Presidenti di un'Italia negli impicci
L'Italia che è assediata
da problemi a tutti i confini
troverebbe un suo equilibrio
andando agile a Casini,
ma ricordandola omerica
e astuta nei suoi fatti
a tesser da Penelope
risulta meglio la Moratti.
Anche i ricchi (e lo spred) soffrono
La finanza è in ambasce,
deve correr l'ultimo miglio
e non sa se far il banchiere
Presidente o lasciarlo al Consiglio.
La risposta certa non giunge
e par che tutto sia un fremito
per la cosa che preme ai ricchi:
un'Italia che paghi il debito.
Le faremo sapere
La candidatura di Casini
per la sinistra è pura poesia
conoscendo ormai dell'esimio
dove lo porti la sua via;
lui che si muove cauto e obliquo
e ora fugge e ora si accosta
e girando sempre al centro
poi arriva alla parte opposta.
Mini-dialogo tra piddini terrorizzati
«Chi mai sarà il Presidente?»
E al Nazareno ai più alti piani:
«Non uno che sarà cera
nelle Sue vetuste mani.
E che Ne prenderebbe gli ordini
al telefono di buon mattino
oppure evocandoLo
notturno al tavolino».
Fregatura del tempo
Il futuro s’avvicina
in punta di piedi
senza che lo senti
e nemmeno lo vedi,
solo al presente
ne senti l’afflato
ma mentre l’afferri
è già passato.
Cercasi Presidente
Il candidato è di specchiate virtù
senza secondarie opzioni
e avrà dei precedenti onesti
come reggitor delle Istituzioni;
soprattutto non avrà legami
con un governo che avemmo in sorte
e che passò mari e monti
a portar un tocco di morte.
Un bis ecologico
Se la politica fa la figura
di una vecchia e ingessata zia
il trionfo è sfolgorante
sul versante dell'ecologia:
rieleggendo il presidente
chiaro emerge il messaggio
che il parlamento ha inteso
la necessità del riciclaggio