Originariamente Scritto da
Roberto il Guiscardo
La Burocrazia fu la risposta che il sovrano del Regno Centralizzato, a partire da Federico II, trovò per soddisfare la sua esigenza di controllo pressocché totale delle risorse del Regno, privando così gli aristocratici e il clero locali del potere di cui avevano goduto fino ad allora nei loro territori, compreso quello di dare giustizia.
Il moderno Stato "democratico" avrebbe dovuto redistribuire tali prerogative, ed infatti lo ha fatto, ma creando altri centri di potere locali che hanno sostituito i vecchi baroni: ente Regione, principalmente, e poi Province, Comuni, enti vari (Comunità Montane, Consorzi e via cantando). Tutti Centri di potere strettamente collegati alla politica centrale, la quale ha assunto sempre più nel corso del tempo la funzione del Sovrano dei tempi andati.
Ufficialmente questo controllo, in quanto appartenente allo Stato Democratico per definizione, cioè per SUA autodefinizione (sedicente), dovrebbe quindi essere sotto il controllo del popolo stesso che ha il "potere" di eleggere i suoi rappresentanti al parlamento e quindi al governo.
Peccato però che il meccanismo di scelta di questi rappresentanti sia poco controllabile dai cittadini, sia durante la selezione di coloro da inserire nelle liste elettorali, che di quale meccanismo elettorale porti poi al parlamento i suoi eletti. Ne consegue che il controllo della burocrazia non resta nelle mani dei cittadini, e nemmeno dei suoi rappresentanti, ma di una élite di personaggi "più uguali degli altri", che stabiliscono i programmi e le strategie dei partiti politici.
La burocrazia in tal modo resta quello che era quando è stata ideata: un mero strumento di controllo del popolo; ha quindi lo scopo di mantenere in mano ai pochi che comandano davvero il controllo della ricchezza del Paese e il potere di distribuirla, tramite gli affiliati locali, ai suoi fedeli.
Da quanto detto risulta ovvio che il desiderio annoso dei cittadini di avere nella Burocrazia un aiuto e un sostegno, cioè una facilitazione dei compiti che lo stesso Stato ha loro assegnato (pagamento dei tributi, accertamento della legittimità ad operare in determinati contesti, ecc...) risulti continuamente vanificato, e si continua genericamente a pensare alla Burocrazia come ad uno strumento inefficiente, in quanto ci si illude (!) che debba essere al servizio del ciittadino, mentre invece non si è capito (oddìo... non tutti, eh!) che, essendo uno strumento di controllo e potere al servizio dello Stato (sì, insomma, di chi controlla lo Stato in quel periodo di tempo...), risulta perfettamente efficente e funzionale allo scopo.
E, tornando al mio primo commento, chi è che ha nella sua ideologia, e quindi come modalità di governo, il controllo dei cittadini, in ogni loro forma e attività?
Indovina indovinello...!
Ecco, adesso spero che tu abbia gradito maggiormente questo mio secondo commento. La conclusione è comunque sempre quella.