User Tag List

Pagina 2 di 4 PrimaPrima 123 ... UltimaUltima
Risultati da 11 a 20 di 35
  1. #11
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Sep 2013
    Messaggi
    78,046
     Likes dati
    7,546
     Like avuti
    11,306
    Mentioned
    1262 Post(s)
    Tagged
    11 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Citazione Originariamente Scritto da Elendil1 Visualizza Messaggio
    Allora io non posso commentare?
    Io mi limito ad osservare, il rosicamento della feccia destroide per il fallimento dei nipotini del KKK è sempre divertente.
    Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.

  2. #12
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    27 Apr 2014
    Messaggi
    8,262
     Likes dati
    565
     Like avuti
    1,331
    Mentioned
    105 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Ou...non mi ricordo più cosa voleva evocare la locuzione" politicamente corretto".
    Non tanto politicamente , quanto corretto...

    Non esternare una constatazione , per non urtare circuizioni o circonvenzioni è politicamente corretto?

  3. #13
    parzialmente stremato
    Data Registrazione
    02 Oct 2011
    Località
    R'lyeh
    Messaggi
    45,252
     Likes dati
    17,892
     Like avuti
    20,853
    Mentioned
    1635 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    La cosa che non capisco è perchè e percome si sta mischiando ancora nel dibattito sul polcor il discorso destra-sinistra.
    Rifletteteci un attimo.
    Destra e sinistra alla fine, per come le abbiamo pensate ed evolute, dovrebbero essere due posizioni riguardo il modello politico-economico del paese.
    Se un tempo potevano avere dei risvolti a livello di morale o di politicamente corretto, oggi queste contrapposizioni non hanno molto senso, considerato che l'appoggio o il rifiuto del politicamente corretto si è ormai fatto trasversale, da parecchi anni.
    Sembra quasi che non avendo i mezzi o gli strumenti per muovere in un senso estremo o nell'altro le leve economiche (politiche economiche veramente liberiste oppure comuniste) il senso di grigio compromesso in cui si trovano ad operare costringa i politici a cercare battaglie che niente hanno a che fare con il benessere economico del paese, e su queste si concentra l'attenzione. Se vogliamo, un meccanismo diametralmente opposto al benaltrismo, una scientifica ricerca dello scontro nei punti meno significanti per distogliere l'attenzione dal fatto che le logiche economiche sono così bloccate da permettere solo a governi tecnici di intervenire.

    Come in un condominio pericolante in cui tutti si preoccupano delle fioriere nei balconi solo perchè non possono fare molto in attesa che arrivino i vigili del fuoco e gli ingegneri a mettere in sicurezza il palazzo, con un conto salato.
    E guarda caso, chi nel condominio ha cercato di mettere mano in maniera politica, usando cerotti e puntelli improvvisati e inefficaci ha fatto disastri.


    I dibattiti su gender, migranti, aborto, fine vita, sono così pregnanti e sanguinosi perchè sono utilizzati consciamente o meno come armi di distrazione di massa.
    Distrazione dal fatto che il modello economico attuale è instabile e insostenibile, irriformabile e in precario equilibrio e non abbiamo non dico un modello ma neanche una vaga idea di come sostituirlo, anche e soprattutto a livello globale.
    Queste criticità poi con la pandemia sono emerse in tutto il loro candore.

    E in conseguenza di questo abbiamo quindi ancora di più esasperato gli animi con queste battaglie ideologiche tra polcor e antipolcor al punto tale che si è creato un cortocircuito e una confusione totale anche in questi temi. Così abbiamo uno sparigliamento totale: addirittura politici di destra a favore del polcor e politici di sinistra contro il polcor, in un gioco di rilanci in cui diventa sempre più improponibile capire se esiste una via di mezzo.

    Infine: pensiamo veramente che il polcor funzioni? O sta avendo un effetto opposto?
    Non sarà che questa guerra del pensiero non importa a cosa porti basta che distragga?


    Inviato dal mio SM-A715F utilizzando Tapatalk


    SE HAI BISOGNO DI AIUTO MANDA UN PVT cliccando qui ------>
    "Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)
    "Internet è stato creato per dare ai malati di mente qualcosa da fare" (Frank Darabont)

  4. #14
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    26 Apr 2021
    Messaggi
    12,193
     Likes dati
    1,391
     Like avuti
    2,984
    Mentioned
    219 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    https://www.huffingtonpost.it/entry/...ef=it-homepage

    La filosofia di Cacciari e Agamben è diventata uno spettacolo. Brutto.

    ________________

    Mah, secondo me è un banalissimo problema anagrafico: c'è chi invecchia bene e chi invecchia ...

  5. #15
    Pornocrate
    Data Registrazione
    04 Nov 2016
    Località
    Tuscia Laziale e Veneto Centrale
    Messaggi
    17,628
     Likes dati
    7,684
     Like avuti
    10,617
    Mentioned
    236 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Citazione Originariamente Scritto da Salvo Visualizza Messaggio
    https://www.huffingtonpost.it/entry/...ef=it-homepage

    La filosofia di Cacciari e Agamben è diventata uno spettacolo. Brutto.

    ________________

    Mah, secondo me è un banalissimo problema anagrafico: c'è chi invecchia bene e chi invecchia ...
    Meglio lo spettacolo in mondovisione dell'abbattimento delle statue di Cristoforo Colombo e Winston Churcill.
    Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.

  6. #16
    Pornocrate
    Data Registrazione
    04 Nov 2016
    Località
    Tuscia Laziale e Veneto Centrale
    Messaggi
    17,628
     Likes dati
    7,684
     Like avuti
    10,617
    Mentioned
    236 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    A voi i Cinesi vi chiamano "Baizuo", sinistra bianca.
    E vi deridono quando vi menzionano.
    Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.

  7. #17
    Pornocrate
    Data Registrazione
    04 Nov 2016
    Località
    Tuscia Laziale e Veneto Centrale
    Messaggi
    17,628
     Likes dati
    7,684
     Like avuti
    10,617
    Mentioned
    236 Post(s)
    Tagged
    7 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    A voi i Cinesi vi chiamano "Baizuo", sinistra bianca.
    E vi deridono quando vi menzionano.
    Il disarmo è l'espediente per togliere agli aggrediti la possibilità di difendersi dagli aggressori sfruttando la dabbenaggine di massa.

  8. #18
    Forumista senior
    Data Registrazione
    10 Feb 2021
    Messaggi
    1,251
     Likes dati
    29
     Like avuti
    245
    Mentioned
    42 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    L'ultima battaglia di Rampini, che tutti conosciamo, é politicamente corretta.

  9. #19
    email non funzionante
    Data Registrazione
    15 May 2011
    Messaggi
    10,646
     Likes dati
    4
     Like avuti
    657
    Mentioned
    71 Post(s)
    Tagged
    2 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Citazione Originariamente Scritto da svicolone Visualizza Messaggio
    Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Da Ricolfi a Rampini, da Cacciari a Flores d'Arcais: si sgretola il monolite del pensiero unico della sinistra. Ecco le firme che si stanno esponendo in prima persona contro la deriva del politicamente corretto

    Per gentile concessione dell'associazione Nazione Futura pubblichiamo l'articolo di Andrea Indini uscito sull'ultimo numero della rivista.

    Lo spartiacque è la morte di George Floyd. L'escalation degenera, infatti, in violenza quando, il 25 maggio dell'anno scorso, un poliziotto ammazza il 46enne afroamericano mentre lo sta arrestando. L'ondata di proteste esplosa nelle vie di Minneapolis dilaga velocemente in tutti gli Stati Uniti fino a trasformarsi in quella che ora è divenuta una delle più ottuse rivolte culturali. Un delirio iconoclasta senza senso che ha portato alla rimozione ignorante di statue e monumenti considerati, talvolta anche solo per futili motivi o per grossolane riletture, razzisti o addirittura schiavisti. Dopo il tritacarne sessuofobico del #MeToo, l'Occidente ha così iniziato a provare sulla propria pelle la brutalità e la ferocia della cancel culture, un movimento nato inizialmente su Twitter nel 2017 e propagatosi poi lentamente nelle università, nelle redazioni dei giornali, a Hollywood e nelle pagine della stragrande maggioranza dei libri mandati in stampa. Un movimento che ha come unico dio il politicamente corretto. Un dio falso, oscurantista e soprattutto illiberale.
    Da anni il politicamente corretto rende il clima letteralmente irrespirabile. L'anno scorso, complice la campagna elettorale che ha visto contrapporsi il presidente uscente Donald Trump e il democratico Joe Biden, il livello di scontro si è fatto insostenibile. In sé covava già tutti i germi del #MeToo. Sbattuto in carcere Harvey Weinstein per 23 anni, con una doppia mandata in una cella nell'istituto penitenziario di Rikers Island, i progressisti si sono messi al servizio della cancel culture e dell'ideologia woke innalzando al cielo il degenerato simulacro di quella che il 31 dicembre 2020 il musicista australiano Nick Cave ha brillantemente etichettato come "la più infelice religione del mondo": l'immonda religione del politicamente corretto, appunto, che ha portato a bandire dai programmi di insegnamento testi come Il buio oltre la siepe, La lettera scarlatta e Le avventure di Tom Sawyer. E che dire di Dante condannato per aver spedito all'inferno Maometto? Sbianchettato pure lui.

    In Italia, ovviamente, non siamo ancora arrivati a questi livelli di follia. Ma siamo sulla buona strada. Anche qui da noi abbiamo subito la deriva iconoclasta di certe pseudo-associazioni sinistrorse, scimmiottando gli aspetti più grotteschi delle proteste oltreoceano. È il caso, per esempio, dell'assurda crociata contro Indro Montanelli. Poi, in ordine sparso, ci siamo dovuti sorbire: l'imposizione di asterischi e "schwa" per far contente le varie Michela Murgia, gli inginocchiamenti (a fasi alternate) di Laura Boldrini e compagni a sostegno della causa BLM, la storpiatura della lingua italiana per far contente le femministe, la cancellazione di "madre e padre" dai certificati pubblici per appagare i movimenti LGBT, le marce degli ultrà dell'immigrazione a sostegno delle ong, le scampagnate delle Sardine per le cause più improponibili, gli smalti di Fedez e gli articoli liberticidi del ddl Zan, la progressiva cancellazione dei simboli della cristianità per non urtare le altre religioni (leggi: l'islam). E così via. Ci si potrebbe scrivere un libro intero. Salvo poi vederlo finire in una delle tante liste di proscrizione dei radical chic che oggi decidono cosa è degno di essere letto e cosa no. Anche perché questo movimento si sente depositario della Verità e ritiene chiunque non la pensi come loro nel torto.
    Dinnanzi a questa delirante guerra, che mina la conoscenza umana, cancella il passato e impoverisce la crescita dei nostri figli, un manipolo di 150 intellettuali coraggiosi ha messo la faccia per dire pubblicamente che finirà "questa atmosfera soffocante" per danneggiare "le cause più vitali del nostro tempo". Il 7 luglio 2020 penne come Noam Chomsky, J.K. Rowling, Salman Rushdie, Margaret Atwood e Francis Fukuyama (non certo estremisti pensatori vicini a Trump) hanno pubblicato su Harper's Magazine "A letter on justice and open debate" per condannare non solo il "conformismo ideologico" al soldo del politicamente corretto ma anche "la gogna pubblica e l'ostracismo" che si sono venuti a creare nel dibattito pubblico. Anche in Italia a sinistra sembra (s)muoversi qualcosa. Non tutti sono più disposti a soccombere al politicamente corretto e così accade che firme storicamente in forza all'esercito progressista hanno iniziato a opporsi al conformismo culturale che da sempre trasforma una sparuta minoranza in maggioranza. È una prima frattura in quella intellighentia rossa che da decenni fa la voce grossa per schiacciare tutte le altre posizioni.

    I nomi degli intellettuali italiani che sono usciti da questo giogo non sono molti, ma fanno sicuramente discutere e sono una crepa in un muro che fino a qualche anno fa sembrava indistruttibile. È il caso di Federico Rampini che la scorsa estate si è schierato contro il "fracasso vacuo" sugli atleti inginocchiati in onore dei Black Lives Matter. Ma poi c'è anche Luca Ricolfi che recentemente ha pubblicato con Paola Mastrocola il Manifesto del libero pensiero (La nave di Teseo), un libro che mette in guardia dalla degenerazione del politicamente corretto (la cancel culture, appunto) e dal "razzismo al contrario che colpevolizza il maschio bianco eterosessuale in quanto tale, ossia a prescindere dai suoi comportamenti". E ancora, Paolo Flores d'Arcais che su Micromega sin dall'inizio ha scritto contro il politicamente corretto e in più di un'occasione ha rinfacciato alla sinistra di essere diventata "la paladina della censura". Già nel 2019, parlando del dibattito politico che degenera in turpiloquio, Massimo Cacciari lamentava che "quando si fa strame di un linguaggio si fa strame di un pensiero" (video). Per il filosofo, complice l'emergenza Covid e gli accesi dibattiti che ne sono scaturiti, si è addirittura arrivati al punto in cui "regna un pensiero unico che non ammette neanche l'esercizio del dubbio". Tanto che ora si è ripromesso addirittura di fondare un "gruppo di controinformazione".

    A sinistra, per Ricolfi, sono in molti a rendersi conto che la libertà di parola è minacciata ma, come ha spiegato in una intervista a ilGiornale, il problema è che, salvo rari casi (e fa il nome di Piero Sansonetti), la maggior parte "non ha il coraggio di uscire allo scoperto, per paura del fuoco amico dell'establishment" progressista. Non deve quindi stupirci se, quando è approdato a Repubblica, è finito sotto il fuoco incrociato di soloni del calibro di Gard Lerner, Christian Raimo e Michela Murgia. Ed è di quest'ultima il tweet che, più di tutti, la dice lunga sul livello culturale (infimo) della sinistra nostrana: "Leggo Ricolfi su Repubblica e non posso fare a meno di pensare che il clitoride ha 8.000 terminazioni nervose, ma ancora non è sensibile quanto un editorialista italiano maschio bianco eterosessuale quando sente minacciato il suo privilegio".

    Finché la sinistra sarà rappresentata da questo odio livoroso non potrà mai fare un passo avanti. E così, dopo il #MeToo, dopo la cancel culture, dopo i woke, spunterà sempre fuori un altro movimento sempre più radical chic, sempre più politicamente corretto, sempre più elitario che epurerà chiunque la pensi diversamente. Per questo la demonizzazione del populismo ha presupposti profondamente sbagliati. "Il populismo è una cosa seria - ha spiegato Mario Tronti, storico fondatore del movimento operaio, in una intervista al Riformista - ha dentro la radice 'popolo'. Alzare il sopracciglio elitario per combatterlo è la cosa politicamente più sbagliata che si possa fare. Ne vanno capite le profonde ragioni sociali, luogo per luogo, tempo per tempo".

    https://www.ilgiornale.it/news/politica/intellettuali-eretici-contro-politicamente-corretto-1994189.html

    si attendo commenti dei boldriniani, degli entusiasti della gruber, scanzi, formigli, parenzo, dei piddini inginocchiatori, Murgia ecc ecc.



    Si io sono uno di questi...dovresti rispettare Atreju= figlio di tutti o di n.n?....se il populismo è una cosa seria...W la sinistra i partigiani e quelli che odiano i fascisti.

  10. #20
    AUT CONSILIO AUT ENSE
    Data Registrazione
    30 Oct 2009
    Località
    Granducato di Toscana
    Messaggi
    140,669
     Likes dati
    22,447
     Like avuti
    46,044
    Mentioned
    2282 Post(s)
    Tagged
    67 Thread(s)

    Predefinito Re: Gli intellettuali "eretici" contro il politicamente corretto

    Citazione Originariamente Scritto da Gianluca C. Visualizza Messaggio
    Sono tutti ultrasettantenni. Beh, è anche comprensibile che ròsichino per non stare più al passo dell'evolversi della società civile. St'intellettuali indignati vanno ad esaurimento, come i pensionati retributivi

    Il partito dei Ferragnez
    Bella sfilza di sciocchezze.
    Bravo.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

 

 
Pagina 2 di 4 PrimaPrima 123 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 26-08-21, 00:48
  2. Alain de Benoist, nuovo libro: "La nuova censura. Contro il politicamente corretto"
    Di DrieuLaRochelle nel forum La Filosofia e il Pensiero Occidentale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 23-06-21, 18:05
  3. Risposte: 43
    Ultimo Messaggio: 27-05-21, 02:42
  4. Risposte: 26
    Ultimo Messaggio: 30-06-20, 23:24
  5. Risposte: 21
    Ultimo Messaggio: 13-12-10, 12:14

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito