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  1. #491
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da sintierra Visualizza Messaggio
    Non si deve immagfazzinare per tre mesi, ma solo per le ore di notte per il solare e le ore senza vento ...per tutta l'Europa

    Adesso nel golfo di Taranto il vento è a 44 kmh, Sarebbe molto strano non avere vento in tutta Europa, nel caso si deve usare quella solare e serve immagazzinare per la notte, 12 ore
    ... e al limite le centrali a gas restano, si accendono quelle nelle emergenze, ma il nucleare è troppo costoso e non si può spegnere quando l'energia è troppa e i prezzi sono negativi
    Nel periodo invernale l'energia prodotta con il sole è con il vento si riduce di circa la metà.
    Non hai contestato niente del mio discorso e non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolve il problema.
    L'accumulo di energia con il ripompaggio è irrealizzabile se non per quantità marginali di energia.
    "Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln

  2. #492
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    La differenza di temperatura esistente tra i tropici e le regioni polari si riflette direttamente sulla velocità dei venti in quota. In particolare, le correnti che scorrono da ovest verso est (westerlies) raggiungono la loro massima intensità in corrispondenza della tropopausa.

    Qui, tra i 10 e i 14 km, l’aria viene canalizzata in flussi di aria localizzati che mediamente spirano intorno ai 150 km/h (corrente a getto o jet stream). Diversi meccanismi termodinamici possono provocare un netto aumento di questa velocità andando ad influenzare direttamente il traffico aereo.

    Negli ultimi giorni le correnti in quota hanno raggiunto velocità record, sfiorando addirittura i 400 km/h a 12 km di altezza. Una delle cause di questo fenomeno è da ricercare nelle dinamiche del vortice polare: infatti, dall’inizio dell’inverno il vortice polare si è mantenuto molto compatto (indice AO positivo) e questo aspetto determina generalmente un’intensificazione delle correnti occidentali.







    La Crown Estate Scotland fa sapere che l'asta per assegnare lotti a progetti di generazione di energia tramite eolico offshore, ha ottenuto ottimi risultati, e sono stati selezionati i 17 progetti con il punteggio più alto, su un totale 74 domande depositate.

    I progetti, oltre a generare quasi 700 milioni di sterline di commissioni, potrebbero portare fino a 25 GW di potenza installata. Per comprendere l'importanza di queste cifre, basti considerare che allo stato attuale in Scozia la capacità totale dell'offshore è di 2 GW.

    Il progetto più piccolo, di Magnora, prevede un impianto da 495 MW, mentre ce ne sono diversi da 2 a 3 GW, con nomi importanti come Shell, BP o Vattenfall. Tutti gli impianti che effettivamente arriveranno alla realizzazione finale garantiranno non solo energia rinnovabile per il Paese, ma anche sviluppo economico e posti di lavoro. Si stima che ci sarà almeno 1 miliardo di sterline di investimenti nella catena di approvvigionamento per ogni GW di potenza, oltre a 700 milioni di entrate per il Governo.
    Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri - Ezra Pound

  3. #493
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    https://www.lindipendente.online/202...o-il-nucleare/

    Scozia, dove le rinnovabili hanno già sconfitto il nucleare

    La Scozia non ha più bisogno del nucleare, grazie all’energia rinnovabile. Dopo la recente chiusura dello storico impianto nucleare di Hunterston B (nella contea dello Ayrshire), il Paese più settentrionale del Regno Unito sarà presto privo di impianti nucleari. Dal 7 gennaio 2022, giorno che ha segnato ufficialmente la fine di Hunterston B, in tutto il territorio scozzese è rimasto in funzione un solo impianto nucleare, Torness, il quale chiuderà nel 2028. C’è da ringraziare l’enorme aumento della capacità di generazione di energia rinnovabile nel Paese: basti pensare che nel 2020, ben il 98.6% dell’energia elettrica usata in Scozia è stato ottenuto dalle rinnovabili. Un risultato sorprendentemente vicino all’obiettivo ambientale prestabilito, quello del 100% di elettricità derivante da fonti rinnovabili entro il 2020.

    Se il dibattito sul possibile utilizzo del nucleare abbinato alle energie rinnovabili (così da mettere fine ai combustibili fossili) è ora molto acceso, specialmente in Europa, la Scozia sembra “parlare” di meno e “agire” di più. Non attraverso stime e discorsi ma nella pratica, il Paese sta dimostrando quanto sia possibile fare quasi del tutto affidamento sulle energie rinnovabili. E, questo, nonostante l’apporto fondamentale di energia da parte di impianti quali Hunterston B, che dal 1976 ha prodotto ben 297,4 terrawattora di elettricità. Per 45 anni e 11 mesi, la centrale dello Ayrshire è rimasta in vita, quasi il doppio della durata inizialmente prevista, quella di 25 anni. Certo, non senza problemi. Per quanto la manutenzione continua abbia permesso un aumento della durata operativa della centrale, le crepe nei mattoni di grafite nei nuclei dei reattori hanno rappresentato un rischio da non correre. Vero è che Hunterston B è stata definita la risorsa energetica “pulita” più produttiva nella storia scozzese, con un risparmio di circa 103 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra rispetto alle fonti di combustibili fossili, motivo per cui alcuni già piangono la chiusura dell’impianto.

    Preoccupazioni per le future forniture di energia, nuovi disoccupati, costi alti per le rinnovabili…questi alcuni degli argomenti di chi non si trova d’accordo con la fine del nucleare. Ma vale la pena correre gli ormai risaputi rischi quando basterebbe porre reale attenzione e investire al meglio sul mondo delle energie rinnovabili, visti li studi volti a dimostrare la loro convenienza su più fronti? E per quanto anche in Scozia si siano generati pareri contrastanti, intanto una storica centrale nucleare è stata chiusa e ciò non sarebbe di certo mai accaduto, senza il successo di altre fonti di energia. E poi non solo in Scozia, ma anche nel resto del Regno Unito il nucleare ha sempre meno popolarità: entro il 2025, si prevede la fine delle centrali di Hinkley Point B, Hartlepool 1, e Heysham 1
    Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
    Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...

  4. #494
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da sintierra Visualizza Messaggio
    La differenza di temperatura esistente tra i tropici e le regioni polari si riflette direttamente sulla velocità dei venti in quota. In particolare, le correnti che scorrono da ovest verso est (westerlies) raggiungono la loro massima intensità in corrispondenza della tropopausa.

    Qui, tra i 10 e i 14 km, l’aria viene canalizzata in flussi di aria localizzati che mediamente spirano intorno ai 150 km/h (corrente a getto o jet stream). Diversi meccanismi termodinamici possono provocare un netto aumento di questa velocità andando ad influenzare direttamente il traffico aereo.

    Negli ultimi giorni le correnti in quota hanno raggiunto velocità record, sfiorando addirittura i 400 km/h a 12 km di altezza. Una delle cause di questo fenomeno è da ricercare nelle dinamiche del vortice polare: infatti, dall’inizio dell’inverno il vortice polare si è mantenuto molto compatto (indice AO positivo) e questo aspetto determina generalmente un’intensificazione delle correnti occidentali.







    La Crown Estate Scotland fa sapere che l'asta per assegnare lotti a progetti di generazione di energia tramite eolico offshore, ha ottenuto ottimi risultati, e sono stati selezionati i 17 progetti con il punteggio più alto, su un totale 74 domande depositate.

    I progetti, oltre a generare quasi 700 milioni di sterline di commissioni, potrebbero portare fino a 25 GW di potenza installata. Per comprendere l'importanza di queste cifre, basti considerare che allo stato attuale in Scozia la capacità totale dell'offshore è di 2 GW.

    Il progetto più piccolo, di Magnora, prevede un impianto da 495 MW, mentre ce ne sono diversi da 2 a 3 GW, con nomi importanti come Shell, BP o Vattenfall. Tutti gli impianti che effettivamente arriveranno alla realizzazione finale garantiranno non solo energia rinnovabile per il Paese, ma anche sviluppo economico e posti di lavoro. Si stima che ci sarà almeno 1 miliardo di sterline di investimenti nella catena di approvvigionamento per ogni GW di potenza, oltre a 700 milioni di entrate per il Governo.
    Quando li vedremo volare in cielo mentre producono energia ne riparliamo.
    Per ora dovremmo smetterla con queste idiozie.
    "Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln

  5. #495
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da Giulio962 Visualizza Messaggio
    https://www.lindipendente.online/202...o-il-nucleare/

    Scozia, dove le rinnovabili hanno già sconfitto il nucleare

    La Scozia non ha più bisogno del nucleare, grazie all’energia rinnovabile. Dopo la recente chiusura dello storico impianto nucleare di Hunterston B (nella contea dello Ayrshire), il Paese più settentrionale del Regno Unito sarà presto privo di impianti nucleari. Dal 7 gennaio 2022, giorno che ha segnato ufficialmente la fine di Hunterston B, in tutto il territorio scozzese è rimasto in funzione un solo impianto nucleare, Torness, il quale chiuderà nel 2028. C’è da ringraziare l’enorme aumento della capacità di generazione di energia rinnovabile nel Paese: basti pensare che nel 2020, ben il 98.6% dell’energia elettrica usata in Scozia è stato ottenuto dalle rinnovabili. Un risultato sorprendentemente vicino all’obiettivo ambientale prestabilito, quello del 100% di elettricità derivante da fonti rinnovabili entro il 2020.

    Se il dibattito sul possibile utilizzo del nucleare abbinato alle energie rinnovabili (così da mettere fine ai combustibili fossili) è ora molto acceso, specialmente in Europa, la Scozia sembra “parlare” di meno e “agire” di più. Non attraverso stime e discorsi ma nella pratica, il Paese sta dimostrando quanto sia possibile fare quasi del tutto affidamento sulle energie rinnovabili. E, questo, nonostante l’apporto fondamentale di energia da parte di impianti quali Hunterston B, che dal 1976 ha prodotto ben 297,4 terrawattora di elettricità. Per 45 anni e 11 mesi, la centrale dello Ayrshire è rimasta in vita, quasi il doppio della durata inizialmente prevista, quella di 25 anni. Certo, non senza problemi. Per quanto la manutenzione continua abbia permesso un aumento della durata operativa della centrale, le crepe nei mattoni di grafite nei nuclei dei reattori hanno rappresentato un rischio da non correre. Vero è che Hunterston B è stata definita la risorsa energetica “pulita” più produttiva nella storia scozzese, con un risparmio di circa 103 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra rispetto alle fonti di combustibili fossili, motivo per cui alcuni già piangono la chiusura dell’impianto.

    Preoccupazioni per le future forniture di energia, nuovi disoccupati, costi alti per le rinnovabili…questi alcuni degli argomenti di chi non si trova d’accordo con la fine del nucleare. Ma vale la pena correre gli ormai risaputi rischi quando basterebbe porre reale attenzione e investire al meglio sul mondo delle energie rinnovabili, visti li studi volti a dimostrare la loro convenienza su più fronti? E per quanto anche in Scozia si siano generati pareri contrastanti, intanto una storica centrale nucleare è stata chiusa e ciò non sarebbe di certo mai accaduto, senza il successo di altre fonti di energia. E poi non solo in Scozia, ma anche nel resto del Regno Unito il nucleare ha sempre meno popolarità: entro il 2025, si prevede la fine delle centrali di Hinkley Point B, Hartlepool 1, e Heysham 1
    In effetti nei paesi dove è possibile sfruttare l'energia idroelettrica, arrivando con essa magari a produrre il 50% del fabbisogno totale, si potrebbe anche immaginare di fare a meno dei combustibili fossili e del nucleare.
    Ma nel restante 90% del mondo, dove l'idroelettrico è assente o marginale (tu mi parli di Scozia che è un piccolo paese ma non mi parli di Stati Uniti, Russia e Cina) non è possibile che fare una scelta.
    Se si escludono i combustibili fossili per via dell'inquinamento, dei milioni di morti che producono e del riscaldamento globale, resta solo il NUCLEARE, e che sia il nucleare migliore possibile, dai micro reattori al nucleare di quarta generazione, nella speranza di poter arrivare un giorno al nucleare a fusione.
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  6. #496
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da gianc Visualizza Messaggio
    Quando li vedremo volare in cielo mentre producono energia ne riparliamo.
    Saranno considerati ufo. Di quello si parlerà.
    Fondatore e Presidente onorario di Italia Morta. Pro Italexit e Unione Terroni d'Europa (UTE).
    Nostra proposta per emergenza Ucraina -----> La nato invade i paesi dell'est e li consegna alla russia. Guerra finita e pace per tutti.

  7. #497
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da gianc Visualizza Messaggio
    Nel periodo invernale l'energia prodotta con il sole è con il vento si riduce di circa la metà.
    Non hai contestato niente del mio discorso e non è nascondendo la testa sotto la sabbia che si risolve il problema.
    L'accumulo di energia con il ripompaggio è irrealizzabile se non per quantità marginali di energia.
    Chi lo dice che nel tempo l'efficienza e lo stoccaggio anche degli accumulatori non possano aumentare? In una società di nevrotici e accumulatori non si capisce perchè i relativi oggetti non debbano avere miglioramenti.
    Fondatore e Presidente onorario di Italia Morta. Pro Italexit e Unione Terroni d'Europa (UTE).
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  8. #498
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da gianc Visualizza Messaggio
    A proposito dell’immagazzinamento dell’energia elettrica prodotta con il sole e il vento utilizzando la tecnica del ripompaggio dell’acqua dall’invaso a valle alla centrale all’invaso a monte, è ora di fare due conti per capirci un po’ di più.

    La potenza media utilizzata per fornire energia elettrica all’utenza italiana è attualmente di circa 38 milioni di chilowattora distribuita sull’intera giornata.
    Consideriamo che tutta l’energia possa essere prodotta con il sole e il vento, nei tre mesi invernali avremo un calo significativo del prodotto da tali fonti che si attesterà verosimilmente intorno all' 50% (in realtà con il solare è molto meno ma facciamo finta che sia così).

    Nei restanti mesi (soprattutto estivi) pertanto dovremo pompare l’acqua scesa dagli invasi che ha già prodotto energia elettrica riportandola sugli stessi invasi o in altri messi a disposizione per la bisogna in modo da poter utilizzare tale accumulo nei giorni di sotto produzione.

    Considerato che portare l’energia eolica e solare da dove viene prodotta (campi eolici, campi solari, tetti delle case) all’invaso sottostante le centrali idroelettriche dispersione termina, che l'acqua negli invasi e nelle condotte sarà soggetta ad evaporazione, attriti, vortici, che l’utilizzazione di motori e di turbine per far risalire l’acqua in quota, per farla discendere in modo che azioni gli alternatori generatori comporterà una perdita dovuta al rendimento delle varie apparecchiature, stimiamo in circa 25 milioni di chilowattora la potenza che dovrà essere immagazzinata per essere utilizzata successivamente per una durata di tre mesi, al fine di far funzionare i nostri frigoriferi, i nostri riscaldamenti, le nostre industrie, le nostre auto elettriche (si ricorda per i meno informati in materie tecniche che la potenza moltiplicata per il tempo in cui viene utilizzata quantifica l’energia prodotta e/o utilizzata).

    Applicando la formula P=Qx9.81xH, dove P sta per la potenza in chilowattora, Q la quantità di acqua in metri cubi al secondo che dovrà raggiungere gli alternatori, g l’accelerazione di gravità, e H l’altezza dell’acqua rispetto alla quota della centrale idroelettrica (consideriamo di sollevarla per 100 metri) ricaviamo che la quantità di acqua necessaria per far produrre alle centrali idroelettriche tale potenza di utilizzo sarà uguale a 25.484 metri cubi al secondo.

    Moltiplicando tale potenza, proporzionale alla quantità di acqua accumulata, per 90 giorni, per 24 ore, per 60 minuti, per 60 secondi, otterremo il quantitativo di acqua che dovremo innalzare che sarà pari a 198.163.584.000 metri cubi, la quale, una volta sollevata di 100 metri e portata in invasi ove si depositerà diciamo per 10 metri (ipotesi) otterremo che la superficie degli invasi dovrà essere pari a 19.816 chilometri quadrati, ovvero poco meno della superficie dell’intera Lombardia, comprese città e montagne ( 23.844).

    Ogni ulteriore commento per me è superfluo.
    In mezzo all'oceano creeranno isole artificiali, per creare tutti gli invasi che si vogliono. Gli invasati sicuramente ci sono per farlo.
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  9. #499
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Citazione Originariamente Scritto da gianc Visualizza Messaggio
    Mi sbaglierò ma 50 milioni non ci li metterà nessuno per degli accrocchi che vanno a 2.000 metri di altezza, con corde ed ingranaggi, e la possibilità che caschino sulla testa delle persone e/o che facciano precipitare un aereo turistico.
    Se pagano 10 mila euro per una sugar baby faranno pure quello. Li useranno per gestire internet, così guadagneranno lo stesso. Lo farà musk che ha già riempito il cielo di satelliti a bassa quota. Fra poco bisognerà regolare il traffico.
    Fondatore e Presidente onorario di Italia Morta. Pro Italexit e Unione Terroni d'Europa (UTE).
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  10. #500
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    Predefinito Re: Il nucleare è pericoloso

    Perchè limitarsi al vento in superfice che non sempre c'è, si va a m.1000 di altezza dove il vento c'è sempre ed anche più forte.

 

 
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