Il piave tornerà a mormorare e a respingere l’invasore

[Flaviogiulio]

Non sono assolutamente d'accordo , non nell'onorare i morti ma suli motivi per cui sono morti.

I 654mila italiani sono morti non per difendere il territorio italiano ma per avere territorio in più , che poi in questo territorio ci fossero popolazioni italiane è un altro discorso.
La nostra è stata una guerra di aggressione per giunta non approvata dal parlamento , guerra che ad un certo momento è diventata difensiva.

Non è affatto un "altro discorso", ma proprio il punto dirimente. Una guerra per completare l'unità nazionale ha la stessa dignità storica di una guerra in cui ci si difende da un'aggressione. Si può sicuramente opinare sui modi e i tempi in cui l'Italia entrò nel conflitto, giocando molto male le sue carte, ma lo scopo era sacrosanto.

[Darwin]

Non è affatto un "altro discorso", ma proprio il punto dirimente. Una guerra per completare l'unità nazionale ha la stessa dignità storica di una guerra in cui ci si difende da un'aggressione. Si può sicuramente opinare sui modi e i tempi in cui l'Italia entrò nel conflitto, giocando molto male le sue carte, ma lo scopo era sacrosanto.

Non mi trova d'accordo o meglio chi ragiona in questo modo deve poi accettare come conseguenze logiche di questo modo di pensare al nazionalismo etnico le pulizie etniche che poi inevitabilmente soppraggiungono.

[Biordo]

Non mi trova d'accordo o meglio chi ragiona in questo modo deve poi accettare come conseguenze logiche di questo modo di pensare al nazionalismo etnico le pulizie etniche che poi inevitabilmente soppraggiungono.

la prima guerra mondiale non centra nulla con le pulizie etniche successive se non per il fatto che gli slavi incorporati nel regno d'Italia si trovarono purtroppo in uno stato fascista.

Poi al giorno d'oggi si confonde la mite e tranquilla austria odierna con l'austria ungheria del'epoca, stato che vessava da decenni gli italiani nei suoi confini, aveva già avviato una vera e propria pulizia etnica in dalmazia, ad ogni occasione faceva piani per attaccare l'Italia a tradimento (1908: terremoto di Messina 1911: guerra di Libia) e che comunque nel 1914 non rispettò la triplice alleanza che prevedeva letteralmente guadagni territoriali dell'Italia in caso di espansione austriaca nei balcani.

[massena]

L'offensiva Austriaca del Piave era già fallita quando non riuscirono a dilagare nella pianura padana, picchiarono duro sulle posizioni italiane lasciando sul campo centinaia di migliaia di morti, l'obbiettiovo era Venezia e Milano e li costringere gli italiani alla resa, obiettivi militari irreali, visto che l'esercito... austro ungarico era alla fame e si era allungato troppo e i riforimenti diventavano assai problematici nei loro dispacci vi è tutta la drammaticità di questi eventi, mentre gli italiani erano ben trincerati e ai soldati non mancava il cibo, mentre gli altri si mangivano pane fatto mischiando farina a segatura. Ho sempre pensato che il piano degli Austriaci fosse incompleto, oltre che un attacco via terra, io avrei pianificato un attacco via mare, con un sbarco a Ravenna, puntando poi su Bologna, Modena, Parma, aggirando gli italiani trincerati sul Piave, ma tale operazione era forse al di la della capacità degli Imperi Centrali.

come ha già detto qualcuno, la flotta austriaca era poca roba rispetto alla nostra.
inoltre c'erano anche le flotte alleate.
nel mediterraneo inglesi e francesi avevano soprattutto navi vecchie, ma più che sufficienti allo scopo (hanno provato però a forzare i dardanelli e gli è andata male, se non ricordo male).
per fare uno sbarco di simile portata bisogna avere almeno un porto, senza il quale non è (era) possibile ammassare uomini e mezzi in poco tempo a terra. come fai a sbarcare cavalli e cannoni in quantità senza le banchine? ci sono riusciti a malapena gli alleati nel 1944.
con le ferrovie noi letteralmente in poche ore potevamo trasferire intere divisioni dalla pianura padana verso Ravenna (le riserve di Cadorna, che ha utilizzato sempre bene quando c'è stato bisogno) per schiacciare le poche truppe che il nemico poteva sbarcare.

bisogna poi considerare a a Nord di Ravenna c'è il Po. a parte avanzare su Bologna e poi convergere lungo la Via Emilia, come potevano gli austriaci forzarlo per circondare l'esercito quando tutti ponti erano in mano nostra?

[Darwin]

la prima guerra mondiale non centra nulla con le pulizie etniche successive se non per il fatto che gli slavi incorporati nel regno d'Italia si trovarono purtroppo in uno stato fascista.

Poi al giorno d'oggi si confonde la mite e tranquilla austria odierna con l'austria ungheria del'epoca, stato che vessava da decenni gli italiani nei suoi confini, aveva già avviato una vera e propria pulizia etnica in dalmazia, ad ogni occasione faceva piani per attaccare l'Italia a tradimento (1908: terremoto di Messina 1911: guerra di Libia) e che comunque nel 1914 non rispettò la triplice alleanza che prevedeva letteralmente guadagni territoriali dell'Italia in caso di espansione austriaca nei balcani.

No ma la legittimità della guerra per annettere territori in cui è presente popolazioni assimilabili alla nazione attaccante , posizione di FlavioGiulio , ha poi la normale conseguenza logica delle pulizie etniche preventive o successive al confronto.

[Darwin]

come ha già detto qualcuno, la flotta austriaca era poca roba rispetto alla nostra.
inoltre c'erano anche le flotte alleate.
nel mediterraneo inglesi e francesi avevano soprattutto navi vecchie, ma più che sufficienti allo scopo (hanno provato però a forzare i dardanelli e gli è andata male, se non ricordo male).
per fare uno sbarco di simile portata bisogna avere almeno un porto, senza il quale non è (era) possibile ammassare uomini e mezzi in poco tempo a terra. come fai a sbarcare cavalli e cannoni in quantità senza le banchine? ci sono riusciti a malapena gli alleati nel 1944.
con le ferrovie noi letteralmente in poche ore potevamo trasferire intere divisioni dalla pianura padana verso Ravenna (le riserve di Cadorna, che ha utilizzato sempre bene quando c'è stato bisogno) per schiacciare le poche truppe che il nemico poteva sbarcare.

bisogna poi considerare a a Nord di Ravenna c'è il Po. a parte avanzare su Bologna e poi convergere lungo la Via Emilia, come potevano gli austriaci forzarlo per circondare l'esercito quando tutti ponti erano in mano nostra?

La battaglia dei dardanelli e lo sbarco di Gallipoli è la dimostrazione che uno sbarco è una impresa molto difficile e che il controllo marittimo necessario allo scopo non sempre è sufficiente.
Solo una schiacciante superiorità di mezzi può dare una parziale sicurezza di riuscita e solo se non si commettono grossi errori.
basta pensare ai tre sbarchi in italia fatti dagli alleati , con pieno controllo marittimo ed aereo e superiorità di uomini e mezzi.

Gela sostanzialmente riuscito sia tatticamente che strategicamente
Salerno riuscito per il rotto della cuffia tatticamente , strategicamente riuscito (italia meridionale conquistata) ma senza isolare le forze tedesche che si sono potute ricompattare.
Anzio sostanzialmente fallito (anche se non sono stati ributtati in mare) sia dal punto vista tattico che strategico.

[Biordo]

No ma la legittimità della guerra per annettere territori in cui è presente popolazioni assimilabili alla nazione attaccante , posizione di FlavioGiulio , ha poi la normale conseguenza logica delle pulizie etniche preventive o successive al confronto.

Sinceramente rispetto alla prima guerra mondiale credo che nemmeno i più grandi detrattori dell'italietta abbiano mai contestato l'assenza di causus belli...... erano tempi diversi da oggi eh, terre a maggioranza italiana erano più che sufficienti all'epoca...(e comunque che il piano dell'impero austroungarico fosse di favorire costantemente l'elemento slavo ai danni di quello italiano oggi ce lo scordiamo ma si tratta di una realtà storica)

[Darwin]

Sinceramente rispetto alla prima guerra mondiale credo che nemmeno i più grandi detrattori dell'italietta abbiano mai contestato l'assenza di causus belli...... erano tempi diversi da oggi eh, terre a maggioranza italiana erano più che sufficienti all'epoca...(e comunque che il piano dell'impero austroungarico fosse di favorire costantemente l'elemento slavo ai danni di quello italiano oggi ce lo scordiamo ma si tratta di una realtà storica)

Che l'alleanza con l'impero austroungarico fosse 'contronatura' è assodato ed era giustificato solamente dal desiderio italiano di allearsi con il 'fratellone' tedesco.
Sulla seconda parte ho qualche dubbio visto il piccolo numero di italiani triestini e dalmati che si sono rifiutati di combattere per l'impero e si sono rifugiati in italia , se non mi ricordo male forse un centinaio rispetto a decine di migliaia che hanno combattuto lealmente per l'impero , quindi un sentimento antiaustriaco e per l'annessione per l'Italia non era così vivo.
D'altra parte per Trieste l'annessione all'Italia ha significato passare economicamente dall'essere il maggior porto (praticamente l'unico per volumi) dell'impero ad un porto periferico nell'Italia del dopoguerra.

[Flaviogiulio]

Che l'alleanza con l'impero austroungarico fosse 'contronatura' è assodato ed era giustificato solamente dal desiderio italiano di allearsi con il 'fratellone' tedesco.
Sulla seconda parte ho qualche dubbio visto il piccolo numero di italiani triestini e dalmati che si sono rifiutati di combattere per l'impero e si sono rifugiati in italia , se non mi ricordo male forse un centinaio rispetto a decine di migliaia che hanno combattuto lealmente per l'impero , quindi un sentimento antiaustriaco e per l'annessione per l'Italia non era così vivo.
D'altra parte per Trieste l'annessione all'Italia ha significato passare economicamente dall'essere il maggior porto (praticamente l'unico per volumi) dell'impero ad un porto periferico nell'Italia del dopoguerra.

Se gli italiani fossero stati considerati sudditi leali dell'impero non si spiegherebbero le costanti vessazioni che subirono nel mezzo secolo precedente, specie nella zona istriano-dalmata, o il fatto che durante la guerra, le truppe italofone fossero schierate da Vienna sui fronti balcanico e orientale.
Poi è ovvio che gli irredentisti effettivamente impegnati siano stati una stretta minoranza, a sfidare la forca ci vuole del fegato, ma se giudichiamo con questo metro, erano un'esigua minoranza anche gli italiani che mezzo secolo prima si erano battuti per il Risorgimento e l'unificazione, ragion per cui saremmo dovuti rimanere divisi nei vari statarelli... che in effetti è la più logica delle conclusioni per chi pensa che lottare per la libertà della propria nazione porti alle pulizie etniche...

[Eric Draven]

ah, allora spiegatevi meglio.

comunque i confini del 24 maggio noi li abbiamo superati proprio per prendere territori altrui. sono stati gli altri che hanno raggiunto la frontiera per fare contro il nemico una barriera.

oh, abbiamo fatto bene, ma il paragone fatto con la situazione politica attuale faceva proprio cagare e denota la miseria dei nostri tempi e del dibattito politico italiano.

tutto quello che rientra nella regione geografica italiana è Italia. e tutte le terre ex veneziane erano sotto occupazione austriaca. quindi direi che no, non s'è invaso proprio nulla.