Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Intendevo impoverimento non in senso economico, in senso di considerazione dell'essere umano.
Socio Fondatore - Presidente in Carica - Alternativa Sociale - A.S. - "Rinnovare la Tradizione"
Come detto sopra tutto ruota nella consapevolezza e nella volontà di chi esercita la prostituzione.
Di fatto offre un servizio a chi ritiene di averne bisogno.
Prendiamo il caso limite di chi fa sesso con invalidi che non avrebbero altra possibilità di fare sesso? E' così 'moralmente' riprovevole? smerdarli in cambio di denaro è dignitoso , tenergli compagnia in cambio di denaro è dignitoso ma fargli una sega no?
Chi decide cosa sia degno o meno la decide la persona che fa l'atto e non chi se ne sta fuori....
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
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Tu giustamente dai un certo valore alla sessualità ma è il 'tuo' valore , io ne do un'altro che potrebbe essere più o meno simile al tuo ma molto probabilmente non perfettamente coincidente oppure molto diversificato.
Una/un professionista che in cambio di denaro offre servizi per chi non può ottenerli in altro modo o preferisce questa modalità attribuisce un valore diverso all'atto sessuale.
In poche parole se procuri piacere ad una altra persona e chiedi una ricompensa per la tuà attività , se non sei costretto a farlo e quindi implicitamente pensi che la cosa sia perfettamente dignitosa e se anche se 'sgradevole' i benefici superino la sgradevolezza (anche smerdare non è gradevole e potrebbe non essere considerato dignitoso da qualcuno) allora chi sono io per giudicarti?
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Non è questione di giudizio, è questione di coerenza.
Se io elevo l'atto sessuale a mezzo necessario alla prosecuzione della vita conseguenza di un atto di amore tra due persone, è ovvio che circoscrivere lo stesso atto a pura necessità fisica per me difficilmente è accettabile.
E come ci si batte per togliere le "inibizioni" altrettanto ci si batte per non togliere valore alla sessualità.
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Il problema nasce appunto dalla 'elevazione' in cui confini l'atto sessuale solo ai fini 'procreativi' per giunta legati ad un sentimento reciproco.
In questa ottica la visione della 'degradazione' dell'atto sessuale fatto al di fuori di questo ambito è quasi obbligatoria.
Se invece l'atto sessuale non lo 'elevi' ma semplicemente lo collochi fra le attività umane che possono dare piacere personale e che fra le varie funzionalità quella procreativa fra persone legate da sentimento reciproco è solo una , se vuoi anche più importante delle altre ma non l'unica importante , ecco che il giudizio di 'degradazione' diventa più sfumata fino a scomparire.
Quindi , continuo ad affermare , il vero ed unico giudizio di 'degradazione' è nella testa di chi fatto l'atto , se per lei/lui è degradante (ad esempio perchè costretta) allora è degradante , se non lo è allora non lo è. Il problema è che tante volte una persona la considera degradante perchè il contesto delle persone che lo circonda lo considera tale e quindi lo condiziona.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Avere una morale personale, o meglio, decidere in autonomia ciò che è morale e ritenere un condizionamento seguire una morale imposta dalla società è a mio avviso una arma a doppio taglio.
Tutto ciò non porta al concetto che "va tutto bene, non c'è mai niente di sbagliato"?
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Questa è la teoria dello 'scivolo'.
Siamo animali sociali , abbiamo bisogno di regole di convivenza , occorre stabilire quali e soprattutto se c'è una base comune su cui incentrare queste regole.
Io sono per una società flessibile , in cui le regole 'fisse' devono essere quelle che regolamentano le relazioni fra le persone e che evitino il più possibile la sopraffazione di una persona sull'altra.
Ad esempio lo stupro è 'sbagliato' fare sesso in cambio di favori (che non vanno a discapito di altri) no.
Due quindicenni che fanno sesso senza protezioni non è moralmente sbagliato ma 'stupido'.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Io invece conosco uno che è stato rovinato dai cartoni animati giapponesi, che gli hanno fatto credere che si poteva volare, saltare sopra gli abissi etcetera.
Sapeste quante volte si è spaccato la testa saltando giù dal balcone e pensando che Miwa gli avrebbe lanciato i componenti…