Chi sono i napoletani? Da dove arrivano?

[GILANICO]

In sostanza, mi stai dicendo che non hai elementi a sostegno di quanto affermi.

Inviato dal mio ART-L29 utilizzando Tapatalk

Se per quello manco tu.

Bisogna aspettare questa ricerca per vedere chi abbia ragione, se io, che affermo che siete greci mesopotamizzati, oppure tu, nell'affermare che siete greci e basta.

Dal punto di vista fenotipico ci sono un sacco di campani con evidenti fattezze medio orientali, ma si sa che fenotipi e genotipi possono non combaciare.

[Il viaggiatore notturno]

Se per quello manco tu.

Bisogna aspettare questa ricerca per vedere chi abbia ragione, se io, che affermo che siete greci mesopotamizzati, oppure tu, nell'affermare che siete greci e basta.

Dal punto di vista fenotipico ci sono un sacco di campani con evidenti fattezze medio orientali, ma si sa che fenotipi e genotipi possono non combaciare.

La differenza è che la discendenza greca è già dimostrata, è ciò che tu affermi che manca di prove.

Inviato dal mio ART-L29 utilizzando Tapatalk

[GILANICO]

Su questo posso concordare.

[Marximiliano]

La conseguenza è che i greci hanno invaso nord e sud america il secolo scorso. Geneticamente si intende

[Mike Suburro]

A Gilanico ce piace 'o vino c'à neve

[Troller]

A Gilanico ce piace 'o vino c'à neve

Cavolo, a questa non ci arrivo...

[Vladimir Ilyich]

Cavolo, a questa non ci arrivo...

“Te piace o’ vin ca nev” è un’espressione che si usa per indicare qualcuno che è solito essere permaloso, ma che in realtà è questa persona stessa a fare arrabbiare gli altri.

Questo modo di dire, piuttosto antico, si riferisce al periodo in cui per tenere il vino al fresco veniva impiegata la neve, trasportata dalle montagne sin dove necessario; come potrete ben immaginare portare la neve sino ai territori più caldi doveva essere un lavoro stancante e pieno di attenzioni per evitare che la neve si sciogliesse.

Proprio per questo motivo l’espressione “te piac o vin ca nev”, in italiano classico “ti piace il vino con la neve” sta a indicare il lusso e lo sfizio, derivante da fatica (probabilmente altrui), che è possibile avere solo certe volte con grandi sacrifici.

Comunque a @GILANICO il vino piace accompagnato da croste di gorgonzola fetente e polenta taragna muffita.

[Troller]

“Te piace o’ vin ca nev” è un’espressione che si usa per indicare qualcuno che è solito essere permaloso, ma che in realtà è questa persona stessa a fare arrabbiare gli altri.

Questo modo di dire, piuttosto antico, si riferisce al periodo in cui per tenere il vino al fresco veniva impiegata la neve, trasportata dalle montagne sin dove necessario; come potrete ben immaginare portare la neve sino ai territori più caldi doveva essere un lavoro stancante e pieno di attenzioni per evitare che la neve si sciogliesse.

Proprio per questo motivo l’espressione “te piac o vin ca nev”, in italiano classico “ti piace il vino con la neve” sta a indicare il lusso e lo sfizio, derivante da fatica (probabilmente altrui), che è possibile avere solo certe volte con grandi sacrifici.

Comunque a @GILANICO il vino piace accompagnato da croste di gorgonzola fetente e polenta taragna muffita.

Grazie per la gradita spiegazione, eccellenza.

Poi dicono che in questo Forum non si dice mai niente di interessante...

[Marximiliano]

A napoli poi la neve si può trasportare solo dal vesuvio scappando ed evitando rocce e lapilli che spara il vulcano

[don Peppe]

A napoli poi la neve si può trasportare solo dal vesuvio scappando ed evitando rocce e lapilli che spara il vulcano

a monte Faito ancora oggi esistono delle fosse, dove fino ad una sessantina di anni fa, venivano depositati neve e ghiaccio, che venivano coperte da rami e foglie di faggio, da li i poveri disgraziati di cui parla vladimir, si caricavano una cinquantina di chili di neve o ghiaccio, e scendevano per i sentieri il più velocemente possibile a Sorrento, Positano e Castellamare, la neve ed il ghiaccio che arrivava a Castellammare, veniva portata a Napoli con la Circunvesuviana, in seguito credo negli anni quaranta, furono costruite un paio di teleferiche, una che arrivava fino a Vico Equense, l'Altra a Castellammare, per trasportare a valle la legna, e furono utilizzate anche per trasportare neve e ghiaccio più velocemente