proverbi popolari:
Il medico pietoso fa la piaga puzzolente
Chi vuole, va; chi non vuole, manda
Chi sa, fa; chi non sa, insegna
Chi ha argomenti, spiega; chi non c'ha una mazza, insulta
Sono nostri fratelli bisognosi, hanno diritto.
Legge Mancino subito per il passante.
Religione, Patria, Famiglia e Autogestione dei Mezzi di Produzione.
Uno Stato che si definisce democratico dovrebbe permettere che la libera opinione possa circolare legittimamente senza contrastarla con mezzi di forza maggiore - Pazzoide.
Ha solo 13 anni magari aveva anche creduto alle cazzate sentite alla TV di sinistra sull'integrazione,un errore che si paga caro...
Giusto @Simonepgn?
Ti mi interpelli con un commento che dimostra solo che gongoli per la violenza subita da un ragazzino, visto che la puoi usare per portare avanti la tua propaganda anti immigrazione.
Sei la dimostrazione che a quelli come te non interessa la vittima ma interessa che avvenga il reato. E nella tua immensa miseria morale mi chiami come se io dovessi rendere conto di questi fatti.
Il problema di quelli come te è che non siete abbastanza intelligenti per farvi schifo.
Gravi indizi di colpa, restano in carcere i due pakistani accusati di stupro su un 13enne
A carico degli arrestati vi sarebbe anche un indizio schiacciante: un video, trovato sul cellulare di uno dei due, che riprende almeno parte della scena dei violenza
La violenza si sarebbe consumata nei bagni del parcheggio dell'autostazione
Com'era prevedibile a fronte di gravi indizi di colpevolezza evidenziati dalle prime indagini, il gip di Aosta Paolo De Paola ha convalidato l'arresto in carcere per i due giovani pakistani fermati sabato sera con l'accusa di violenza sessuale nei confronti in un ragazzino aostano di 13 anni.
I fatti sono avvenuti tra le 17,30 e le 18 di venerdì scorso nei bagni dell''autostazione di Aosta, in via Carrel dove i due, dopo aver bevuto alcolici insieme a lui, avrebbero condotto a forza il ragazzino, praticamente portandolo 'di peso' e abusandone. In carcere sono finiti Alì Raza, 25enne richiedente asilo e Usama Mazhar (classe '98), titolare di permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.
Ad accorgersi dello stupro è stata una donna che ha prontamente chiamato le Forze dell'ordine. La polizia è risalita ai due giovani per la testimonianza precisa della vittima, che ne ha fatto i loro nomi (li aveva conosciuti occasionalmente in precedenza) e per le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona. Secondo gli inquirenti, a carico dei due arrestati vi è anche un indizio schiacciante: un video, trovato sul cellulare di uno dei due, che riprende almeno parte della scena dei violenza.
“Per capire chi vi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare”