Originariamente Scritto da
Saburosakai
L' esperimento detto Universo 25 ha chiaramente dimostrato quali siano gli effetti devastanti della sovrappopolazione sulle società, ma a quanto pare in UE si fa di tutto per aumentare a dismisura il fenomeno senza curarsi minimamente dei pericoli si quali si corre incontro....
https://www.reccom.org/universo-25-i...ivo-benessere/
come si svilupperebbe una società simile, perfetta, paritaria e senza reali problema di lotta per la sopravvivenza?
Nel 1968, il ricercatore John Calhoun, un etologo statunitense, effettuò numerosi studi sulla densità di popolazione e sui suoi effetti sul comportamento. Il lavoro che fece più scalpore e per il quale Calhoun raggiunse la popolarità fu il cosiddetto “Universo 25” o “Universo del topo“.
L’esperimento ideato da Calhoum iniziò nel luglio 1968, presso il National Institute of Health di Bethesda, Maryland, quando quattro coppie di topi furono introdotte nell’habitat. L’habitat era una struttura quadrata in metallo di 1,4 metri per lato, con un’altezza di 2,7 metri.. Ogni lato aveva quattro gruppi di quattro “tunnel” verticali in rete metallica. I “tunnel” davano accesso a cassette di nidificazione, tramogge e distributori d’acqua. Non mancavano cibo, acqua o materiale per la nidificazione. Non c’erano predatori. L’unica avversità era il limite di spazio.
I topi scelti come cavie furono i migliori esemplari disponibili al NIMH e furono inseriti in un mondo dove non era necessario alcuno sforzo per difendersi dai predatori o per procurarsi il cibo, completamente dall’insorgere delle malattie e da altri pericoli.
Universo 25, così si chiama la gabbia, ha uno spazio orizzontale libero e tante nicchie disposte nei muri verticali, che possono essere raggiunte dai topi grazie a delle griglie in ferro saldate sulle pareti. Le nicchie sono collegati da 4 tunnel e sono complessivamente 256, un numero di nidi sufficienti a ospitare (teoricamente) 3.800 topi in tutto.
La gabbia viene pulita ogni 4 settimane.
La vita all’interno della gabbia è un paradiso teorico.
Niente gatti, niente trappole, niente caldo o freddo, e nemmeno il rischio di finire vivisezionati come cavie od oggetto di operazioni con bisturi e siringhe. Nulla di tutto questo. L’unico impegno richiesto ai topi è quello di godersi la vita, mangiare e riprodursi.
La popolazione, dopo un periodo di circa 3 mesi di adattamento, comincia a raddoppiarsi ogni 55 giorni. Prima 20 topi, poi 40, poi 80 e così via. In seguito la curva di crescita cala un po’ ma la popolazione raggiunge le 620 unità nell’Agosto del 1969, un anno dopo l’inizio dell’esperimento.
Dopo 560 giorni, quindi dopo circa un anno e mezzo dal momento in cui furono introdotte quelle prime 4 coppie di topi, Universo 25 raggiunge il massimo della sua popolazione con 2.200 esemplari.
I topi vivi superano di molto i ruoli sociali disponibili, e si iniziano a notare delle anomalie comportamentali che diventano via via più innaturali. Alcuni maschi iniziano ad attaccare femmine e neonati. Altri diventano pansessuali, tentando di avere rapporti con tutti i topi disponibili. Le femmine rimaste sole, in pericolo perché minacciate dai maschi, si rifugiano nei nidi più alti portando con sé la prole, alla quale però non sono in grado di provvedere perché impegnate nella difesa del territorio. La stragrande maggioranza dei piccoli viene lasciata morire e nessuno si cura di loro.
Altri esemplari all’interno della gabbia, definiti da Calhoun “quelli Belli”, non si preoccupano di nulla se non di mangiare e lisciarsi il pelo, e sono gli unici che non riportano ferite da combattimenti con altri individui. I gruppi di topi rimasti che girano all’interno della gabbia sono sproporzionati, a volte con 1 solo maschio per 10 femmine oppure di 20 maschi e 10 femmine.
In questa situazione esplose la violenza, il pansessualismo e persino il cannibalismo (nonostante il cibo fosse abbondantemente disponibile), che portò al totale collasso l’utopia di Universo 25 .......