Nei guai l’Istituto Superiore della Sanità. 4 dirigenti accusati di “certificazioni false”
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Attualmente risultano sotto accusa: Velio Macellari, da luglio 2007 a dicembre 2012 direttore del dipartimento Te.Sa., Mauro Grigioni, all’epoca delegato del direttore di dipartimento, Giuseppe D’Avenio, in quegli anni responsabile della linea di prodotto per il tipo stent coronarici e periferici e Carla Daniele, insieme a lui
Negli atti viene specificato che Macellari avrebbe firmato 33 certificati relativi a modelli di pacemaker e neuro-stimolatori, poi immessi a migliaia sul mercato, e avrebbe approvato anche 20 modelli di stent. In tutti i casi, secondo l’accusa, avrebbe certificato l’esistenza di rapporti di conformità che non erano mai stati compilati.
D’Avenio, “su ordine del nuovo direttore di dipartimento – ora deceduto – avrebbe compilato e stampato rapporti di conformità postumi relativi ai modelli di stent finiti sotto inchiesta. Nel 2014, durante una perquisizione, i finanzieri avevano infatti trovato sul suo computer un file per la creazione dei documenti, mentre nel suo ufficio c’erano i rapporti relativi a certificati emessi ben quattro anni prima”.
Mentre secondo i magistrati, Grigioni e la Daniele, pur essendo a conoscenza dello stato pessimo dei macchinari di laboratorio, non avrebbero preso i provvedimenti necessari per impedire l’emissione dei certificati. Uno degli attestatori ha anche raccontato di avere subito pressioni perché firmasse i rapporti di conformità in assenza dei requisiti previsti.