Originariamente Scritto da
Giò
A tuo avviso, non è sufficiente riflettere sul fatto che l'uomo non sia una cosa, ma una persona e che quindi non può essere utilizzato come se fosse uno strumento inanimato?
Certo, ma se penso all'essere io non mi figuro di certo i vari oggetti da me conosciuti.
In realtà, il concetto di razionalità non lo elabori a partire dagli altri, ma a partire da te stesso. Conosci te stesso, conosci gli altri. A quel punto ne concludi che l'essere umano è un animale razionale. La razionalità è una concettualizzazione della realtà, in cui effettivamente ci sono esseri razionali. Ma in questo non c'è nulla di costruito. O, se si vuol proprio parlare di "costruzione", bisogna sottolineare che è una "costruzione" frutto dell'osservazione e dell'esperienza, non di un'invenzione dell'essere umano che decide, a caso, che l'uomo sia tale perché razionale.
Un essere umano cieco, sordo, senza arti e senza possibilità di percepire odori e sapori sarebbe comunque in grado di pensare e capace di autocoscienza, nonostante di per sé non abbia accesso alla realtà materiale (non direttamente perlomeno).
Assoluto, in senso stretto, è ciò che non dipende da nessuno. Pertanto, la bontà assoluta è ciò che è buono in se stesso e non virtù di altro o di altri.
Premesso che per Divina Rivelazione sappiamo che il tempo ha avuto un inizio, va detto che se ammettessimo che il "tempo esiste da sempre", così come tutto il creato, non verrebbe meno la necessità della prima causa incausata perché rimarrebbe sempre il problema di ciò che ha causato tutto l'esistente, essendo in divenire. Il problema è ontologico, non meramente "cronologico".
Non ti dico che un dogma per il sol fatto che non sia contraddittorio ne consegue che sia vero. Ma di sicuro se quello che si presenta come dogma è contraddittorio significa che è un falso dogma! In altri termini: il presupposto perché un dogma possa essere vero è la sua conformità ai principi primi dell'essere e della conoscenza. È chiaro che questa sua "conformità" ai principi primi non è sufficiente per garantire la veridicità.