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  1. #11
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    Riccardo Mazzoni 14 gennaio 2022

    Il branco di violentatori della notte di Capodanno a Milano era composto da giovani immigrati e da maghrebini di seconda generazione ipoteticamente già integrati. Questo è un dato di fatto inoppugnabile, e da qui bisogna partire per ricercare, al di là del gravissimo rilievo penale della vicenda, le cause profonde di un fenomeno inquietante che ha trasformato per qualche ora il centro della capitale del nord Italia in una banlieue parigina. Non è un paragone azzardato, perché in quelle periferie fuorilegge imperversano da anni bande organizzate di ragazzi di origine nordafricana, e le violenze sulle giovani donne sono all'ordine del giorno. Quanto è successo a Milano si era peraltro già visto, in circostanze analoghe, a Colonia, e non può essere frutto del caso, perché un'aggressione così mirata e diffusa, con il coinvolgimento di decine di delinquenti, era stata chiaramente pianificata, anche se è difficile al momento dire se dietro ci sia stata una precisa regia di stampo integralista. L'unica cosa certa è che non si può giustificare sempre tutto, come fa la sinistra, col disagio sociale e con l'emarginazione in cui vivono sacche di giovani sbandati e fuori controllo, perché si rischia di confondere la causa con l'effetto, e la vera domanda da porsi è se questa nuova generazione, almeno in parte, rifiuti pregiudizialmente l'identità italiana, e con essa quindi le nostre leggi e la nostra cultura, per cui una ragazza che non porta il velo diventa il bersaglio legittimo di ogni tipo di oltraggio.

    E qui torna il triste parallelo con le donne delle banlieues, che più volte si sono ribellate alle violenze consumate dentro e fuori casa al grido «né sottomesse né puttane». «Quella messa in atto a Milano è frutto di una versione perversa della religione islamica» - ha detto Souad Sbai, ex parlamentare del Pdl e responsabile del dipartimento integrazione della Lega, ma l'Europa sbaglia a considerare la misoginia come mero riflesso culturale derivante da un'antica tradizione, perché così si annienta la dignità della donna. Il relativismo che le istituzioni comunitarie spargono da tempo a piene mani, le sentenze delle corti europee che legittimano surrettiziamente la sharia, oltre che la propensione delle sinistre a minimizzare nel segno del buonismo permanente effettivo comportamenti del tutto inaccettabili, sono tutti cedimenti valoriali che non favoriscono l'integrazione, ma alimentano, semmai, la tendenza a favorire la nascita di nuovi ghetti identitari.

    È inutile girarci intorno: l'integrazione islamica in Occidente è storicamente difficile, è una questione religiosa e sociale che è illusorio risolvere semplicemente con le scorciatoie legislative: non è affatto detto, ad esempio, che la concessione della cittadinanza abbreviata costituisca un automatismo certo per raggiungere una reale integrazione di chi antepone a tutto l'appartenenza religiosa. Le esperienze di altri Paesi europei, purtroppo, vanno in tutt' altra direzione, basti ricordare i giovani musulmani di terza generazione che si fecero saltare nella metropolitana di Londra, o -appunto - alle periodiche rivolte nelle banlieues parigine. Insomma, il problema vero è quello di saper coniugare accoglienza e legalità, senza cedimenti alle sole ragioni degli altri, perché difendere i diritti degli immigrati senza citarne mai i doveri significa intraprendere la strada del dialogo a senso unico, che non è più dialogo ma semplicemente una resa. Le statistiche dicono che le ultime ondate migratorie dal Mediterraneo centrale- quasi raddoppiate in un anno - erano composte in prevalenza da giovani maschi, con una quota non marginale di minori non accompagnati. Riprendendo la recente riflessione del presidente Mattarella («Se i flussi continuassero con questi numeri la situazione diventerebbe ingestibile»), è lecito chiedersi dove finirà questa imponente massa di immigrati, e quante potenziali altre notti di Capodanno si preparano.



    https://www.iltempo.it/politica/2022...upro-30091487/
    finalmente una articolo dove si può essere a favore o contro e senza risentimento xenofobo. Per la maggior parte sono d'accordo con l'articolo. Sono comunque ateo, la religione non mi interessa e di solito è addirittura controproducente, ma ci sono delle regole qui in Occidente che devono essere accettate e chi non le rispetta e viene da altre culture non ha niente a che fare in Europa. In ogni caso, la politica ha un dovere, le società parallele come in Francia, Regno Unito o Svezia non devono esistere in Italia, devono essere impedite. La povertà e la disoccupazione non possono essere citate come motivo di un tale comportamento. Ci deve essere la volontà di integrarsi, molte persone di certi ambienti mostrano poca volontà di farlo, qui anche la sinistra deve avere interesse a fare pressione sui migranti, non si battano per la parità dei diritti? Per questi migranti, tuttavia, l'uguaglianza è una parola estranea, ma la critica ai migranti è vietata, altrimenti si viene dichiarati fascisti.

  2. #12
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da Simonepgn Visualizza Messaggio
    Sono 5 milioni gli stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale; la maggior parte di questi è quasi invisibile, lavora, paga le tasse e soprattutto rispetta le leggi.

    Nessun pennivendolo al soldo della destra italiana parla di loro ma si concentra su quella minima percentuale di questi che commette dei reati.

    Tutto è funzionale alla propaganda perché, come già più volte ribadito, a loro non interessa il reato commesso, non interessa lo stato delle vittime; interessa solo l'autore del reato. Questo che serve a loro.
    il problema è un altro, qui siamo di fronte a una generazione di nuovi italiani figli di migranti che mantiene gli istinti primari dei loro antenati e malgrado la scuola e le possibilità che offre la società non si integra, questo è materiale che va a formare le baby gang di mezza Europa
    I modelli di integrazioni sono falliti, tanto piu' in paesi come la Sveizia che negli anni 90-2000 si vantava di avere portato delle scuole d'eccellenza nelle periferie
    chi ha frequentato quelle scuole oggi è nelle baby gang

  3. #13
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da Simonepgn Visualizza Messaggio
    Sono 5 milioni gli stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale; la maggior parte di questi è quasi invisibile, lavora, paga le tasse e soprattutto rispetta le leggi.

    Nessun pennivendolo al soldo della destra italiana parla di loro ma si concentra su quella minima percentuale di questi che commette dei reati.

    Tutto è funzionale alla propaganda perché, come già più volte ribadito, a loro non interessa il reato commesso, non interessa lo stato delle vittime; interessa solo l'autore del reato. Questo che serve a loro.
    Non rendere il problema più piccolo di quello che è, quando cammino per Roma come turista, tutto quello che vedo sono i clandestini che vendono merci e pagano zero tasse e mi assillano costantemente per comprare qualcosa.
    E provate a camminare con vostra moglie e i vostri figli dalla stazione centrale Termini di Roma verso il parcheggio, verso le 8 di sera ci sono solo persone che vendono droga. (Africani e arabi).
    Idem stazione centrale a Milano.
    Poi come esempio in Francia, terza generazione ancora non integrati.

  4. #14
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da france Visualizza Messaggio
    finalmente una articolo dove si può essere a favore o contro e senza risentimento xenofobo. Per la maggior parte sono d'accordo con l'articolo. Sono comunque ateo, la religione non mi interessa e di solito è addirittura controproducente, ma ci sono delle regole qui in Occidente che devono essere accettate e chi non le rispetta e viene da altre culture non ha niente a che fare in Europa. In ogni caso, la politica ha un dovere, le società parallele come in Francia, Regno Unito o Svezia non devono esistere in Italia, devono essere impedite. La povertà e la disoccupazione non possono essere citate come motivo di un tale comportamento. Ci deve essere la volontà di integrarsi, molte persone di certi ambienti mostrano poca volontà di farlo, qui anche la sinistra deve avere interesse a fare pressione sui migranti, non si battano per la parità dei diritti? Per questi migranti, tuttavia, l'uguaglianza è una parola estranea, ma la critica ai migranti è vietata, altrimenti si viene dichiarati fascisti.
    alla sinistra interessa solo farli sbarcare in massa per alimentare le loro cooperative e gli albergatori compiacenti amici loro, le varie caritas e via dicendo
    Poi che questi dormano per terra e arrostiscano i topi o si integrino a loro non frega niente, non è piu' un loro problema, l'importante è farli sbarcare e che a causa loro lo stato debba sborsare denaro pubblico, miliardi, poi il retso a loro non iinteressa

  5. #15
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    il problema è un altro, qui siamo di fronte a una generazione di nuovi italiani figli di migranti che mantiene gli istinti primari dei loro antenati e malgrado la scuola e le possibilità che offre la società non si integra, questo è materiale che va a formare le baby gang di mezza Europa
    I modelli di integrazioni sono falliti, tanto piu' in paesi come la Sveizia che negli anni 90-2000 si vantava di avere portato delle scuole d'eccellenza nelle periferie
    chi ha frequentato quelle scuole oggi è nelle baby gang
    Io credo che il problema vada visto sotto la sua reale connotazione.

    C'è una generazione di giovani che ha perso il senso della decenza e del rispetto per gli altri e le istituzioni. Questo è un problema sociale che non ha a che fare con la nazionalità ma con un sistema sociale che non sa dare dei riferimenti di correttezza, responsabilità e legalità alle nuove generazioni.

  6. #16
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da france Visualizza Messaggio
    Non rendere il problema più piccolo di quello che è, quando cammino per Roma come turista, tutto quello che vedo sono i clandestini che vendono merci e pagano zero tasse e mi assillano costantemente per comprare qualcosa.
    E provate a camminare con vostra moglie e i vostri figli dalla stazione centrale Termini di Roma verso il parcheggio, verso le 8 di sera ci sono solo persone che vendono droga. (Africani e arabi).
    Idem stazione centrale a Milano.
    senza andare a Roma, posso al limite capire le grandi metropoli, basta andare a Parma, una città che è ai primi posti per qualità di vita, alle 9 di sera il centro è in mano alle baby gang

  7. #17
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da FrancoAntonio Visualizza Messaggio
    e certo ti fai parte di coloro che gli imprenditori li odiano e li considerano mangiatori di carne umana
    come fanno certi imprenditori fanatici progressisti e partite IVA anche solo a pensare di dare un voto a sinistra
    Se tu fai discorso generici sugli immigrati, io li faccio sugli imprenditori.

    O vogliamo fare dei lecito distinguo? Allora comincia tu, se no posso proseguire con la “cultura del profitto” che necessariamente sacrifica la sicurezza del lavoratore.

    Quando si vogliono mettere tutti gli immigrati nello stesso mucchio, con la scusa della loro “cultura”, ciò sarebbe sacrosanto, e invece per un’altra categoria no?

  8. #18
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da Simonepgn Visualizza Messaggio
    Io credo che il problema vada visto sotto la sua reale connotazione.

    C'è una generazione di giovani che ha perso il senso della decenza e del rispetto per gli altri e le istituzioni. Questo è un problema sociale che non ha a che fare con la nazionalità ma con un sistema sociale che non sa dare dei riferimenti di correttezza, responsabilità e legalità alle nuove generazioni.
    No, certo che la nazionalita' e' un motivo, specialmente una cultura diversa, in Germania non troverai, italiani, greci o spagnoli nella stazioni a spacciare o che ne so..la seconda generazione di italiani, greci e spagnoli in Germania sono per il 99 % ben integrati, tra marrocchini di seconda generazione, non e' cambiato niente.

  9. #19
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Citazione Originariamente Scritto da france Visualizza Messaggio
    No, che e' un motivo la nazionalita' specialmente una cultura diversa, in Germania non troverai, italiani, greci o spagnoli nella stazioni a spacciare o che ne so..la seconda genarazione di italiani, greci e spagnoli in Germania sono per il 99 % ben integrati, tra marrocchini di seconda generazione, non e' cambiato niente.
    Vogliamo parlare degli italiani in Germania? Davvero vuoi metterla in questi termini?

    Ad ogni modo anche gli stranieri in Italia sono in stragrande maggioranza ben integrati. Certo è che se leggete Il Giornale o la carta straccia simile, la vostra percezione è diametralmente opposta.

  10. #20
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    Predefinito Re: A Milano muore l'integrazione con le violenze di Capodanno. L'accoglienza è un'il

    Ma perché non ci pensano le femministe o le donne italiche a risolvere questo problema? Chi me lo fa fare di aiutare una persona quando alla fine può risultare essere una nemica a differenza di questi magrebini non mi hanno fatto nulla di male?

    Come ho già scritto altre volte, da me non riceveranno alcun aiuto nel caso dovessi assistere ad un episodi o simile, a meno che non sia una conoscente/amica
    "non sto mai dalla parte di nessuno, perché nessuno sta mai dalla mia.” (Cit.)

 

 
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