I testi buddhisti dicono che il Se non esiste.Allora che cos'è che si reincarna?
I testi buddhisti dicono che il Se non esiste.Allora che cos'è che si reincarna?
Cooperative di lavoratori proprietari
Moneta di proprietà dei cittadini
Confederatismo mondiale di Stati sovrani
Se dico che il "nulla" non esiste, la tua logica può benissimo concordare, ma allo stesso tempo dovresti accorgerti di una contraddizione: dando il nome al "nulla" sto dando un nome a qualcosa che deve esistere altrimenti non potrei definirlo. Quindi il nulla esiste se non altro nella nostra mente.
A questo punto dovremmo fare un altro ragionamento: "Quello che esiste nella nostra mente, esiste davvero?"
Quindi caro Blake forse non te ne sei accorto , ma tu stai leggendo questi libri con lo stesso metodo che ti hanno insegnato a scuola: "L'esperienza del 2 può avvenire solo dopo di aver fatto 1+1."
Nel modo della Non Dualità, 1+1 fa 1 !
La nostra mente non lo accetta ?
E' ovvio !
I saggi che hanno scritto le Upanisad ci hanno chiaramente detto che l'atto iniziale, causa della nostra ignoranza, è Nama-Rupa: dare il nome alle forme significa entrare diritti nella Dualità, ovvero perdersi nel dolore dell'illusione, ovvero separarsi dalla Verità.
I testi sapienziali di queste Tradizioni millenarie sono stati scritti da persone che avevano trasceso questa dualità, quindi per decodificarli dovresti prima di tutto trascendere la tua dualità, e quando l'avrai fatto a quel punto sarai TU quell'esperienza e non avrai bisogno di leggerla....
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Chi vuol non ha,
chi sa non può,
chi né vuol né sa tutt' ha e può.
Gurdjeff era solito dire che, per parlare di un tema spirituale, occorre avere prima un vocabolario condiviso, altrimenti non si riesce a intendersi e ogni intervento può dare luogo a fraintendimenti, non venendo così a capo di niente.
Fatta questa premessa, occorrerebbe stabilire che cosa è il sé. Se si intende l'ego, se si intende un personaggio intriso di dualità e che si percepisce separato dall'Esistenza, allora è evidente che esso non ha un'esistenza propria. Di fatto, non c'è. Ma è proprio la sua illusione di esserci, e di essere separato dagli altri, è proprio la sua dualità, che lo porta a reincarnarsi. Quella forma, quel frammento, non è l'anima, ma bensì la mente impura, che necessita di esperienziare nuove incarnazioni per evolvere e rendersi conto un giorno di non essere separata. Quella scheggia si reincarna perché ne ha bisogno. E attraverso quella reincarnazione, il Tutto si espande, evolve, in un processo senza fine.
Se col temine sé si intende invece CHI realmente siamo, ovvero il Testimone, il Soggetto dis-identificato, che è intrinsecamente UNO e completo in se stesso, allora è corretto dire che non si reincarnerà, perché ha realizzato la sua Natura Suprema. Non ha più bisogno di altre lezioni terrene per auto-riconoscersi. E di fatto, è scomparso. Scomparso come entità separata, ma non come Consapevolezza. La Consapevolezza non sparisce, perché è eterna. Non è mai nata, quindi non può morire. E non può rinascere. Semplicemente E'. Colui che raggiunge tale stato di intensivo illuminazione (chiamiamolo così) è un Buddha. Esce dal ciclo della morte e rinascita.
Non basta avere un vocabolario condiviso.
Se dico che l'esperienza del Sè è l'esperienza della Verità, non sto indicando la MIA esperienza della Verità, sto indicando un'Unicità che è la stessa per ogni essere umano.
Quindi, quando indico questa esperienza, il mio interlocutore deve, non solo condividere la semantica, ma anche la stessa esperienza.
Solo quelli che hanno l'esperienza del Sè comprendono se i cosiddetti "Libri Spirituali" stiano realmente parlando della Verità, ma questi libri ci comunicano solo la parte semantica di questa Esperienza.
Se vogliamo accedere anche alla parte esperienziale dobbiamo unirci alla consapevolezza di un Maestro o comunque essere in compagnia di un altro essere umano che ha Esperienza della Verità.
Questo è il primo passo per avere esperienza del Vero Sè e scoprire in seguito che è lo stesso "Nostro" Vero Sè...
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Chi vuol non ha,
chi sa non può,
chi né vuol né sa tutt' ha e può.