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  1. #61
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    1) Era più inteso come "ammesso, ma non concesso". Certamente sulla contrarietà alla schiavitù negli ultimissimi secoli si è raggiunta un ampia convergenza. C'è da dire però che lo sviluppo tecnologico ha reso lo schiavismo sostanzialmente non più necessario. Quindi onestamente non saprei dire.
    A tuo avviso quindi non esiste alcun elemento per dedurre che trattare degli esseri umani come se fossero oggetti sia immorale?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    2) sulla base degli elementi che per convezione sono stati scelti nel definire quella forma.
    L'individuazione della forma di un ente non è data da una convenzione ma dalla conoscenza delle sue caratteristiche. Dall'osservazione dell'ente trai la conclusione che esso è caratterizzato in un certo modo senza accordarti con nessuno, ma pressoché spontaneamente o al limite tramite una tua riflessione personale, breve o lunga che sia.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    3) stavo seguendo semplicmente la tua linea argomentativa basata su "chi è la scintilla per chi". Diviene arduo sostenere che la realtà sensibile (quindi la realtà materiale) non sia la fonte di ogni nostro pensiero. E quindi in base a questa semplice constatazione il significato della tua stessa esemplificazione viene ribaltato.
    La realtà che ci circonda è oggetto della nostra conoscenza e della nostra esperienza, non è ciò che genera i nostri pensieri.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    4) Si, ma tutto quello che sappiamo è che tutti gli enti ricevono la propria appetibilita dalla prima causa, ma non possiamo dire nulla sulla qualità di tale appetibilita rispetto all ente di partenza.
    Tu mi dici che essi la ricevono in origine dal primo motore, ms continui a non spiegare su che basi il primo motore debba possedere necessariamente una appetibilita assoluta. Continui a dirmi che è così come se fosse auto evidente. Invece non lo è.
    Se il primo motore immobile o la prima causata incausata non fossero appettibilità assoluta (cioè bene assoluto) nessun altro avrebbe appettibilità o bontà. Perché? Perché se il regresso all'infinito nelle causae essendi (la causa essendi è quella causalità efficiente che indica ciò che fornisce ad un altro ente o ad altri enti la loro ragion d'essere, ossia quello che dà loro l'esistenza) fosse ammesso sarebbe come ammettere che una catena possa restare sospesa in aria senza un punto d'appoggio, nonostante la forza di gravità.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    5) il primo motore immobile non è il piede del mio esempio, ma il piede del mio esempio rende il primo motore immobile non necessario. Siccome la via si pone come obbiettivo la dimostrazione della sua necessarieta, la via ha fallito.
    Non vedo come possa aver fallito. Tu hai parlato di un piede che si muove da sempre, ma questo 'da sempre' significa solo che 'dall'inizio del tempo' si muove. E ciò non elimina la necessità del primo motore immobile visto che rimane inevasa la domanda su chi o cosa abbia permesso al piede di muoversi.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    6) non è necessario che sia mosso pur essendo un piede, come ti ho mostrato al punto 5
    Certo che è necessario: se il piede si muove significa che muta e com'è possibile questa mutazione senza passaggio dalla potenza all'atto?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    7) se affermo "la fata turchina ha il cappello rosa. Questo è un dogma di fede" sono contraddittorio?
    Di per sé non c'è contraddizione nella frase, anche se andrebbe esplicitato cosa intendi per "fata turchina".
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  2. #62
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    A tuo avviso quindi non esiste alcun elemento per dedurre che trattare degli esseri umani come se fossero oggetti sia immorale?



    L'individuazione della forma di un ente non è data da una convenzione ma dalla conoscenza delle sue caratteristiche. Dall'osservazione dell'ente trai la conclusione che esso è caratterizzato in un certo modo senza accordarti con nessuno, ma pressoché spontaneamente o al limite tramite una tua riflessione personale, breve o lunga che sia.



    La realtà che ci circonda è oggetto della nostra conoscenza e della nostra esperienza, non è ciò che genera i nostri pensieri.



    Se il primo motore immobile o la prima causata incausata non fossero appettibilità assoluta (cioè bene assoluto) nessun altro avrebbe appettibilità o bontà. Perché? Perché se il regresso all'infinito nelle causae essendi (la causa essendi è quella causalità efficiente che indica ciò che fornisce ad un altro ente o ad altri enti la loro ragion d'essere, ossia quello che dà loro l'esistenza) fosse ammesso sarebbe come ammettere che una catena possa restare sospesa in aria senza un punto d'appoggio, nonostante la forza di gravità.



    Non vedo come possa aver fallito. Tu hai parlato di un piede che si muove da sempre, ma questo 'da sempre' significa solo che 'dall'inizio del tempo' si muove. E ciò non elimina la necessità del primo motore immobile visto che rimane inevasa la domanda su chi o cosa abbia permesso al piede di muoversi.



    Certo che è necessario: se il piede si muove significa che muta e com'è possibile questa mutazione senza passaggio dalla potenza all'atto?



    Di per sé non c'è contraddizione nella frase, anche se andrebbe esplicitato cosa intendi per "fata turchina".
    1) A mio avviso no.

    2) Tutto quanto pensiamo proviene da una elaborazione di esperienze sensoriali. Le informazioni uditive, oculari, olfattive, gustative e tattili ci rendono coscienti della realtà materiale. Questa è l'unica conoscisnza che possediamo della realtà. Tutto il resto è frutto di sovrastrutture che costruiamo su quei dati primitivi.

    3) No. Però ne è la scintilla. La materia è l'innesco per la mente.

    4) il paradosso del regresso infinito spiega al limite l'origine delle cause. Non ci da alcuna indicazioni delle grandezze in gioco nella catena a ritroso. Quindi non ci da alcuna informazione sul valore assoluto o non assoluto di quel valore in ordine al primo motore

    5) "Da sempre" significa senza inizio. Ciò che si muove senza che il movimento abbia un punto di inizio non necessita di una causa

    6) il passaggio da potenza in atto è solo concettuale. Nella realtà la materia prende forma, ma cio avviene attraverso un periodo temporale di transizione. Per quanto detto al punto 5 non è necessario un periodo che abbia un punto di inizio. Non si osserva in natura, ma nemmeno un primo motore immobile lo si osserva. Quindi se per questo motivo si esclude l'altro, va escluso il primo motore immobile per lo stesso motivo

    7) un essere che vive in un universo parallelo accedibile facendo oscillare uno yo yo magico.

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  3. #63
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio

    Citazione Originariamente Scritto da Giò

    A tuo avviso quindi non esiste alcun elemento per dedurre che trattare degli esseri umani come se fossero oggetti sia immorale?
    1) A mio avviso no.

    Secondo me, l’errore è porre la Verità e non l’Utilità (o beneficio) come obiettivo della discussione filosofica.

    E’ una tesi a cui sto riflettendo da tempo, a partire dalla prova dell’esistenza di Dio di Pascal, “che cosa hai da perdere” è che cosa hai da guadagnare dallo scenario che prospetti?

    E’ quello che vuoi? Certamente no, perchè sei biologicamente determinato ad essere, ad esser-ci. E tu stesso ammetti che “ La materia è l'innesco per la mente”. Se tu lo vuoi vivilo. Ma se tu per primo non vivi integralmente la filosofia di De Sade come puoi essere credibile?
    Dunque se tu affermi le cose che non vuoi non sei onesto intellettualmente (non insinuo che tu lo sia nelle intenzioni, sia chiaro, ma nell’esito). E il discorso è chiuso, anche perchè è da masochisti accettare il discorso di un sadico.

    Magari in termini di verità, per ipotesi, potresti avere ragione, ma in termini di utilità, il fatto che non sei onesto, filosoficamente, implica: perchè i tuoi interlocutori dovrebbero approvare le tue tesi relativistiche?

    Se davvero fosse questa la verità, avremmo il dovere di combatterla, poichè un simile Inferno può attendere.



    Dimostrazione di quanto sia irragionevole il moderno “razionalismo sadico”.

    Se la materia è tutto quello che abbiamo, come vuole il materialismo, allora, se permetti, io mi tengo stretto il concetto di utilità come faro delle mie scelte!
    E quindi non posso seguire la tua filosofia, che proprio per questa mancanza di concretezza si dimostra avere la sua origine dal pensiero magico-esoterico e non nella ragione scientifica.

    E, ovviamente, il concetto di utilità sarà ordinato alla consapevolezza che la mia individualità si realizza solo nel consorzio umano, e quindi adotterò il principio che la mia massima possa valere come principio di legislazione universale. Che è il minimo sindacale anche se poi non è sufficiente, perchè occorre il concetto di Dio per mantenere la buona intenzione, ma questo è un altro discorso.
    IN PALESTINA È GENOCIDIO!
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  4. #64
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    1) A mio avviso no.
    Perché?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    2) Tutto quanto pensiamo proviene da una elaborazione di esperienze sensoriali. Le informazioni uditive, oculari, olfattive, gustative e tattili ci rendono coscienti della realtà materiale. Questa è l'unica conoscisnza che possediamo della realtà. Tutto il resto è frutto di sovrastrutture che costruiamo su quei dati primitivi.
    "Tutto quanto pensiamo" è esagerato: ad esempio, se penso all'essere non penso a nulla che sento o che vedo.
    Tornando invece all'individuazione della forma di un ente in particolare, è vero che grazie ai sensi conosciamo la realtà che ci circonda. Non vedo come questo dimostri che l'individuazione della forma dell'ente da noi conosciuto sia una "sovrastruttura", qualsiasi cosa tu voglia intendere. Vuoi dire che la forma di un ente la ricaviamo da caratteristiche che percepiamo grazie ai sensi? Sì, è vero. Quindi?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    3) No. Però ne è la scintilla. La materia è l'innesco per la mente.
    Che cosa intendi per "scintilla" ed "innesco"?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    4) il paradosso del regresso infinito spiega al limite l'origine delle cause. Non ci da alcuna indicazioni delle grandezze in gioco nella catena a ritroso. Quindi non ci da alcuna informazione sul valore assoluto o non assoluto di quel valore in ordine al primo motore
    L'Assoluto non è una grandezza. Mica è qualcosa di misurabile come un fenomeno fisico. La prima causa incausata è tale proprio perché è ciò che dà ragione di ogni grandezza esistente, non perché è essa stessa una grandezza. Altrimenti il paradosso del regresso all'infinito non verrebbe affatto risolto.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    5) "Da sempre" significa senza inizio. Ciò che si muove senza che il movimento abbia un punto di inizio non necessita di una causa
    Non cambia i termini della questione: se qualcosa si muove significa che segue la dinamica del passaggio dalla potenza all'atto. Questa dinamica ha avuto un inizio nel tempo? Questa dinamica non ha avuto un inizio nel tempo? Non cambia: sempre di un moto parliamo. E sempre quel moto necessita di qualcosa che faccia sì che avvenga il passaggio dalla potenza all'atto.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    6) il passaggio da potenza in atto è solo concettuale. Nella realtà la materia prende forma, ma cio avviene attraverso un periodo temporale di transizione. Per quanto detto al punto 5 non è necessario un periodo che abbia un punto di inizio. Non si osserva in natura, ma nemmeno un primo motore immobile lo si osserva. Quindi se per questo motivo si esclude l'altro, va escluso il primo motore immobile per lo stesso motivo
    Il passaggio dalla potenza all'atto non è solo concettuale ma anche reale. Ad esempio, il bambino ha in se stesso la capacità di divenire un adulto: è un adulto in potenza. Tale capacità, tale potenza, è reale, non è una costruzione mentale puramente astratta slegata dalla realtà. Non capisco poi cosa tu intenda quando parli di un periodo temporale di transizione dalla potenza all'atto. Il tempo che ci vuole perché la potenza si trasformi in atto? Quello non è un periodo di transizione in cui resta a metà fra la potenza e l'atto, semplicemente è il tempo che occorre perché ciò che è in potenza divenga in atto.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    7) un essere che vive in un universo parallelo accedibile facendo oscillare uno yo yo magico.

    E quindi?
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  5. #65
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Perché?



    "Tutto quanto pensiamo" è esagerato: ad esempio, se penso all'essere non penso a nulla che sento o che vedo.
    Tornando invece all'individuazione della forma di un ente in particolare, è vero che grazie ai sensi conosciamo la realtà che ci circonda. Non vedo come questo dimostri che l'individuazione della forma dell'ente da noi conosciuto sia una "sovrastruttura", qualsiasi cosa tu voglia intendere. Vuoi dire che la forma di un ente la ricaviamo da caratteristiche che percepiamo grazie ai sensi? Sì, è vero. Quindi?



    Che cosa intendi per "scintilla" ed "innesco"?



    L'Assoluto non è una grandezza. Mica è qualcosa di misurabile come un fenomeno fisico. La prima causa incausata è tale proprio perché è ciò che dà ragione di ogni grandezza esistente, non perché è essa stessa una grandezza. Altrimenti il paradosso del regresso all'infinito non verrebbe affatto risolto.



    Non cambia i termini della questione: se qualcosa si muove significa che segue la dinamica del passaggio dalla potenza all'atto. Questa dinamica ha avuto un inizio nel tempo? Questa dinamica non ha avuto un inizio nel tempo? Non cambia: sempre di un moto parliamo. E sempre quel moto necessita di qualcosa che faccia sì che avvenga il passaggio dalla potenza all'atto.



    Il passaggio dalla potenza all'atto non è solo concettuale ma anche reale. Ad esempio, il bambino ha in se stesso la capacità di divenire un adulto: è un adulto in potenza. Tale capacità, tale potenza, è reale, non è una costruzione mentale puramente astratta slegata dalla realtà. Non capisco poi cosa tu intenda quando parli di un periodo temporale di transizione dalla potenza all'atto. Il tempo che ci vuole perché la potenza si trasformi in atto? Quello non è un periodo di transizione in cui resta a metà fra la potenza e l'atto, semplicemente è il tempo che occorre perché ciò che è in potenza divenga in atto.




    E quindi?
    1) Perché non ci sono evidenze in proposito

    2) Tu pensi all essere perché i tuoi sensi da sempre percepiscono gli enti
    Diciamo che le caratteristiche degli enti le costruiamo a partire dai dati sensoriali elementari. Ad esempio. Asserire che l'uomo è razionale e che la razionalità è elemento della forma dell uomo è una operazione che inizia dai dati sensoriali circa le azioni degli uomini. È quindi una costruzione della mente che operiamo attraverso disparati dati sensoriali provenienti da un certo numero di enti. Quelle azioni, quelle interazioni col reale sono esistenti. Il concetto di razionalità no. È costruito dalla mente

    3) i pensieri senza il dato sensoriale non si innescano. Non puoi pensare a nulla se almeno una volta nella vita non hai esperito attraverso i sensi un dato di realtà materiale. La realtà materiale è il punto di partenza di ogni astrazione

    4) Se l'assoluto non è una grandezza allora che si intende per bontà assoluta?

    5) La domanda vera da porsi è : il tempo ha avuto inizio? Se non ha avuto inizio allora si può anche assumere la possibilità che la dinamica di cui parli non abbia avuto inizio nel tempo. Se non avuto inizio nel tempo una casa che sta tenporalmente a monte non non é necessaria perché non può esistere

    6) Non chiarito al punto 5

    7) E quindi il fatto che abbia il cappello viola per noi crederti della Fata Turchina è un dogma. Nemmeno si può affermare che esso non abbia a che vedere con la logica perché bisognerebbe dimostrare che affermare quanto afferma è contraddittorio.

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  6. #66
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    1) Perché non ci sono evidenze in proposito
    A tuo avviso, non è sufficiente riflettere sul fatto che l'uomo non sia una cosa, ma una persona e che quindi non può essere utilizzato come se fosse uno strumento inanimato?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    2) Tu pensi all essere perché i tuoi sensi da sempre percepiscono gli enti
    Certo, ma se penso all'essere io non mi figuro di certo i vari oggetti da me conosciuti.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    Diciamo che le caratteristiche degli enti le costruiamo a partire dai dati sensoriali elementari. Ad esempio. Asserire che l'uomo è razionale e che la razionalità è elemento della forma dell uomo è una operazione che inizia dai dati sensoriali circa le azioni degli uomini. È quindi una costruzione della mente che operiamo attraverso disparati dati sensoriali provenienti da un certo numero di enti. Quelle azioni, quelle interazioni col reale sono esistenti. Il concetto di razionalità no. È costruito dalla mente
    In realtà, il concetto di razionalità non lo elabori a partire dagli altri, ma a partire da te stesso. Conosci te stesso, conosci gli altri. A quel punto ne concludi che l'essere umano è un animale razionale. La razionalità è una concettualizzazione della realtà, in cui effettivamente ci sono esseri razionali. Ma in questo non c'è nulla di costruito. O, se si vuol proprio parlare di "costruzione", bisogna sottolineare che è una "costruzione" frutto dell'osservazione e dell'esperienza, non di un'invenzione dell'essere umano che decide, a caso, che l'uomo sia tale perché razionale.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    3) i pensieri senza il dato sensoriale non si innescano. Non puoi pensare a nulla se almeno una volta nella vita non hai esperito attraverso i sensi un dato di realtà materiale. La realtà materiale è il punto di partenza di ogni astrazione
    Un essere umano cieco, sordo, senza arti e senza possibilità di percepire odori e sapori sarebbe comunque in grado di pensare e capace di autocoscienza, nonostante di per sé non abbia accesso alla realtà materiale (non direttamente perlomeno).

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    4) Se l'assoluto non è una grandezza allora che si intende per bontà assoluta?
    Assoluto, in senso stretto, è ciò che non dipende da nessuno. Pertanto, la bontà assoluta è ciò che è buono in se stesso e non virtù di altro o di altri.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    5) La domanda vera da porsi è : il tempo ha avuto inizio? Se non ha avuto inizio allora si può anche assumere la possibilità che la dinamica di cui parli non abbia avuto inizio nel tempo. Se non avuto inizio nel tempo una casa che sta tenporalmente a monte non non é necessaria perché non può esistere
    Premesso che per Divina Rivelazione sappiamo che il tempo ha avuto un inizio, va detto che se ammettessimo che il "tempo esiste da sempre", così come tutto il creato, non verrebbe meno la necessità della prima causa incausata perché rimarrebbe sempre il problema di ciò che ha causato tutto l'esistente, essendo in divenire. Il problema è ontologico, non meramente "cronologico".

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    7) E quindi il fatto che abbia il cappello viola per noi crederti della Fata Turchina è un dogma. Nemmeno si può affermare che esso non abbia a che vedere con la logica perché bisognerebbe dimostrare che affermare quanto afferma è contraddittorio.
    Non ti dico che un dogma per il sol fatto che non sia contraddittorio ne consegue che sia vero. Ma di sicuro se quello che si presenta come dogma è contraddittorio significa che è un falso dogma! In altri termini: il presupposto perché un dogma possa essere vero è la sua conformità ai principi primi dell'essere e della conoscenza. È chiaro che questa sua "conformità" ai principi primi non è sufficiente per garantire la veridicità.
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  7. #67
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    A tuo avviso, non è sufficiente riflettere sul fatto che l'uomo non sia una cosa, ma una persona e che quindi non può essere utilizzato come se fosse uno strumento inanimato?



    Certo, ma se penso all'essere io non mi figuro di certo i vari oggetti da me conosciuti.



    In realtà, il concetto di razionalità non lo elabori a partire dagli altri, ma a partire da te stesso. Conosci te stesso, conosci gli altri. A quel punto ne concludi che l'essere umano è un animale razionale. La razionalità è una concettualizzazione della realtà, in cui effettivamente ci sono esseri razionali. Ma in questo non c'è nulla di costruito. O, se si vuol proprio parlare di "costruzione", bisogna sottolineare che è una "costruzione" frutto dell'osservazione e dell'esperienza, non di un'invenzione dell'essere umano che decide, a caso, che l'uomo sia tale perché razionale.



    Un essere umano cieco, sordo, senza arti e senza possibilità di percepire odori e sapori sarebbe comunque in grado di pensare e capace di autocoscienza, nonostante di per sé non abbia accesso alla realtà materiale (non direttamente perlomeno).



    Assoluto, in senso stretto, è ciò che non dipende da nessuno. Pertanto, la bontà assoluta è ciò che è buono in se stesso e non virtù di altro o di altri.



    Premesso che per Divina Rivelazione sappiamo che il tempo ha avuto un inizio, va detto che se ammettessimo che il "tempo esiste da sempre", così come tutto il creato, non verrebbe meno la necessità della prima causa incausata perché rimarrebbe sempre il problema di ciò che ha causato tutto l'esistente, essendo in divenire. Il problema è ontologico, non meramente "cronologico".



    Non ti dico che un dogma per il sol fatto che non sia contraddittorio ne consegue che sia vero. Ma di sicuro se quello che si presenta come dogma è contraddittorio significa che è un falso dogma! In altri termini: il presupposto perché un dogma possa essere vero è la sua conformità ai principi primi dell'essere e della conoscenza. È chiaro che questa sua "conformità" ai principi primi non è sufficiente per garantire la veridicità.
    1) È una riflessione che condivido, ma è una riflessione che storicamente non è sempre stata fatta. Quindi non si può dire che possegga un carattere universale.

    2) Però lo puoi fare solo una volta che hai esperito altri enti.

    3) Non sono d'accordo. Il concetto di razionalità lo costruisci osservando sia le tue azioni che quelle degli altri. Quelle azioni o meglio il loro effetto nella realtà sono osservabili perché la realtà esiste a prescindere dalla tua volontà. I concetti e fra essi il concetto di razionalità, sono una creazione della mente. O meglio. non è possibile definire con chiareza se essi sono un prodotto della mente oppure se esistono in realta. Nessuna delle due affermazioni può essere smentita.

    4) Un corpo nato privo di attributi sensoriali sarebbe capace di pensare? Non ci sono evidenze di ciò che dici.

    5) Nella via la l'Aquinate mette in relazione "i gradi che si riscontrano nelle cose" confrontando il grado maggiore e minore delle qualità degli enti intermedi con il grado "sommo o assoluto"

    "Vi è dunque un qualche cosa che è vero al sommo, ottimo e nobilissimo“

    Sommo, ottimo e nobilissima non hanno niente a che vedere con il concetto di assoluto di cui tu parli. Ciò che non dipende da nessuno è quindi è assoluto non necessariamente è "sommo, ottimo e nobilissimo"

    6) Il problema non può essere posto sul piano cronologico se si assume che il tempo ha un inizio, ma questa assunzione prevede l'accettazione di un dogma di fede.
    Se rifiutiamo questa assunzione (come logicamente si dovrebbe fare) ciò che cronologicamente non ha inizio, non ha nemmeno una causa.

    7) infatti l'unica necessaria a garantire la veridicità di un dogma è la fede. È per questo motivo che il dogma non può essere utilizzato in una discussione logica nella quale la fede non è necessaria.

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  8. #68
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    Predefinito Re: Etica: fondamento metafisico o espressione della soggettività umana?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    1) È una riflessione che condivido, ma è una riflessione che storicamente non è sempre stata fatta. Quindi non si può dire che possegga un carattere universale.
    Mi pare che tu stia confondendo l'universalità del consenso su un determinato assunto e la validità universale di un determinato assunto.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    2) Però lo puoi fare solo una volta che hai esperito altri enti.
    Volendo, è una nozione che potrei ricavare anche dalla mia sola esistenza.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    3) Non sono d'accordo. Il concetto di razionalità lo costruisci osservando sia le tue azioni che quelle degli altri. Quelle azioni o meglio il loro effetto nella realtà sono osservabili perché la realtà esiste a prescindere dalla tua volontà. I concetti e fra essi il concetto di razionalità, sono una creazione della mente. O meglio. non è possibile definire con chiareza se essi sono un prodotto della mente oppure se esistono in realta. Nessuna delle due affermazioni può essere smentita.
    Mi sembra un'argomentazione un po' confusa. La razionalità, come concetto, non si ricava dalle azioni proprie o altrui, ma se mai dalla capacità che cogliamo in primis in noi stessi di discernere e formulare giudizi.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    4) Un corpo nato privo di attributi sensoriali sarebbe capace di pensare? Non ci sono evidenze di ciò che dici.
    Non stiamo parlando di un corpo e basta, stiamo parlando di un essere umano.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    5) Nella via la l'Aquinate mette in relazione "i gradi che si riscontrano nelle cose" confrontando il grado maggiore e minore delle qualità degli enti intermedi con il grado "sommo o assoluto"

    "Vi è dunque un qualche cosa che è vero al sommo, ottimo e nobilissimo“

    Sommo, ottimo e nobilissima non hanno niente a che vedere con il concetto di assoluto di cui tu parli. Ciò che non dipende da nessuno è quindi è assoluto non necessariamente è "sommo, ottimo e nobilissimo"
    Certo che lo è, invece. Conosci qualcosa che possa essere più nobile, sommo ed ottimo di ciò che non dipende da niente e da nessuno, non ricevendo ciò che lo caratterizza da nessun altro?

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    6) Il problema non può essere posto sul piano cronologico se si assume che il tempo ha un inizio, ma questa assunzione prevede l'accettazione di un dogma di fede.
    Se rifiutiamo questa assunzione (come logicamente si dovrebbe fare) ciò che cronologicamente non ha inizio, non ha nemmeno una causa.
    Ma che c'entrano i dogmi di fede adesso? Ti ho detto che comunque tu ponga la questione rimane il problema di ciò che è causa dell'effetto, stante la realtà del divenire.

    Citazione Originariamente Scritto da TheMeroving Visualizza Messaggio
    7) infatti l'unica necessaria a garantire la veridicità di un dogma è la fede. È per questo motivo che il dogma non può essere utilizzato in una discussione logica nella quale la fede non è necessaria.
    A parte che la fede continui a tirarla in ballo tu, ti ho dimostrato a sufficienza che una discussione può essere logica anche se tratta di questioni riguardanti la fede, visto che anche un discorso teologico non può prescindere dal rispetto del principio di identità, di non contraddizione, di causalità, ecc.
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

 

 
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