La folla è un gregge che non può fare a meno di un padrone. Rispettano la forza e sono mediocremente impressionate dalla bontà, che è facilmente considerata come una forma di debolezza. [...]
La folla, non avendo nessun dubbio su ciò che per lei è verità o errore, è autoritaria quanto intollerante. L'individuo può accettare la contraddizione e la discussione, ma la folla non le ammette mai. Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Hanno bisogno di illusioni e a queste non possono rinunciare. Sono straordinariamente influenzabili e credule. Dinanzi alle evidenze che a loro dispiacciono, si voltano da un'altra parte, preferendo deificare l'errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente diventare loro padrone, chi tenta di disilluderle è sempre loro vittima.

Gustave Le Bon, Psicologia delle folle, 1895.