"Grounding - Gli ultimi giorni di Swissair" è un film svizzero che ricostruisce il fallimento della compagnia area di bandiera della Svizzera.
Nell'ultimo periodo si è parlato molto di Alitalia: se vi addentrerete nella storia della crisi di Swissair noterete come il governo elvetico abbia gestito la cosa in maniera molto diversa da quello italiano.
Intorno a queste differenze si può sviluppare un interessante dibattito politico sul ruolo dello stato nell'economia.
Io mi sono guardato il film in questi giorni perché sono interessato all'aviazione e all'economia, ma poco importa se vi interessino o meno questi temi o se vi freghi qualcosa di Swissair: il film, di genere "economic drama" (un po' come il film sulla crisi economica del 2008), è fatto talmente bene che riuscirà a convincervi che voi siete sul Titanic e state affondando.
Si, perché sebbene il fallimento di Swissair non sia paragonabile alla grande crisi è però paragonabile a una grande nave che affonda.
Potete guardare il film in streaming qui: https://www.playsuisse.ch/it/show/94...ni-di-swissair
Oppure acquistare il DVD qui: https://boutique.rsi.ch/it/film/125-grounding.html
La pellicola parte con un piccolo documentario introduttivo di circa 10 minuti, poi parte il filmone.
Per chi non ha voglia o tempo di guardarsi il film riassumo qui la storia servendomi di brevi estratti del film.
Swissair era una compagnia aerea privata nata nel 1931. Nel 2001 essa offriva voli intercontinentali in tutto il mondo.
Essa possedeva una compagnia aerea minore, chiamata Crossair, che invece offriva voli regionali.
La crisi di Swissair è iniziata dopo che la compagnia ha cercato di mettere in atto un'aggressiva espansione nel mercato aereo globale ("progetto Hunter"), comprando azioni di qua e di là.
Gli investimenti andarono male e portarono la Swissair in perdita. Un vecchio detto dice "chi troppo vuole nulla stringe".
La situazione si aggravò a seguito dell'11 settembre perché la gente volava di meno, soprattutto in USA.
Dopo l'11 settembre la compagnia Swissair toccò perdite annuali di miliardi di franchi.
Fu così che Swissair assunse Mario Corti, l'allora CEO di Nestlé, come presidente del consiglio di amministrazione, affinché risolvesse l'enorme problema.
Dopo che Mario Corti realizza di non poter contare sull'aiuto delle banche, che non vogliono assumersi il rischio di fare crediti a un'azienda che potrebbe affondare da un momento all'altro, va a fare l'elemosina dal governo svizzero, il quale risponde "anche no".
Non solo il governo si rifiuta di metterci soldi, ma non vuole nemmeno fare da garante per permettere a Swissair di ricevere crediti dalle banche.
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