Derjenige, welcher dem Feinde statt des Pfeiles ein Schimpfwort entgegenschleuderte, war der Begründer der Civilisation
S. F.
It is no measure of health to be well adjusted to a profoundly sick society.
Krishnarmurti
È un vanto essere ignorati da utenti di livello 0.
Agli euradical snob antifà che danno del lei per sottolineare la distanza dal ceto del popolino rispondo con un voi (come usava quando c'era LVI) così imparano. Gradassi avvisati mezzi salvati.
Secondo una ricerca fatta da un mio parente discenderei da un greco, probabilmente al seguito del principe albanese Skanderbeg o di qualche suo ufficiale o di suo figlio, che fine XV inizio XVI secolo lasciarono l'Epiro invaso dagli ottomani per andare in Puglia su invito del Re di Napoli e stabilirsi nel Salento che si era spopolato a causa dei massacri dei turchi in quelle terre, poi sono emigrati al centro-nord nel XX secolo
Quindi da almeno 500 anni siamo italiani e cristiani
Per chi volesse leggerlo. È forse lo studio più importante mai pubblicato sulla storia genetica dell'Europa
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/013433v1
"Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)"Internet è stato creato per dare ai malati di mente qualcosa da fare" (Frank Darabont)
"Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)"Internet è stato creato per dare ai malati di mente qualcosa da fare" (Frank Darabont)
No, lucchese, ma è una città che quelle influenze ce l'ha, solo che come ho detto, abbiamo il nostro Halloween come in Sardegna, da prima che diventasse di moda grazie al cinema americano. Poi c'erano tanti ignoranti anche tra i miei concittadini che piagnucolavano il fatto che avessimo scimmiottato una festa americana, senza nemmeno sapere che in America l'avessero resa popolare gli irlandesi che in effetti sono tra i più celtici...
È una festa celtica che simboleggia la fine dell'estate ed è il motivo perché anche qua c'è sempre stata, anche se in modo meno eclatante visto che a Lucca le influenze celtiche ci sono sì, ma si sono via via esaurite perché il "celtismo" qua fu sgominato secoli fa...
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Ah non sapevo che lo facevate anche li.
Certo, trovo molto più suggestivo quando al posto delle zucche, si usavano i teschi veri.
A quanto pare in sardegna nei tempi antichissimi, si esponevano i crani dei morti allo scopo di invocare la pioggia(era quello uno dei significati principali), solo più avanti si è sostituito l'uso di resti umani con quello delle zucche intagliate come simulacro di teste umane . Usanza che è rimasta poi in Sardegna ancora oggi.
La sardegna ha una straordinaria resilienza, sia di genetica che di tradizioni e usanze popolari.
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"Pistilloni in crabettura boccidi sa zanzara" (Don Gigi)"Internet è stato creato per dare ai malati di mente qualcosa da fare" (Frank Darabont)
Che sappia io qua si sono sempre usate le zucche e non i teschi, però ci sta che in origine fosse così anche qui. Solo che i residui di influenze celtiche sono talmente tanto scarsi che non lo sa quasi nessuno, erano in pochissimi, mi sa soprattutto nelle campagne, questo l'ho trovato su Facebook, da un lucchese comunque, ora ho trovato anche il nome, si chiamava MORTE SECCA:
Non ci annoiavamo no, a Morte….
Tanti erano i giochi che nascevano dal nulla. Ne ricordo ad esempio uno che mi insegnò mio padre. Era molto noto, a quei tempi, e pure nel periodo prebellico.
Come base, si iniziava col prendere uno zucchino “passato”, cioè quando cresce troppo e inizia a costruire le semi per riprodurre la sua specie.
Sinceramente, così, per un utilizzo alimentare era poco adatto, se non con qualche pezzo in una bella zuppa ricca di verdure. Ma in campagna non mancavano certo altre zucche più adatte e saporite. Per dire che a sacrificare uno zucchino in quello stato lì non si perdeva nulla.
E poi per tanti gli zucchini avevano poco nutrimento e a mangiarli, dicevano, dovevano mettersi addirittura il cappotto, dal freddo che pativano…
In genere, questo gioco lo facevamo a fine stagione, nel mese di Ottobre, in prossimità della ricorrenza di Ognissanti e dei Defunti, 1 e 2 Novembre col pensiero a chi non era più tra noi.
Lui lo faceva da bamboro e io lo imparai da lui.
Del grosso zucchino si prendeva la parte alta, quella più rotonda.
Si svuotava e poi si intagliavano la bocca, gli occhi e a volte anche il naso. Con dei fiammiferi usati riportati a nuova vita, si simulavano i denti.
Poi sceglievamo sul muretto lungo la strada bianca/sterrata, un posticino che fosse ben visibile. E la notte ci mettevamo un lumino acceso dentro. Il punto scelto era preferibile con un po’ di venticello, in modo da spaventare un avventuroso viandante in bicicletta o a piedi con il tremolio della fiamma.
Questa figura… terrificante era chiamata la Morte.
Niente parentela con le feste di oggi, anzi, una rivendicazione primogeniturale di una tradizione anche Lucchese ed un omaggio ai nostri predecessori.
E con una zucca ormai conservata al limite, mi son divertito a vedere cosa si prova a ritornar bambori.
E in una gustosa vellutata si è poi dissolta la mia… opera morta.
Aggiungerei che questo gioco era in vigore in tanti posti in Italia e non.
In altre parti della Toscana, veniva chiamato il gioco dello Zozzo o anche la Morte Secca.
In foto: tanto per spaventarvi virtualmente….
E cercando la morte secca ho trovato questo articolo, a quanto pare un po' conosciuta in tutte le campagne toscane:
https://www.agricultura.it/2019/10/3...amo-chi-fosse/
Però dimostra che le influenze celtiche ci siano.
Per dirlo anche a @occidentale che negava! XD
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