Supponiamo che il 50% di chi fa un tampone e viene trovato 'positivo' (quelli che sbrigativamente vengono contati come 'nuovi contagi') siano asintomatici.
Non conosco la percentuale. La butto lì così perché non so decidere se sono più o meno dei sintomatici. Se sbaglio, correggetemi.
Molto probabilmente hanno dovuto chiedere il tampone per non essere esclusi dal lavoro, o da qualche altra attività a cui tenevano, o forse lo hanno chiesto per poter rassicurare persone con cui dovevano venire a contatto.
Allora, se il 7,6% dei tamponati sono positivi, e il 50% di questi positivi sono asintomatici, abbiamo che il 3,8% dei tamponati sono pos. as.
Posso supporre che tutti i tamponati negativi (100%-7,6% = 92.4%) siano asintomatici, almeno per quanto riguarda sars-covid.
Dunque, gli asintomatici sono: 92.4% + 3,8% = 96,2% dei tamponati.
Se suppongo che tutti questi asintomatici tamponati siano un buon campione della popolazione asintomatica in generale, allora concludo che
di tutta la popolazione in buona salute,
il 3,8/96,2 = 4% circa é contagiata da qualche variante di sars-covid senza saperlo.
Mi chiedo quanti di questi 'contagiati inconsapevoli' ne diverranno consapevoli e quanti invece guariranno e diverranno 'guariti inconsapevoli'.
Quanti sono dunque i 'guariti inconsapevoli' ? E in che misura é giusto ritenerli immuni da successivi contagi di sars-covid?