Originariamente Scritto da
Simonepgn
Questo thread è l’ideale seguito di quello aperto qualche mese fa ma con una sostanziale differenza.
Nel primo analizzavo uno scenario futuro ipotetico, a tratti utopico, ma comunque ancora lontano dal realizzarsi.
In questo invece metto sul piatto quello che realmente sta accadendo e come vi siano già in atto processi di disgregazione degli Stati Nazionali in un modo che fino a una decina di anni fa era quasi impensabile.
Tutto questo sta avvenendo grazie ai forti poteri economici che esistono già al di sopra degli Stati in cui sono nati, ne condizionano le politiche e assorbono il loro potere economico e, il più delle volte, offrono intrattenimento e esperienze di divertimento.
I Social Network sono una delle principali attività, primo di tutti quello creato da Mark Zucherberg, che un mese fa ha annunciato che Facebook sbarcherà nel Metaverso ed entro una decina di anni permetterà ai suoi utenti di vivere in una nuova realtà, che definisce “realtà aumentata”. Questo significa che le persone, che già ora trascorrono ore sul suo social network, in futuro potranno provare delle vere e proprie esperienze di vita e di acquisto, non nel mondo reale, ma in quello che è stato costruito loro ed in cui potranno comodamente viaggiare dal divano di casa.
In questo mondo non si consumeranno beni fisici ma digitali, tra cui gli NFT (Not Fungible Token), beni che hanno un certificato di autenticità digitale e che saranno acquistati usando Criptovalute, quindi un denaro che circola fuori dai circuiti nazionali e che può essere speso solo all’interno di quel Metaverso. Esisterà anche un mercato immobiliare al suo interno, dove le transazioni sono sempre effettuate in Criptovaluta.
Tutto questo poterà un flusso enorme di capitali dalle economie nazionali a poche aziende sovranazionali, che detteranno anche ai governi linee di condotta funzionali alle loro politiche aziendali.
Da qui il paradosso, ovvero il sistema capitalista, ritenuto da alcuni un baluardo per l’integrità degli Stati che in realtà è proprio l’acceleratore della loro disgregazione, a danno però dell’individuo, che non è più visto come tale ma diventa uno strumento utile all’accrescimento del capitale di pochi, facendo convergere, energie economiche e risorse creative, verso pochi punti di confluenza, lasciando nel resto della società un sorta di deserto culturale e sociale, in cui gli emarginati avranno l’illusione di contare qualcosa in una realtà fittizia.