Come si pone la famiglia tradizionale rispetto ai social, alle chatroom ed ai vari applicativi che utilizzano figlie e figli in Internet?
Come si pone la famiglia tradizionale rispetto ai social, alle chatroom ed ai vari applicativi che utilizzano figlie e figli in Internet?
Dipendesse da me l'accesso a internet dovrebbe essere proibito ai minori di 16 anni. Nei vari gruppi telegram che frequento ho conosciuto miriadi di ragazzini e soprattutto ragazzine col cervello bruciato dall'essere entrati a contatto troppo presto con contenuti gore e pornografici.
https://www.ramispogli.it/
"…Credo che lo sapevo fin da principio. Lo sapevo che non ci saremmo mai arrivati. A lui piaceva tanto sentirne parlare che anch’io ho creduto fosse possibile."
Penso anch'io che un limite minimo ci dovrebbe essere, escluso per lo studio ovviamente. Io lo porrei a 10 anni, però con dei filtri realmente efficaci sui computer, e che al crescere dell'età andrebbero progressivamente rimossi. Confesso che quando mi sono iscritta a FB ho dichiarato di essere maggiorenne, ma non la ero, solo per essere sicura di non avere contenuti bloccati.
In ogni caso in tutto ciò indispensabile è la supervisione costante dei genitori, che non possono cavarsela sostenendo che non hanno tempo/non conoscono internet...che imparino!
Se ben ricordo ci sono studi che affermano che a prescindere dai contenuti che si usufruiscono i media elettronici inibiscono alcune capacità fondamentali del bambino, tipo la soglia di attenzione o la capacità di comprendere un testo scritto.
Secondo me fino ad almeno 14 anni l'educazione e lo svago dei ragazzi dovrebbero seguire pattern tradizionali basati su attività slegate dall'informatica/elettronica.
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"…Credo che lo sapevo fin da principio. Lo sapevo che non ci saremmo mai arrivati. A lui piaceva tanto sentirne parlare che anch’io ho creduto fosse possibile."
La nostra soglia di attenzione (sicuramente la mia) è più bassa di quella dei nostri genitori, però non si può essere esclusi da Internet perché è la dimensione in cui inevitabilmente vivremo, e soprattutto vivranno i più piccoli. Non importa se sia giusto o sbagliato, perché non possiamo farci nulla.
Poi prevedere un mix di attività reali/virtuali sarebbe l'ideale. Anche possibile, se ci si impegnasse un minimo, e qui oltre alle famiglie serve la Scuola. Peccato che in Italia sia mediamente scadente.
L'ideale secondo me è il modello cinese, che tende a indirizzare dall'alto i giovani a utilizzare i mezzi informatici meno per lo svago e più per lo studio e l'apprendimento. L'alternativa è ritrovarsi intere generazioni di minus habentes incapaci di leggere fino in fondo un testo di media lunghezza e soprattutto di comprenderlo.
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"…Credo che lo sapevo fin da principio. Lo sapevo che non ci saremmo mai arrivati. A lui piaceva tanto sentirne parlare che anch’io ho creduto fosse possibile."
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"…Credo che lo sapevo fin da principio. Lo sapevo che non ci saremmo mai arrivati. A lui piaceva tanto sentirne parlare che anch’io ho creduto fosse possibile."