Madonne e messeri io vi doto
in questo mese di gennaio
di un fradicio, fasciante
a buchi e spine saio
e anziché del vin brulè
che darebbe la scintilla,
rigeneranti fredde tisane
di caffè e camomilla,
all'uopo che non neve
gittiate lieti all'amore ambito
ma con esso allucinati
danziate in infradito
rivivendo nei volteggi
sul gentilizio spiano
l'atmosfera d'un fiorentino
che si accompagni a un pisano.