Originariamente Scritto da
Roberto il Guiscardo
Ma credo che il fallimento del comunismo reale dipenda dal fatto che gli Stati dove è emerso fossero tutti poco industrializzati e dove quindi una vera coscienza sociale, operaia, socialista, non c'è stata. E' stata una operazione calata dall'alto.
Dopodiché sono stati boicottati dagli USA e da tutti i Paesi che industrialmente ed economicamente hanno un peso, con il risultato di restare avulsi dai commerci e dalla finanza dominante. Il caso della Russia, isolata da subito dopo la seconda guerra mondiale, di Cuba, tuttora boicottata dagli USA, di cui è stretto vicino; del Venezuela, letteralmente strozzato economicamente e finanziariamente, e via dicendo.
La Cina se l'è cavata, ma penso ciò sia dovuto al fattore dimensione: è uno pseudo-continente di un miliardo e mezzo di abitanti, da sempre abituato a vivere in se stesso, e la sua scarsa propensione alla colonizzazione storicamente lo dimostra (anche se adesso le cose stanno cambiando). Inoltre ha avuto la furbizia di mettere le sue immense disponibilità di manodopera (a costo bassissimo!) a disposizione delle industrie dell'occidente, mettendo come condizione di entrare nel pacchetto azionario. Una volta entrati nel WTO, la sua immensa mole sta facendo quello che ci si aspetta da un Paese così grosso. Senza trascurare la mentalità pragmatica dei cinesi, che sanno adattarsi, a mio giudizio, alle situazioni in ogni parte del mondo.
Ma il loro si può ancora definire Comunismo...? Se lo è, non è certo quello che hanno immaginato gli ideologi del marxismo.