da notare
Rigore a senso unico su tasse ed evasori: il governo degli Stati Uniti è sempre più severo con i propri contribuenti, ma poi protegge gli stranieri che imboscano denaro sul territorio americano. Joe Biden e la Segretaria al Tesoro, Janet Yellen hanno lanciato un’aggressiva campagna politica, economica e anche culturale contro evasione tributaria, paradisi fiscali, riciclaggio e corruzione. Tutto bene, se ci non fossero alcune vistose contraddizioni che inquinano i rapporti tra gli Stati Uniti e il resto del mondo, in particolare con noi europei.
I primi scambi di informazioni sono iniziati nel 2017, ed abbiamo scoperto che ne per esempio nel nostro Paese 2 milioni di cittadini italiani hanno 3 milioni di conti esteri (soprattutto in paesi a fiscalità agevolata) su cui sono depositati 210 miliardi di euro. All’intesa dell’Ocse aderiscono 112 Stati: i 27 Paesi dell’Unione europea, Gran Bretagna, Cina, Russia, India, ma anche Svizzera, Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman, Barbados, Bahamas eccetera. C’è solo un grande assente: gli Stati Uniti.