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  1. #361
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da anton Visualizza Messaggio
    è una ACCESA sostenitrice di questa NOSTRA democrazia quando sappiamo che la nostra stampa cosiddetta democratica e al 40° posto nella classifica delle più libere di tutto il mondo... E DELLA QUALE LA NOSTRA CAMPIONCINA SI NUTRE SENZA RISPARMIO.
    Credo che bisognerebbe lasciarla cuocere nel suo brodo....ma alle volte non ci si riesce !!! per quando sia IPOCRITA...parla bene ma razzola male...proprio quello che specifica lei...si vede che legge La Verità...il Giornale...Libero...ecc..eccetera.

  2. #362
    Banzai
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    mah ... i comunisti, giusto per dirne una, sono sempre stati così ... anche se oggi negano con sussiego e falsità eclatanti ...

    "L'11 aprile del 1975 il comitato centrale del Partito comunista italiano (Enrico Berlinguer, Giorgio Napolitano, Massimo D'Alema, Antonio Bassolino, Armando Cossutta ed altri) stilò uno storico comunicato a sostegno dei khmer rossi cambogiani, simbolo della resistenza contro gli Stati Uniti: "Ogni democratico, ogni comunista, sia, come sempre e più di sempre, al loro fianco". A piazza Maggiore a Bologna il Pci organizzò una oceanica manifestazione e l'oratore principale fu proprio Massimo D'Alema, segretario nazionale della Fgci. L'Unità manda degli inviati in Cambogia a seguito della grande manifestazione di Bologna, per raccontare la "straordinaria rivoluzione comunista" dei khmer rossi. Quando i telegiornali Rai cominciano a trasmettere qualche brandello di verità raccontando gli orrori di Pol Pot e dei suoi pazzi seguaci (la cui narrazione più emotivamente trascinante resta il film "Urla nel silenzio" di quel Roland Joffè che due anni dopo sarà il regista di "Mission") l'Unità titola in prima pagina: "I falsari della tv". I telegiornali della Rai che dicono la verità vengono additati come "esibizione di parzialità e menzogna".
    Il documento del Pci e la manifestazione dalemiana dell'aprile 1975 a Bologna furono organizzati per celebrare la conquista da parte dei khmer rossi della capitale cambogiana, Phnom Penh, avvenuta il 10 marzo 1975. Qual era il cuore del messaggio rivoluzionario dei comunisti cambogiani, che tanto infiammava i cuori di quelli italiani? Un concetto semplice: tutto è dello Stato, niente appartiene alla persona. E quando i khmer rossi dicono tutto, intendono tutto. Lo Stato è tutto, la rivoluzione che lo incarna è tutto.
    Il primo elemento da disarticolare per i khmer rossi è la famiglia: i bambini sono dello Stato. Le madri venivano immediatamente separate dai neonati, per legge. I figli venivano incoraggiati a denunciare i comportamenti "controrivoluzionari" dei genitori, determinandone la deportazione nei campi di lavoro forzato o direttamente l'eliminazione fisica. In appena quattro anni, tra il 1975 e il 1979, il comunismo di Pol Pot arrivò così ad eliminare due milioni di persone, un quarto dell'intera popolazione cambogiana. Vennero uccisi per primi tutti i monaci, gli "intellettuali" (bastava portare gli occhiali per essere considerati tali), gli artisti, poi anche gli ingegneri, i medici, tutti gli studenti. Il genocidio cambogiano è il più grave genocidio della storia umana per numero di morti rapportati alla popolazione colpita eppure nessuno dei manifestanti di Bologna dell'aprile 1975, nessuno dei firmatari del documento dell'11 aprile, nessuno dei giornalisti dell'Unità si è mai scusato.
    Ieri è morto Nuon Chea, l'ormai 93enne numero due di Pol Pot, condannato per genocidio solo nel 2014. Con lui se ne va l'Himmler o il Goering di quel regime che fu peggio del nazismo. In Cambogia ora è premier Hun Sen, viene anche lui dalla militanza khmer, quindi ha vietato ogni ulteriore indagine sul periodo del genocidio cambogiano. Scrivo queste righe per far sapere a chi non sa, per non dimenticare, perché qualcuno si vergogni di quel 1975 a Bologna che ancora oggi non ha saputo rinnegare. E per quanto paradossale possa sembrare, Bibbiano non è lontana da Phnom Penh".
    Mario Adinolfi 5/8/2019

  3. #363
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Saburosakai Visualizza Messaggio
    mah ... i comunisti, giusto per dirne una, sono sempre stati così ... anche se oggi negano con sussiego e falsità eclatanti ...

    "L'11 aprile del 1975 il comitato centrale del Partito comunista italiano (Enrico Berlinguer, Giorgio Napolitano, Massimo D'Alema, Antonio Bassolino, Armando Cossutta ed altri) stilò uno storico comunicato a sostegno dei khmer rossi cambogiani, simbolo della resistenza contro gli Stati Uniti: "Ogni democratico, ogni comunista, sia, come sempre e più di sempre, al loro fianco". A piazza Maggiore a Bologna il Pci organizzò una oceanica manifestazione e l'oratore principale fu proprio Massimo D'Alema, segretario nazionale della Fgci. L'Unità manda degli inviati in Cambogia a seguito della grande manifestazione di Bologna, per raccontare la "straordinaria rivoluzione comunista" dei khmer rossi. Quando i telegiornali Rai cominciano a trasmettere qualche brandello di verità raccontando gli orrori di Pol Pot e dei suoi pazzi seguaci (la cui narrazione più emotivamente trascinante resta il film "Urla nel silenzio" di quel Roland Joffè che due anni dopo sarà il regista di "Mission") l'Unità titola in prima pagina: "I falsari della tv". I telegiornali della Rai che dicono la verità vengono additati come "esibizione di parzialità e menzogna".
    Il documento del Pci e la manifestazione dalemiana dell'aprile 1975 a Bologna furono organizzati per celebrare la conquista da parte dei khmer rossi della capitale cambogiana, Phnom Penh, avvenuta il 10 marzo 1975. Qual era il cuore del messaggio rivoluzionario dei comunisti cambogiani, che tanto infiammava i cuori di quelli italiani? Un concetto semplice: tutto è dello Stato, niente appartiene alla persona. E quando i khmer rossi dicono tutto, intendono tutto. Lo Stato è tutto, la rivoluzione che lo incarna è tutto.
    Il primo elemento da disarticolare per i khmer rossi è la famiglia: i bambini sono dello Stato. Le madri venivano immediatamente separate dai neonati, per legge. I figli venivano incoraggiati a denunciare i comportamenti "controrivoluzionari" dei genitori, determinandone la deportazione nei campi di lavoro forzato o direttamente l'eliminazione fisica. In appena quattro anni, tra il 1975 e il 1979, il comunismo di Pol Pot arrivò così ad eliminare due milioni di persone, un quarto dell'intera popolazione cambogiana. Vennero uccisi per primi tutti i monaci, gli "intellettuali" (bastava portare gli occhiali per essere considerati tali), gli artisti, poi anche gli ingegneri, i medici, tutti gli studenti. Il genocidio cambogiano è il più grave genocidio della storia umana per numero di morti rapportati alla popolazione colpita eppure nessuno dei manifestanti di Bologna dell'aprile 1975, nessuno dei firmatari del documento dell'11 aprile, nessuno dei giornalisti dell'Unità si è mai scusato.
    Ieri è morto Nuon Chea, l'ormai 93enne numero due di Pol Pot, condannato per genocidio solo nel 2014. Con lui se ne va l'Himmler o il Goering di quel regime che fu peggio del nazismo. In Cambogia ora è premier Hun Sen, viene anche lui dalla militanza khmer, quindi ha vietato ogni ulteriore indagine sul periodo del genocidio cambogiano. Scrivo queste righe per far sapere a chi non sa, per non dimenticare, perché qualcuno si vergogni di quel 1975 a Bologna che ancora oggi non ha saputo rinnegare. E per quanto paradossale possa sembrare, Bibbiano non è lontana da Phnom Penh".
    Mario Adinolfi 5/8/2019
    Le aberrazioni delle ideologie sono tante...anche nella destra odierna in Europa la propaganda nazista ancora resiste, e rialza la testa...fare delle classifiche sarebbe uno sbaglio...ma condannare senza se e senza ma.

  4. #364
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio

    Voi siete solo degli adolescenti viziati pieni di non si sa quali pretese e mai contenti. Gente che per lo più non ha mai lavorato, dipendenti pubblici mantenuti a girarsi i pollici. Non avete la più pallida idea di che significa essere poveri nemmeno quando la povertà vi passa davanti ogni giorno in forma di migranti che fanno carte false per stare in questo paese che tu disprezzi.
    Pensa che roba.
    E va detto: In Italia nessuno che lavora e si fa il mazzo vuole quello che vuoi tu.
    Siete solo dei piccoli snob borghesi fino al midollo. E fate proprio discorsi da snob borghesi.

    Negli anni 60 nel buco di paese in cui abitavo i notabili erano il farmacista, il dottore, i maestri delle nostre scuole elementari e medie.
    Prima di tutto perchè loro avevano studiato e tutto il resto della gente grasso che cola se aveva finito le elementari. E poi perchè la differenza di reddito era enorme. Chi è che era comunista? Il maestro delle elementari. Nessun contadino era comunista.
    I socialisti sono dalla parte dei lavoratori e lo dimostra la recente iniziativa dei socialisti svizzeri che mirava ad abbassare le imposte sui redditi da lavoro andando a prendere più soldi dai redditi da capitale.
    Inutile dire che il centro-sinistra era compattamente favorevole all'iniziativa, mentre il centro-destra liberista contrario, perché i liberisti non sono a favore dei lavoratori, ma a favore dei capitalisti.
    Quindi è inutile che stiate qui a spacciarvi per quelli che difendono il lavoro e i lavoratori: solo uno stupido può credere a queste cazzate. I lavoratori che abboccano alla vostra retorica sono ignoranti.

    Infatti tutti gli agguerriti liberisti del forum sono prenditori e non lavoratori (tranne uno che ha preso una grossa eredità e ha smesso di lavorare, ma che comunque lavorava nell'azienda di famiglia), sicuramente anche te. Il prenditore guadagna grazie al lavoro degli altri, quindi non è nella posizione di chiamare gli altri parassiti.
    La self-ownership è il diritto fondamentale da cui discendono tutti i diritti degli esseri umani: https://forum.termometropolitico.it/...-negativi.html

  5. #365
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da THE MATRIX Visualizza Messaggio
    Tutti quanti siamo cresciuti nel dopoguerra e da allora il mantra è che i comunisti siano gli antifascisti per eccellenza. Ma però questo è quello che dicono loro di se stessi che sia vero è da tutto da vedere.
    Aggiungo anche che io, come ho detto più volte, penso di no. Le due formazioni politiche estreme ritengo siano uguali con sottilissime differenze.

    Ma cosa significa differenze? Non tutte le differenze sono sostanziali. Ad esempio siamo tutti umani, profondamente diversi dai cavalli e altri abitanti del pianeta. Eppure fra noi ci sono uomini, donne, biondi, bruni, bianchi, neri.....
    Le caratteristiche somatiche, un naso lungo piuttosto che uno alla francese, rendono qualcuno non appartenente al genere umano? Ovviamente no.

    Quindi possiamo dire che ci sono differenze sostanziali e differenze superficiali.

    E questo vale anche per la politica. Anche qui possiamo domandarci quali sono le differenze sostanziali e quelle superficiali.
    Ma quali sono, in politica, le idee sostanziali da quelle superficiali? Le idee che incarnano la natura politica di una formazione e quelle che arrivano e passano perchè sono relative solo al momento?
    Per esempio se parliamo di immigrazione, un fenomeno su cui entrambe le formazioni di cui parlo hanno idee chiare e contrapposte, sappiamo tutti che fino ad una ventina di anni fa la questione non interessava nessuno non essendoci fenomeni migratori in corso. E se domani l'immigrazione se4lvaggia terminasse, ecco che le due formazioni apparentemente contrapposte accantonerebbero il problema eppure continuerebbero a chiamarsi comunisti o fascisti.
    Quindi cosa fa si che essi si dichiarino tali? E perchè sarebbero diversi?

    Le vere differenze sono in Economia. Il resto viene di conseguenza. I post precedenti lo dimostrano ampiamente. Se stai in un paese (e in un'europa) ad economia liberista ma fai di tutto per farlo fallire vanificando i suoi princìpi, prima che comunista sei un furbetto frustrato. Approfitti dei soldi generati dal liberismo ma vuoi punire in cambio chi li produce. Salvo lamentarti se le aziende fuggono dall'Italia.
    Lo stupido che sa di esserlo

  6. #366
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Saburosakai Visualizza Messaggio
    mah ... i comunisti, giusto per dirne una, sono sempre stati così ... anche se oggi negano con sussiego e falsità eclatanti ...

    "L'11 aprile del 1975 il comitato centrale del Partito comunista italiano (Enrico Berlinguer, Giorgio Napolitano, Massimo D'Alema, Antonio Bassolino, Armando Cossutta ed altri) stilò uno storico comunicato a sostegno dei khmer rossi cambogiani, simbolo della resistenza contro gli Stati Uniti: "Ogni democratico, ogni comunista, sia, come sempre e più di sempre, al loro fianco". A piazza Maggiore a Bologna il Pci organizzò una oceanica manifestazione e l'oratore principale fu proprio Massimo D'Alema, segretario nazionale della Fgci. L'Unità manda degli inviati in Cambogia a seguito della grande manifestazione di Bologna, per raccontare la "straordinaria rivoluzione comunista" dei khmer rossi. Quando i telegiornali Rai cominciano a trasmettere qualche brandello di verità raccontando gli orrori di Pol Pot e dei suoi pazzi seguaci (la cui narrazione più emotivamente trascinante resta il film "Urla nel silenzio" di quel Roland Joffè che due anni dopo sarà il regista di "Mission") l'Unità titola in prima pagina: "I falsari della tv". I telegiornali della Rai che dicono la verità vengono additati come "esibizione di parzialità e menzogna".
    Il documento del Pci e la manifestazione dalemiana dell'aprile 1975 a Bologna furono organizzati per celebrare la conquista da parte dei khmer rossi della capitale cambogiana, Phnom Penh, avvenuta il 10 marzo 1975. Qual era il cuore del messaggio rivoluzionario dei comunisti cambogiani, che tanto infiammava i cuori di quelli italiani? Un concetto semplice: tutto è dello Stato, niente appartiene alla persona. E quando i khmer rossi dicono tutto, intendono tutto. Lo Stato è tutto, la rivoluzione che lo incarna è tutto.
    Il primo elemento da disarticolare per i khmer rossi è la famiglia: i bambini sono dello Stato. Le madri venivano immediatamente separate dai neonati, per legge. I figli venivano incoraggiati a denunciare i comportamenti "controrivoluzionari" dei genitori, determinandone la deportazione nei campi di lavoro forzato o direttamente l'eliminazione fisica. In appena quattro anni, tra il 1975 e il 1979, il comunismo di Pol Pot arrivò così ad eliminare due milioni di persone, un quarto dell'intera popolazione cambogiana. Vennero uccisi per primi tutti i monaci, gli "intellettuali" (bastava portare gli occhiali per essere considerati tali), gli artisti, poi anche gli ingegneri, i medici, tutti gli studenti. Il genocidio cambogiano è il più grave genocidio della storia umana per numero di morti rapportati alla popolazione colpita eppure nessuno dei manifestanti di Bologna dell'aprile 1975, nessuno dei firmatari del documento dell'11 aprile, nessuno dei giornalisti dell'Unità si è mai scusato.
    Ieri è morto Nuon Chea, l'ormai 93enne numero due di Pol Pot, condannato per genocidio solo nel 2014. Con lui se ne va l'Himmler o il Goering di quel regime che fu peggio del nazismo. In Cambogia ora è premier Hun Sen, viene anche lui dalla militanza khmer, quindi ha vietato ogni ulteriore indagine sul periodo del genocidio cambogiano. Scrivo queste righe per far sapere a chi non sa, per non dimenticare, perché qualcuno si vergogni di quel 1975 a Bologna che ancora oggi non ha saputo rinnegare. E per quanto paradossale possa sembrare, Bibbiano non è lontana da Phnom Penh".
    Mario Adinolfi 5/8/2019
    se i cambogiani non si sono ribellati vuol dire che erano contenti cosi.. come ora qui sono contenti i liberaliberisti anche se la prendono in tasca un giorno si e l'altro pure.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  7. #367
    Super Troll
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Forrest Gump Visualizza Messaggio
    Le vere differenze sono in Economia. Il resto viene di conseguenza. I post precedenti lo dimostrano ampiamente. Se stai in un paese (e in un'europa) ad economia liberista ma fai di tutto per farlo fallire vanificando i suoi princìpi, prima che comunista sei un furbetto frustrato. Approfitti dei soldi generati dal liberismo ma vuoi punire in cambio chi li produce. Salvo lamentarti se le aziende fuggono dall'Italia.
    l'economia liberista la stanno facendo fallire i liberisti pretendendo sovvenzioni dallo stato per sopravvivere.
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    voi nazifascisti di oggi e i vostri servi siete solo gli ayatollah E I TALEBANI dell'occidente..

  8. #368
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Talmente dalla parte dei lavoratori che la prima misura ovunque hanno preso il potere è stata vietare gli scioperi.

    Inviato dal mio JNY-LX1 utilizzando Tapatalk
    Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.

    Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.

  9. #369
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Ora come ora non possiamo fare un confronto, perché di comunisti che inneggiano ai gulag e alla rivoluzione non ce ne sono, ma di fascisti dichiarati, razzisti e xenofobi, tipo le offese alla Segrè, ce ne sono anche troppi in giro e si fanno pure sentire e agiscono indisturbati, come l'assalto alla CGIL.

  10. #370
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    Predefinito Re: Sono davvero diversi fra loro Comunisti e fascisti?

    Citazione Originariamente Scritto da Robert Owen Visualizza Messaggio
    I socialisti sono dalla parte dei lavoratori e lo dimostra la recente iniziativa dei socialisti svizzeri che mirava ad abbassare le imposte sui redditi da lavoro andando a prendere più soldi dai redditi da capitale.
    Inutile dire che il centro-sinistra era compattamente favorevole all'iniziativa, mentre il centro-destra liberista contrario, perché i liberisti non sono a favore dei lavoratori, ma a favore dei capitalisti.
    Quindi è inutile che stiate qui a spacciarvi per quelli che difendono il lavoro e i lavoratori: solo uno stupido può credere a queste cazzate. I lavoratori che abboccano alla vostra retorica sono ignoranti.

    Infatti tutti gli agguerriti liberisti del forum sono prenditori e non lavoratori (tranne uno che ha preso una grossa eredità e ha smesso di lavorare, ma che comunque lavorava nell'azienda di famiglia), sicuramente anche te. Il prenditore guadagna grazie al lavoro degli altri, quindi non è nella posizione di chiamare gli altri parassiti.
    Ma chi paga i salari ai lavoratori? Lo stato o gli imprenditori?

    Punire gli imprenditori ha un inevitabile ricaduta sul mercato del lavoro con la riduzione dei posti di lavoro con i lavoratori che non sono piu' tali ma che diventano disoccupati.

    Altro che parassiti, ce ne sono imprenditori che consideano i loro lavoratori come figli, come i membri dello stesso corpo, se sta male un organo stanno male tutti gli altri.

    E tu sei fermo alla lotta di classe, nel 2021 quasi 22 vedi come sei conciato male....

    La tua sciocca propaganda comunistoide con me non attacca

    Gli imprenditori non vivono senza lavoratori e viceversa

 

 
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