Originariamente Scritto da
Robert Owen
Ho capito che non sei d'accordo con il pensiero liberaldemocratico, ma non c'è nessun cortocircuito in detto pensiero: sei semplicemente te (e probabilmente anche @
TheMeroving) che non lo conosci sufficientemente per criticarlo.
Infatti ribadisco che nella filosofia liberaldemocratica il concetto che la tua libertà finisce dove inizia quella dell'altro non ha il significato che pensate voi. Non significa che se ma non piace una cosa allora posso vietarla. Significa che se commetti un'azione che ha come conseguenza di impedire a me di fare una libera scelta, allora la tua azione non è legittima.
Per esempio un omosessuale non può obbligarti a fare sesso omosessuale e un amante delle piadine non può obbligarti a mangiare piadine. Allo stesso modo, tu non puoi impedire all'omosessuale di fare sesso omosessuale e all'amante di piadine di mangiare piadine.
Il significato di quel principio è banalmente questo e i filosofi liberali l'hanno spiegato esaurientemente, lasciando ben poco spazio all'interpretazione, quindi non esiste il problema che uno possa usare questo principio per arrivare ad affermare assurdità tipo "a me dà fastidio l'umanità per cui sono libero di eliminarla".
Questo cortocircuito infatti lo va a creare il pensiero illiberale.
Che la libertà si possa sopprimere per via un fastidio è infatti la tua visione delle cose e non quella dei liberaldemocratici.
Evidentemente se il principio "la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri" viene modificato con "la tua libertà finisce dove inizia il fastidio degli altri" allora qualsiasi soppressione della libertà diventa legittima, visto che il concetto di fastidio è completamente soggettivo.
Ad esempio mia sorella diceva che le dà fastidio la r moscia, quindi sulla base del pensiero fascista (e non sulla base di quello liberale, ribadisco) mia sorella sarebbe legittimata a voler vietare a chi ha la r moscia di parlare, piuttosto che rinchiuderlo in casa o metterlo nelle camere a gas.
Se ti sembra un'assurdità, allora sappi che è altrettanto assurdo sostenere che siccome i maschi effeminati ti danno fastidio allora bisogna sopprimere la loro libertà. È la stessa identica cosa, perché così come chi ha la r moscia non sceglie di averla, allo stesso modo un maschio effeminato non sceglie di esserlo.
A me stanno sulle balle i fascisti, quindi sulla base del pensiero fascista sarei legittimato a vietare ai fascisti di parlare, chiuderli in casa o metterli nelle camere a gas. Il bello è che non ti rendi nemmeno conto che sostenendo simili assurdità ti butti la zappa sui piedi, perché oggi i fascisti sarebbero i primi ad avere problemi se fosse legittimo sopprimere la libertà di chi sta sulle palle.
Una volta chiarito qual'è il pensiero liberaldemocratico, un'obiezione che spesso viene fatta è che le norme contro il rumore sono di buonsenso e che quindi è legittimo fare leggi contro un fastidio.
In realtà no, perché le norme contro il rumore servono anche a tutelare una libertà, cioè la libertà di dormire. Se uno fa baccano alle tre di notte ti impedisce di dormire. Dormire è un bisogno fisiologico, non un capriccio, quindi è ovvio che bisogna tutelare questa libertà.
Infatti se il principio fosse quello di tutelare "il fastidio del rumore" allora sarebbe vietato fare concerti, mettere musica nei bar e ascoltare musica senza auricolari. In effetti se il principio fosse questo lo stato diventerebbe una prigione a cielo aperto.
Quello che si fa infatti è cercare di conciliare la libertà di dormire con la libertà di fare rumore, senza sopprimere nessuna delle due. Quindi anche le norme contro il rumore si inseriscono nella logica del "la tua libertà (di fare rumore) finisce dove inizia la mia libertà (di dormire)" e non nella logica del "la tua libertà (di fare rumore) finisce dove inizia il mio fastidio (per il rumore)".
Concludo: logicamente il voler sopprimere la libertà di un omosessuale di scegliere porta anche a sopprimere la libertà di una donna di scegliere, quindi chi è contro la libertà degli omosessuali logicamente legittima anche la libertà di stuprare una donna. Se infatti la libertà di scelta nella sessualità non conta, allora perché una donna dovrebbe poter scegliere se fare sesso con te oppure no?
A me non interessa farti cambiare idea, tanto so di non poterlo fare, quindi mi limito a osservare dove conduce logicamente il tuo pensiero. Basta che ne prendi atto senza ipocrisie, poi pensala come vuoi.
Se a te piace uno stato violento non posso farti cambiare idea.