giorgia Meloni a ripetere ciò che Fini fece qualche decina di anni fa, ovvero definire il fascismo “il male assoluto”. Come se questo potesse cambiare le cose sulla considerazione che giornali e cronisti “militanti” avranno di FdI. Diciamo subito la verità: non si modificherà alcunché. Se anche la leader di Fratelli d'Italia si vestisse da partigiana e partecipasse alla festa del 25 aprile, desse fuoco all’effige del Duce o si iscrivesse all’Anpi, tutto rimarrebbe immutato. Meloni infatti ha già condannato il condannabile, ma i suoi detrattori se ne infischiano. È come un marchio indelebile: se gli antifa ti bollano come fascista, sei finito. Non ne uscirai più.

    Dell’inchieste di Fanpage inutile parlarne. Invece vale la pena discutere del dibattito avvenuto ieri a Piazzapulita. Formigli ha chiesto in contumacia alla Meloni di condannare il fascismo, quando avrebbe potuto tranquillamente domandare all’ospite in studio, tal Pierluigi Bersani, se dalla svolta della Bolognina ha mai detto esplicitamente che anche il comunismo fu il male assoluto del mondo. Una rapida ricerca su internet non dà risultati di questo tipo. Sarebbe importante scoprirlo. E non solo per una barbara comparazione sul numero dei morti (di questo se ne parla da tempo eppure cronisti e politici “democratici” mai hanno ammesso l’evidente squilibrio di sangue). Ma perché dopo 75 anni dalla fine della guerra, ci si aspetterebbe almeno parità di trattamento tra gli eredi dell'una e dell'altra “tragedia” del ‘900. Anche se, lo diciamo senza remore, la soluzione migliore sarebbe quella di chiudere i conti col passato. E pensare al presente. Che col fascismo, il comunismo, il castrismo, eccetera eccetera non ha nulla a che vedere.


    Il problema qui è che mentre ai post comunisti è permesso “scindere” tra il comunismo teorico e quello pratico (sempre che differenza vi sia), agli eredi del Movimento Sociale Italiano no. O condanni tutto dal manifesto di piazza Sansepolcro in poi, oppure resti quello dell’olio di ricino, della dittatura, della guerra con Hitler. Mentre i comunisti possono dissociarsi dalle purghe di Stalin, dai Gulag, da Budapest, Praga, dai Khmer Rossi, dalle stragi partigiane, dalle foibe di Tito, dagli omicidi di Ernersto ‘Che” Guevara, pur rivendicando l’idea che il comunismo significhi ancora “uguaglianza come uguale dignità” (cit. Bersani, 2021), per i post-fascisti nulla di tutto ciò è possibile. A destra “male assoluto” è l’unica declinazione possibile di ogni ragionamento. A sinistra invece è concesso affermare che “il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” (cit. Berlinguer, 1980), pur conoscendo i crimini che il marxismo ha prodotto. Perché? Qualcosa non torna.

    Solo una decina di anni fa (ripeto, una decina di anni fa), una ragazza proveniente dall’ex Unione Sovietica, nostra ospite, restò sorpresa dal fatto che potessimo permetterci di mangiare anche due banane al giorno, frutto lei sconosciuto se non attraverso il mercato nero. Il comunismo ha impoverito metà del mondo, e Bersani parla di "giustizia della società"? Nel 1980 Berlinguer disse: “Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Eppure a quel tempo la destalinizzazione di Chruščëv, con la denuncia di tutti gli orrori prodotti, era già in stato avanzato. Da quello che ci risulta, lì dove il comunismo è ancora oggi idea e sistema, la democrazia non brilla. Leggasi Cina.


    I più ci contesteranno: ma la dittatura fascista in Italia c'è stata, il comunismo no. Vero. E allora? Seguendo questa logica, i suprematisti Usa sarebbero liberi di professarsi nazisti perché "da loro Hitler non c'è stato". Noi invece non dovremmo "condannare” i tifosi del jihadismo internazionale o Al Qaeda. E neppure gli studenti coranici in Afghanistan, Gheddafi in Libia, gli ayatollah in Iran. “Da noi non c'è mica mai stato il regime talebano”. Il ragionamento vi torna? Immaginatevi un imam che, parafrasando Berlinguer, dicesse: “Noi siamo jihadisti. Lo siamo con originalità, in modo diverso dai terroristi: ma jihadisti siamo, jihadisti restiamo”. Oppure figuratevi un leader religioso che, sulla falsariga di Bersani, ammettesse che, va bene, la lapidazione è un errore nell’applicazione pratica dell’idea islamista, però “la sharia garantisce uguaglianza come uguale dignità”. Come reagireste?

    Ecco. Allora è arrivato il momento di fare una scelta. O ci mettiamo l'anima in pace, e consegniamo il fascismo e il comunismo alla storia. Oppure se chiediamo a FdI un'analisi quotidiana sull’eredità del Duce, è il caso di assicurare pari trattamento anche a Leu&co. Dicano chiaramente che anche il comunismo, teorico, pratico, ideale o di regime, fu “il male assoluto”.

    https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1980628.html
    Ultima modifica di Dario; 17-10-21 alle 14:16

  2. #2
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    ma se fino alle fine degli anni 80 facevate finta Oswieciem non esisteva

    il fascismo c'è stato ma sui libri di storia non ho mai letto che la russia ci ha invaso, credete ancora a Berlusconi ?

  3. #3
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Sicuramente dopo un ventennio comunista, per adesso accontentiamoci dell'antifascismo.

    E comunque che che la destra abbia rinnegato il fascismo è la solita palla.
    Cum Feris Ferus

  4. #4
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Non esiste il male assoluto (così come i paradisi in terra). Né il fascismo né il comunismo lo sono.

  5. #5
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    No, veramente la dx non ha rinnegato nulla anzi continua con giuoia ad accogliere fra le sue braccia i fasci che fanno entrismo
    destra=lega e an

    ecco spiegato il motivo per cui Forza Nuova o Casa Pound prendono voti da prefisso telefonico, perchè i voti fasci vanno a Salvini e Meloni...
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  6. #6
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    Ecco l'altro male assoluto ignorato dalla sinistra

    Dopo l'inchiesta su Fanpage, riparte la richiesta a Fdi di dissociarsi dal fascismo (già fatto). E il comunismo?


    Giuseppe De Lorenzo

    Da giorni il nuovo giochino pare essere diventato questo: riuscire a costringere Giorgia Meloni a ripetere ciò che Fini fece qualche decina di anni fa, ovvero definire il fascismo “il male assoluto”. Come se questo potesse cambiare le cose sulla considerazione che giornali e cronisti “militanti” avranno di FdI. Diciamo subito la verità: non si modificherà alcunché. Se anche la leader di Fratelli d'Italia si vestisse da partigiana e partecipasse alla festa del 25 aprile, desse fuoco all’effige del Duce o si iscrivesse all’Anpi, tutto rimarrebbe immutato. Meloni infatti ha già condannato il condannabile, ma i suoi detrattori se ne infischiano. È come un marchio indelebile: se gli antifa ti bollano come fascista, sei finito. Non ne uscirai più.

    Dell’inchieste di Fanpage inutile parlarne. Invece vale la pena discutere del dibattito avvenuto ieri a Piazzapulita. Formigli ha chiesto in contumacia alla Meloni di condannare il fascismo, quando avrebbe potuto tranquillamente domandare all’ospite in studio, tal Pierluigi Bersani, se dalla svolta della Bolognina ha mai detto esplicitamente che anche il comunismo fu il male assoluto del mondo. Una rapida ricerca su internet non dà risultati di questo tipo. Sarebbe importante scoprirlo. E non solo per una barbara comparazione sul numero dei morti (di questo se ne parla da tempo eppure cronisti e politici “democratici” mai hanno ammesso l’evidente squilibrio di sangue). Ma perché dopo 75 anni dalla fine della guerra, ci si aspetterebbe almeno parità di trattamento tra gli eredi dell'una e dell'altra “tragedia” del ‘900. Anche se, lo diciamo senza remore, la soluzione migliore sarebbe quella di chiudere i conti col passato. E pensare al presente. Che col fascismo, il comunismo, il castrismo, eccetera eccetera non ha nulla a che vedere.


    Il problema qui è che mentre ai post comunisti è permesso “scindere” tra il comunismo teorico e quello pratico (sempre che differenza vi sia), agli eredi del Movimento Sociale Italiano no. O condanni tutto dal manifesto di piazza Sansepolcro in poi, oppure resti quello dell’olio di ricino, della dittatura, della guerra con Hitler. Mentre i comunisti possono dissociarsi dalle purghe di Stalin, dai Gulag, da Budapest, Praga, dai Khmer Rossi, dalle stragi partigiane, dalle foibe di Tito, dagli omicidi di Ernersto ‘Che” Guevara, pur rivendicando l’idea che il comunismo significhi ancora “uguaglianza come uguale dignità” (cit. Bersani, 2021), per i post-fascisti nulla di tutto ciò è possibile. A destra “male assoluto” è l’unica declinazione possibile di ogni ragionamento. A sinistra invece è concesso affermare che “il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” (cit. Berlinguer, 1980), pur conoscendo i crimini che il marxismo ha prodotto. Perché? Qualcosa non torna.

    Solo una decina di anni fa (ripeto, una decina di anni fa), una ragazza proveniente dall’ex Unione Sovietica, nostra ospite, restò sorpresa dal fatto che potessimo permetterci di mangiare anche due banane al giorno, frutto lei sconosciuto se non attraverso il mercato nero. Il comunismo ha impoverito metà del mondo, e Bersani parla di "giustizia della società"? Nel 1980 Berlinguer disse: “Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Eppure a quel tempo la destalinizzazione di Chruščëv, con la denuncia di tutti gli orrori prodotti, era già in stato avanzato. Da quello che ci risulta, lì dove il comunismo è ancora oggi idea e sistema, la democrazia non brilla. Leggasi Cina.


    I più ci contesteranno: ma la dittatura fascista in Italia c'è stata, il comunismo no. Vero. E allora? Seguendo questa logica, i suprematisti Usa sarebbero liberi di professarsi nazisti perché "da loro Hitler non c'è stato". Noi invece non dovremmo "condannare” i tifosi del jihadismo internazionale o Al Qaeda. E neppure gli studenti coranici in Afghanistan, Gheddafi in Libia, gli ayatollah in Iran. “Da noi non c'è mica mai stato il regime talebano”. Il ragionamento vi torna? Immaginatevi un imam che, parafrasando Berlinguer, dicesse: “Noi siamo jihadisti. Lo siamo con originalità, in modo diverso dai terroristi: ma jihadisti siamo, jihadisti restiamo”. Oppure figuratevi un leader religioso che, sulla falsariga di Bersani, ammettesse che, va bene, la lapidazione è un errore nell’applicazione pratica dell’idea islamista, però “la sharia garantisce uguaglianza come uguale dignità”. Come reagireste?

    Ecco. Allora è arrivato il momento di fare una scelta. O ci mettiamo l'anima in pace, e consegniamo il fascismo e il comunismo alla storia. Oppure se chiediamo a FdI un'analisi quotidiana sull’eredità del Duce, è il caso di assicurare pari trattamento anche a Leu&co. Dicano chiaramente che anche il comunismo, teorico, pratico, ideale o di regime, fu “il male assoluto”.

    https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1980628.html
    Ma sai, basta osservare: se cerchi in giro difficilmente troverai qualcuno che inneggia o esibisce poster di Stalin, Lenin, Pol Pot o Mao. Perfino le magliette con l'immagine del Che sono praticamente sparite dalla circolazione. Tutta roba che è finita da un bel pezzo nella pattumiera della storia, e che non attira più nessuno a parte quelle poche teste che per ragioni per lo più anagrafiche sono rimaste al di là del muro di Berlino. Ma questi sono come l'ultimo giapponese nella giungla.
    Invece l'iconografia del ventennio sembra proprio non volerne sapere di finire nella suddetta pattumiera. Poi magari ci finirà comunque. Intanto però continua a rompere.

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    Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.

    Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.

  7. #7
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Il punto è che il socialismo in generale non è moralmente paragonabile al nazismo e al fascismo.

    Il socialismo infatti ha il nobile intento di risolvere il problema della povertà riducendo le disuguaglianze.

    Il nazismo e il fascismo invece sono ideologie basate sul considerare e trattare i "diversi" come se fossero sterco. Sono ideologie dell'odio.

    Ecco perché noi sinistri non dobbiamo rinnegare un bel niente, ma anzi celebrare con orgoglio il fatto di essere socialisti. Il Partito condanna le violenze commesse dai regimi socialisti, ma assolutamente non prende le distanze dall'ideologia in sé perché abbiamo ragione noi, non certo i liberisti, che sono a destra come i fascisti.

    In quanto a voi, il Partito non vi chiede di rinnegare il fascismo perché sarebbe solo dissimulazione e servirebbe solo a gettare fumo negli occhi. Cosa siete lo sappiamo benissimo, per questo vi butteremo fuori dal parlamento.
    La self-ownership è il diritto fondamentale da cui discendono tutti i diritti degli esseri umani: https://forum.termometropolitico.it/...-negativi.html

  8. #8
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Rinnegare il fascismo candidando Rachele Mussolini.

  9. #9
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Citazione Originariamente Scritto da francoantonio Visualizza Messaggio
    ecco l'altro male assoluto ignorato dalla sinistra

    dopo l'inchiesta su fanpage, riparte la richiesta a fdi di dissociarsi dal fascismo (già fatto). E il comunismo?


    Giuseppe de lorenzo

    da giorni il nuovo giochino pare essere diventato questo: Riuscire a costringere giorgia meloni a ripetere ciò che fini fece qualche decina di anni fa, ovvero definire il fascismo “il male assoluto”. Come se questo potesse cambiare le cose sulla considerazione che giornali e cronisti “militanti” avranno di fdi. Diciamo subito la verità: Non si modificherà alcunché. Se anche la leader di fratelli d'italia si vestisse da partigiana e partecipasse alla festa del 25 aprile, desse fuoco all’effige del duce o si iscrivesse all’anpi, tutto rimarrebbe immutato. Meloni infatti ha già condannato il condannabile, ma i suoi detrattori se ne infischiano. è come un marchio indelebile: Se gli antifa ti bollano come fascista, sei finito. Non ne uscirai più.

    Dell’inchieste di fanpage inutile parlarne. Invece vale la pena discutere del dibattito avvenuto ieri a piazzapulita. formigli ha chiesto in contumacia alla meloni di condannare il fascismo, quando avrebbe potuto tranquillamente domandare all’ospite in studio, tal pierluigi bersani, se dalla svolta della bolognina ha mai detto esplicitamente che anche il comunismo fu il male assoluto del mondo. Una rapida ricerca su internet non dà risultati di questo tipo. Sarebbe importante scoprirlo. E non solo per una barbara comparazione sul numero dei morti (di questo se ne parla da tempo eppure cronisti e politici “democratici” mai hanno ammesso l’evidente squilibrio di sangue). ma perché dopo 75 anni dalla fine della guerra, ci si aspetterebbe almeno parità di trattamento tra gli eredi dell'una e dell'altra “tragedia” del ‘900. Anche se, lo diciamo senza remore, la soluzione migliore sarebbe quella di chiudere i conti col passato. E pensare al presente. Che col fascismo, il comunismo, il castrismo, eccetera eccetera non ha nulla a che vedere.


    il problema qui è che mentre ai post comunisti è permesso “scindere” tra il comunismo teorico e quello pratico (sempre che differenza vi sia), agli eredi del movimento sociale italiano no. o condanni tutto dal manifesto di piazza sansepolcro in poi, oppure resti quello dell’olio di ricino, della dittatura, della guerra con hitler. Mentre i comunisti possono dissociarsi dalle purghe di stalin, dai gulag, da budapest, praga, dai khmer rossi, dalle stragi partigiane, dalle foibe di tito, dagli omicidi di ernersto ‘che” guevara, pur rivendicando l’idea che il comunismo significhi ancora “uguaglianza come uguale dignità” (cit. Bersani, 2021), per i post-fascisti nulla di tutto ciò è possibile. A destra “male assoluto” è l’unica declinazione possibile di ogni ragionamento. A sinistra invece è concesso affermare che “il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” (cit. Berlinguer, 1980), pur conoscendo i crimini che il marxismo ha prodotto. Perché? Qualcosa non torna.

    solo una decina di anni fa (ripeto, una decina di anni fa), una ragazza proveniente dall’ex unione sovietica, nostra ospite, restò sorpresa dal fatto che potessimo permetterci di mangiare anche due banane al giorno, frutto lei sconosciuto se non attraverso il mercato nero. Il comunismo ha impoverito metà del mondo, e bersani parla di "giustizia della società"? Nel 1980 berlinguer disse: “noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: Ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Eppure a quel tempo la destalinizzazione di chruščëv, con la denuncia di tutti gli orrori prodotti, era già in stato avanzato. Da quello che ci risulta, lì dove il comunismo è ancora oggi idea e sistema, la democrazia non brilla. Leggasi cina.


    I più ci contesteranno: Ma la dittatura fascista in italia c'è stata, il comunismo no. Vero. E allora? Seguendo questa logica, i suprematisti usa sarebbero liberi di professarsi nazisti perché "da loro hitler non c'è stato". Noi invece non dovremmo "condannare” i tifosi del jihadismo internazionale o al qaeda. E neppure gli studenti coranici in afghanistan, gheddafi in libia, gli ayatollah in iran. “da noi non c'è mica mai stato il regime talebano”. Il ragionamento vi torna? Immaginatevi un imam che, parafrasando berlinguer, dicesse: “noi siamo jihadisti. Lo siamo con originalità, in modo diverso dai terroristi: Ma jihadisti siamo, jihadisti restiamo”. Oppure figuratevi un leader religioso che, sulla falsariga di bersani, ammettesse che, va bene, la lapidazione è un errore nell’applicazione pratica dell’idea islamista, però “la sharia garantisce uguaglianza come uguale dignità”. Come reagireste?

    Ecco. Allora è arrivato il momento di fare una scelta. O ci mettiamo l'anima in pace, e consegniamo il fascismo e il comunismo alla storia. Oppure se chiediamo a fdi un'analisi quotidiana sull’eredità del duce, è il caso di assicurare pari trattamento anche a leu&co. Dicano chiaramente che anche il comunismo, teorico, pratico, ideale o di regime, fu “il male assoluto”.

    https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1980628.html
    mai letto un sacco di stronzate tutte insieme.. Un delirio paraoNico di qualcuno che vorrebbe dire qualcosa ma non sa cosa dire per riuscire a convincere se stessso che sinora non era in errore.
    è inutile atribuire orrori al comunismo.. Il comunismo non può che essere rivoluzione ... Sempre in presenza di un potere avido e sfruttatore che preferisce farsi uccidere piuttosto che restituire ciò che ha rubato per millenni alle masse offese con la violenza o con l'inganno.. Quando per la prima volta una rivoluzione comunsita prese il potere in russia dovette combattere contro chi VOLEVA CHE I COSIDDETTI SERVI della gleba, CHE non erano considerati uomini, veniSSERO ANCORA trasferiti, chiamandoli anime, COME FACENTI PARTE dei feudi che venivano ereditati o venduti... OVVERO COME FOSSERO DEL BESTIAME O DELLE MACCHINE.
    Nel resto del mondo la situazione era pressochè identica.
    Basta questo per capire a cosa è servito il comunismo
    contrapporlo Al fascismo è sEmplicente ridicolo,, considerato che è un movimento inventato da servi di preti e dei padroni per riuscire a mettere a tacere le masse che venivaNO persino accusatE di mangiare l'erba rubata... Un giorno si e un altro PURE.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  10. #10
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    Predefinito Re: La destra ha rinnegato il fascismo, la sinistra quando rinnega l'altro male assol

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    Ecco l'altro male assoluto ignorato dalla sinistra

    Dopo l'inchiesta su Fanpage, riparte la richiesta a Fdi di dissociarsi dal fascismo (già fatto). E il comunismo?


    Giuseppe De Lorenzo

    Da giorni il nuovo giochino pare essere diventato questo: riuscire a costringere Giorgia Meloni a ripetere ciò che Fini fece qualche decina di anni fa, ovvero definire il fascismo “il male assoluto”. Come se questo potesse cambiare le cose sulla considerazione che giornali e cronisti “militanti” avranno di FdI. Diciamo subito la verità: non si modificherà alcunché. Se anche la leader di Fratelli d'Italia si vestisse da partigiana e partecipasse alla festa del 25 aprile, desse fuoco all’effige del Duce o si iscrivesse all’Anpi, tutto rimarrebbe immutato. Meloni infatti ha già condannato il condannabile, ma i suoi detrattori se ne infischiano. È come un marchio indelebile: se gli antifa ti bollano come fascista, sei finito. Non ne uscirai più.

    Dell’inchieste di Fanpage inutile parlarne. Invece vale la pena discutere del dibattito avvenuto ieri a Piazzapulita. Formigli ha chiesto in contumacia alla Meloni di condannare il fascismo, quando avrebbe potuto tranquillamente domandare all’ospite in studio, tal Pierluigi Bersani, se dalla svolta della Bolognina ha mai detto esplicitamente che anche il comunismo fu il male assoluto del mondo. Una rapida ricerca su internet non dà risultati di questo tipo. Sarebbe importante scoprirlo. E non solo per una barbara comparazione sul numero dei morti (di questo se ne parla da tempo eppure cronisti e politici “democratici” mai hanno ammesso l’evidente squilibrio di sangue). Ma perché dopo 75 anni dalla fine della guerra, ci si aspetterebbe almeno parità di trattamento tra gli eredi dell'una e dell'altra “tragedia” del ‘900. Anche se, lo diciamo senza remore, la soluzione migliore sarebbe quella di chiudere i conti col passato. E pensare al presente. Che col fascismo, il comunismo, il castrismo, eccetera eccetera non ha nulla a che vedere.


    Il problema qui è che mentre ai post comunisti è permesso “scindere” tra il comunismo teorico e quello pratico (sempre che differenza vi sia), agli eredi del Movimento Sociale Italiano no. O condanni tutto dal manifesto di piazza Sansepolcro in poi, oppure resti quello dell’olio di ricino, della dittatura, della guerra con Hitler. Mentre i comunisti possono dissociarsi dalle purghe di Stalin, dai Gulag, da Budapest, Praga, dai Khmer Rossi, dalle stragi partigiane, dalle foibe di Tito, dagli omicidi di Ernersto ‘Che” Guevara, pur rivendicando l’idea che il comunismo significhi ancora “uguaglianza come uguale dignità” (cit. Bersani, 2021), per i post-fascisti nulla di tutto ciò è possibile. A destra “male assoluto” è l’unica declinazione possibile di ogni ragionamento. A sinistra invece è concesso affermare che “il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” (cit. Berlinguer, 1980), pur conoscendo i crimini che il marxismo ha prodotto. Perché? Qualcosa non torna.

    Solo una decina di anni fa (ripeto, una decina di anni fa), una ragazza proveniente dall’ex Unione Sovietica, nostra ospite, restò sorpresa dal fatto che potessimo permetterci di mangiare anche due banane al giorno, frutto lei sconosciuto se non attraverso il mercato nero. Il comunismo ha impoverito metà del mondo, e Bersani parla di "giustizia della società"? Nel 1980 Berlinguer disse: “Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Eppure a quel tempo la destalinizzazione di Chruščëv, con la denuncia di tutti gli orrori prodotti, era già in stato avanzato. Da quello che ci risulta, lì dove il comunismo è ancora oggi idea e sistema, la democrazia non brilla. Leggasi Cina.


    I più ci contesteranno: ma la dittatura fascista in Italia c'è stata, il comunismo no. Vero. E allora? Seguendo questa logica, i suprematisti Usa sarebbero liberi di professarsi nazisti perché "da loro Hitler non c'è stato". Noi invece non dovremmo "condannare” i tifosi del jihadismo internazionale o Al Qaeda. E neppure gli studenti coranici in Afghanistan, Gheddafi in Libia, gli ayatollah in Iran. “Da noi non c'è mica mai stato il regime talebano”. Il ragionamento vi torna? Immaginatevi un imam che, parafrasando Berlinguer, dicesse: “Noi siamo jihadisti. Lo siamo con originalità, in modo diverso dai terroristi: ma jihadisti siamo, jihadisti restiamo”. Oppure figuratevi un leader religioso che, sulla falsariga di Bersani, ammettesse che, va bene, la lapidazione è un errore nell’applicazione pratica dell’idea islamista, però “la sharia garantisce uguaglianza come uguale dignità”. Come reagireste?

    Ecco. Allora è arrivato il momento di fare una scelta. O ci mettiamo l'anima in pace, e consegniamo il fascismo e il comunismo alla storia. Oppure se chiediamo a FdI un'analisi quotidiana sull’eredità del Duce, è il caso di assicurare pari trattamento anche a Leu&co. Dicano chiaramente che anche il comunismo, teorico, pratico, ideale o di regime, fu “il male assoluto”.

    https://www.ilgiornale.it/news/polit...a-1980628.html
    1)il fascismo i nostri nonni lo hanno vissuto sulla propria pelle, con la guerra, ritorsioni e leggi speciali, il comunismo non ci ha arrecato danni perche si e' fermato ad un fatto ideologico
    2) non avete rinnegato un bel nulla, ancora oggi la meloni vuol far passare per innocente folklore il periodo piu' buio della ns. storia
    Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi, per gli interessi di persone che si conoscono ma non si uccidono.
    (Pablo Neruda - Attribuita)

 

 
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