Come dovrebbe essere noto, il capo dello Stato, nonostante sia formalmente presidente del Csm, non esercita mai -tranne qualche occasionale eccezione, come Pertini, Cossiga e Napolitano- i poteri inerenti a tale ruolo, che vengono invece esercitati dal vicepresidente (in questo caso Ermini). Addossare a Mattarella responsabilità per la gestione di un affare di competenza del Csm è almeno ingeneroso.
Urge il solito "disegnino".
Se un colpevole c'è, è l'ex segretaria di Davigo; dalla quale sono partite le "soffiate" ai media.
Davigo si è comportato come prassi IMPONE.
Datosi che nei "verbali Amara" (apocrifi e NON controfirmati) venivano citati due componenti del Csm, Davigo NON poteva informarne il Csm nella sua interezza: avrebbe rischiato la rivelazione di atti d'ufficio.
Dunque, ne ha informato gli unici referenti ai quali POTEVA: il Vice presidente Ermini, il quale ha ritenuto (propria sponte) di informarne anche Mattarella, ed il togato più anziano del quale adesso non ricordo il nome.
Due mesi dopo, Davigo è andato in pensione.
Due settimane dopo la pensione c'è stata la "fuga di notizie".
allora , perchè la voce di mattarella non si sente, secondo voi?