"Io, non binaria respinta nel camerino da Zara: sfruttano le immagini del Pride ma poi ci mettono in imbarazzo"
L'artista dei tatuaggi nello store di Lecce ha scelto dei pantaloni ma non ha potuto provarli nel reparto da uomo: "Una commessa amareggiata, non con spocchia, mi ha bloccato. Ci sono rimasta male: e se fossi stata una ragazzina?". E su Instagram racconta l'accaduto e chiede i camerini no gender
Gio è un'artista del tatuaggio. Con l'apostrofo o senza, per lei non c'è differenza: perché Gio è una persona non-binary, non binaria, la sua identità di genere va al di fuori del dualismo maschile- femminile, e in effetti in italiano usa il pronome femminile parlando di sé, ma anche il maschile. Succede che Gio si trovava in Salento per lavoro, durante il weekend di Halloween, insieme con la sua compagna Ella Bottom Rouge
https://bari.repubblica.it/cronaca/2...ara-324795011/
Ma come si permette quella commessa di mantenere la patriarcale divisione uomo/donna?
Sto gender è una manna per i pervertiti, basta dichiararsi fluid e si ottiene il passpartout
Ps
La sua compagna si chiama Bottom rouge, ovvero culo rosso?