Dietro le proteste in Kazakistan ci sono anche i bitcoin
Il prezzo dell'energia è aumentato anche perché il paese è diventato l'eldorado dei miners di criptovalute
https://www.huffingtonpost.it/entry/...lated_articles
Dietro le proteste in Kazakistan ci sono anche i bitcoin
Il prezzo dell'energia è aumentato anche perché il paese è diventato l'eldorado dei miners di criptovalute
https://www.huffingtonpost.it/entry/...lated_articles
Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
https://www.agi.it/estero/news/2022-...rgia-15129260/
La fiorente attività di criptomining è una delle cause dell'aumento del costo dell'energia elettrica in Kazakistan. Le proteste che sono divampate nel Paese, scatenate dalla crisi dell'elettricità e del gas, potrebbero avere un filo diretto con l'attività che consente l'estrazione di criptovalute, come Bitcoin e Ethereum.
Il ministero dell'Energia kazako aveva già lanciato l'allarme lo scorso novembre, registrando un aumento della domanda dell'energia elettrica pari all'8% anno su anno. Un dato inusuale per il governo di Nur-Sultan, ma sulla cui causa non nutriva troppi dubbi: il numero crescente di società che estraggono Bitcoin che hanno deciso di spostare la loro attività nel Paese nel 2021, alcune legalmente, molte no.
Negli ultimi 12 mesi, secondo un calcolo del Financial Times, circa 88.000 società di criptomining hanno deciso di spostare la propria sede dalle province cinesi al Kazakistan: in primo luogo per cercare di smarcarsi dalle crescenti pressioni di Pechino sul settore, ma anche per via dei bassissimi costi dell'energia elettrica nell'ex repubblica sovietica.
Il costo dell'energia è uno dei fattori principali che consentono la profittabilità delle attività estrattive di criptovalute. La soluzione degli algoritmi che 'proteggono' i bitcoin e che consente la loro liberazione avviene attraverso l'azione di migliaia di processori che elaborano le soluzioni.
Un'attività considerata altamente energivora, che più volte ha causato critiche da parte dei governi, ma anche degli attivisti dell'ambiente. Una pressione enorme, aumentata proprio nell'ultimo anno e che ha costretto il fondatore di Tesla, Elon Musk, a rinunciare al pagamento in cripto per le sue vetture proprio per evitare di incentivare un mercato dannoso per l'ambiente.
Il Kazakistan ha sofferto per mesi di gravi carenze alla rete elettrica a causa di questa attività. Lo ha ammesso il governo, che ha promesso un giro di vita sulle attività di criptomining non regolamentate e una tassa alle società del settore che hanno sede legale nel Paese.
Ma il Kazakistan resta una nazione assai redditizia per queste aziende: solo martedì, a poche ore dalla rivolta popolare, Caanan, la quinta società di criptomining al mondo, ha annunciato l'espansione delle attività a Taraz raggiungendo le 10.300 Avalon Miner (le macchine che estraggono criptovalute).
Taraz è nel sud del Paese, a 400 chilometri da Almaty, il centro della rivolta di queste ore. La versione ufficiale del governo kazako è che i problemi alla rete elettrica sono causati da "minatori a nero", ovvero piccoli gruppi che lavorano all'estrazione di Bitcoin senza pagare le tasse. Attività che il viceministro dell'Energia ha promesso di "fermare il prima possibile
Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...
credo che sia una grossa caxxata, o meglio una mezza fake per attaccare le crypto
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
https://www.wired.it/economia/finanz...te-kazakistan/
I minatori di criptovalute hanno una nuova meta: il Kazakistan
Un mix di clima freddo, energia a basso costo e vicinanza alla Cina potrebbero fare del più grande tra gli "stan" un paradiso per il mining di bitcoin e affini
A inizio settembre dovrebbe infatti aprire nel nord del paese (al confine con la Russia) una delle più grandi mining farm al mondo, capace di ospitare fino a 50mila mining rig, stando almeno al direttore commerciale di Energix, società responsabile del progetto. Non bastasse questo dato, altre informazioni trapelate fanno capire la portata dell’infrastruttura: costata 23 milioni di dollari, impiegherà 160 persone tra tecnici e ingegneri e avrà una potenza di 180 megawatt, gestendo un ammontare di energia elettrica che sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno di 180mila abitazioni statunitensi....
Perché il Kazakistan
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A pesare decisamente di più sono stati sia il clima particolarmente freddo di alcune regioni del paese (fondamentale per evitare il surriscaldamento degli impianti) sia, soprattutto, il bassissimo costo dell’energia che si registra in Kazakistan. A dicembre 2019 esso era pari a 0,041 dollari per kilowattora (Kw) per il consumo domestico e a 0,049 per le attività produttive, contro, ad esempio, un prezzo medio negli Stati Uniti pari a 0,14 dollari per Kw.
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Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...
Un colpo all’«Eldorado» delle criptovalute
La situazione, insomma, è incandescente. E sul fronte delle criptovalute, il Kazakhstan non è un posto qualunque. Il Paese asiatico, è appena dietro agli Stati Uniti in termini di quota del mercato globale del mining di Bitcoin, con il 18,1% di tutto il mining di criptovalute. E secondo il Financial Times, nel corso del 2021, quasi 90mila società di criptomining si sono insediate in Kazakhstan, dopo la fuga dalla Cina a causa della stretta imposta da Pechino sul consumo energetico.
Il Kazakistan è diventato, negli anni, l'eldorado dei minatori di criptovalute, Le miniere di carbone del Paese asiatico forniscono un approvvigionamento energetico economico e abbondante. Inoltre, il governo kazako ha mostrato – almeno fino a qualche giorno fa - un atteggiamento molto lassista relativamente alle nuove costruzioni, il che è di buon auspicio per i minatori che hanno bisogno di costruire installazioni fisiche in breve tempo.
Rischio crollo per la potenza di calcolo
Ora, con le proteste che stanno mettendo in ginocchio il Paese, sarà interessante tenere d'occhio l'hashrate, termine tecnico che viene usato per descrivere la potenza di calcolo di tutti i minatori nella rete bitcoin. Se questo crollasse, o comunque se si abbassasse in modo importante, potrebbe essere un indicatore molto attendibile di cosa sta succedendo in Kazakistan.
Mi hanno detto che sei fascia, che sei amica di Salvini,
Ma io so che invece sei normale e quelli sono dei cretini...
«che giova ne la fata dar di cozzo?»
“Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è ottima”
La mia - seppur nascosta - parte stalinista mi farebbe propendere per un bel soggiorno al gulag, a spese dello stato, per tutti i trafficanti di criptovalute.
Chi li possiede - senza trafficare - potrebbe salvarsi facendo pubblica autocritica e 6 mesi di lavori socialmente utili.
KAZAKISTAN - Forze aviotrasportate russe all'aeroporto di Chkalovsky si imbarcano per il Kazakistan nell'ambito della missione di pace decisa dal CSTO. (Fonte: RT)