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cimad5
https://it.sputniknews.com/20220113/...-14603743.html
In conseguenza dell'aumento dei casi, la regione ieri sera ha deciso di la sospensione dell'attività venatoria in tutta la provincia.
Aumentano i casi di peste suina africana in provincia di Alessandria. L'Asl ha confermato la positività di un cinghiale trovato morto a Tagliolo Monferrato; positive anche le carcasse ritrovate in Val Lemme nel fine settimana. Il primo caso è stato scoperto una settimana fa ad Ovada.
I casi di peste suina fra i cinghiali hanno fatto scattare l'allarme tra gli allevatori, per il rischio che il contagio si diffonda negli allevamenti. La malattia non si trasmette da animale a uomo, ma è altamente contagiosa.
Il contagio si diffonde non solo con la movimentazione di animali e persone, ma anche tramite veicoli e materiali contaminati, fra cui rifiuti di cucina, scarpe o vestiti e attrezzi zootecnici. "Le aree interessate sono monitorate con maggiori controlli", ha fatto sapere l’Asl, secondo quanto riporta La Stampa.
Il ministero della Salute ha disposto lo stop alla caccia in 78 comuni piemontesi, ma, dopo i casi di ieri, la Regione ha esteso la sospensione all'intera provincia di Alessandria. Inoltre, il ministero ha vietato nelle aree interessate dai contagi qualsiasi attività agro-forestale e l’accesso del pubblico.
Gli allevatori sono preoccupati per la ricaduta sul commercio interno delle carni e sulle esportazioni. Alcuni Stati hanno già disposto lo stop a carni e salumi italiani, tra cui Cina, Giappone, Taiwan, Kuwait e Svizzera.
Confagricoltura Alessandria, tramite il suo presidente Luca Brondelli, fa sapere che alcune aziende di macellazione, industrie e società cooperative fuori regione avrebbero sospeso i ritiri di carni suine dal Piemonte.
"Questi atteggiamenti stanno provocando turbative di mercato e ingenerando fenomeni speculativi che danneggiano pesantemente le imprese del settore", avverte.