«Avete voluto il libero mercato? Ecco il risultato»
Economia: Tremonti contro le società privatizzate «Erano meglio le banche di Stato».
La folgorazione «colbertiana» di Giulio Tremonti ospite di Assolombarda
Le privatizzazioni fatte «nel decennio passato sono una patologia». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, citando fra l'altro i telefoni e le autostrade, «chissà chi le ha fatte?» ha detto rivolgendosi ai banchi dell'opposizione.
MILANO - «
Avete voluto il libero mercato? Ecco il risultato. Una volta c´erano le Bin (Banche d´interesse nazionale, ndr.)
che magari avrebbero fatto diversamente e mi sembra che andassero molto bene, le grandi Bin». Stillano nostalgia per gli istituti di credito pubblici come Comit, Bnl o Credito Italiano, le parole di Giulio Tremonti. Quelle banche che, al contrario di Unicredit e San Paolo Intesa magari avrebbero sottoscritto i Tremonti bond. Guai a chiamarli così, però: «
La prego di non accostare il mio cognome», chiede a un giornalista, «
a quelli che sono bond dello Stato». È un ministro dell´Economia che spara a zero contro le privatizzazioni. Dice: «
Avete voluto spacchettare l´Enel? Avete visto i risultati in bolletta: fantastici. Avete voluto privatizzare Telecom? Ecco i risultati. Le Autostrade? Vi do l´indirizzo: rivolgetevi agli ingegneri dell´industria e della finanza». Insomma, nel giorno in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lancia il grido d´allarme per «
l´eccessivo indebitamente pubblico», sottolineando la necessità di «
modificare l´ordine delle voci della spesa pubblica» il ministro dell´Economia si smarca: «
Non commento le cose che non ho letto pur avendo un grandissimo rispetto per le Istituzioni». E poi si scaglia contro le società privatizzate. A cominciare dalle banche. Non c´è male per l´ospite d´onore di Assolombarda, la più potente associazione dell´industria privata italiana. La tesi di Giulio Tremonti è semplice: «
Il 90-95% dell´economia italiana è generato da imprese con meno di 15 addetti. Al contrario il 30% del mercato del credito è concentrato in due grandi banche, due giganti quasi monopolistici lontani dal territorio» come Intesa San Paolo e Unicredit. E allora? Per il ministro «
la crisi ha fatto emergere un sistema bancario italiano troppo asimmetrico e staccato dal territorio».
13.10.2009