…è l’astensione. È qui che un partito veramente interessato alle sorti dell’Italia dovrebbe guardare: alle ragioni del disinteresse, ai veri bisogni, ai valori e alle speranze di questi cittadini.
Invece ci si continua a litigare un pool di voti che di anno in anno si fa sempre più esiguo, giocando con ipocrisia e volgarità con i soliti vecchi temi di una banalità ed ininfluenza oscena: polcor da una parte, immigrazione dall’altra, mentre nessuno vuole affrontare i problemi veri.
Che sono i salari, i diritti dei lavoratori, il precariato, le delocalizzazioni, il supporto a piccoli esercenti, commercianti e partite iva, l’iniquità del sistema fiscale e l’evasione, la corruzione, l’inefficienza della pubblica amministrazione, la corruzione, i servizi pubblici sempre più scadenti, l’età pensionabile sempre più elevata e le pensioni sempre più insufficienti.
Questi sono i temi che un partito serio dovrebbe affrontare, con saldezza teorica ma anche con chiarezza comunicazionale e proposte pratiche e comprensibili.