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C'è un nome da tenere a mente per il futuro, ed è quello di Alice Kuhnke, l'eurodeputata svedese che ha rischiato di diventare a sorpresa la nuova presidente del Parlamento Europeo con un risultato che può sembrare irrisorio per chi non conosce i retroscena, ma che invece è stato straordinariamente inaspettato e significativo. Perché? Partendo dall'incipit, l'improvvisa scomparsa di David Sassoli ha provocato un'ondata di commozione non del tutto inaspettata, oltra ad aver lascito un vuoto istituzionale molto profondo. Un vuoto che a sette giorni dalla sua morte è stato colmato, almeno formalmente, dall'elezione della nuova presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. Ma nonostante la maggioranza schiacciante di 458 voti ricevuti, in molti stanno già definendo la presidente Metsola una figura "divisiva" per le posizioni contrarie che ha preso in passato nei confronti del diritto all'aborto, una pratica medica vietata senza alcuna eccezione nel suo paese di provenienza, Malta, neanche in caso di pericolo per la vita della gestante. A causa di questo dettaglio incastrato in un curriculum per nulla disprezzabile, fino a un'ora prima della votazione fra eurodeputati c'è stato un intenso scambio di messaggi portatori di indecisione e qualcuno di loro, alla fine, ha votato per Kuhnke dopo aver detto che avrebbe votato per Metsola. Il risultato della vicenda è che Alice Bah Kuhnke il giorno prima sarebbe stata molto soddisfatta all'idea di ricevere 73 voti, il numero che risultava a tutti nei pronostici, e se n'è ritrovati invece 101 piazzandosi al secondo posto dopo l'eletta, seguita dalla spagnola Sira Rego. Perché questa 50enne svedese ha raccolto un inaspettato successo fra coloro che si sono ribellati agli "ordini di scuderia" dei propri gruppi parlamentari? Per cominciare, con una madre svedese e un padre dal Gambia, Alice Bah è il classico esempio di cittadina del futuro. È nata a Malmö, la terza città più grande della Svezia, ed è cresciuta nello Småland, nella parte meridionale del Paese. Da bambina era una scout, un'esperienza che ha formato la sua consapevolezza ambientale, e negli anni 80 è stata un'apprezzata velocista nelle discipline giovanili dei 100 e 200 metri. Si è iscritta all'università a 27 anni, alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Stoccolma, e si è laureata nel 2005. L'anno dopo ha frequentato diversi corsi prestigiosi di formazione sulla leadership. In comune con David Sassoli ha il mestiere di giornalista, anche se si è dedicata molto alla conduzione. Prima di laurearsi aveva presentato sulla televisione svedese il Disney Club, ma non è rimasta intrappolata nella tv dei ragazzi: qualche anno dopo conduceva un talk show che portava il suo nome, Alice Bah, e dividendosi ancora fra vari generi, ha presentato il festival musicale-politico svedese Artister mot nazister (Artisti contro il nazismo) e ha scritto il libro Victoria, Victoria! sulla principessa ereditaria Vittoria. Nel frattempo, si è dedicata attivamente alla politica a cominciare dal 1994, quando ha partecipato alla campagna referendaria per far entrare la Svezia nell'UE. Intorno al 2000 ha lasciato la tv per presiedere diverse associazioni religiose, politiche, artistiche e culturali importanti, finché nel 2013 è stata nominata direttamente dal governo Direttrice Generale del National Board of Youth Affairs. Un titolo che è durato poco perché nel 2014, dopo aver aderito al partito dei Verdi, è stata scelta come Ministra della Cultura e della Democrazia nel governo del primo ministro Stefan Löfven. Due anni dopo è stata eletta deputata, e nel 2019 eurodeputata, in rappresentanza dei Verdi. Il canale svedese STV l'ha seguita con un reality intitolato Brussels Calling, insieme ad altri europarlamentari svedesi, nel suo primo anno di attività. Cosa ha fatto da allora, per aver colpito favorevolmente 101 deputati a Strasburg0, non solo svedesi? Il motivo è forse divisivo quanto lo è l'aborto parlando di Roberta Metsola: Alice Kuhnke ha dato voce ai gruppi di pressione ambientalisti soprattutto quelli che, per motivi ecologici ed etici, chiedono misure drastiche per ridurre il consumo di carne e latticini, e ha polemizzato animatamente contro le direttive dell'UE che vietano termini come "latte di soia" o "hamburger vegetale", che ritiene meno impellenti del trovare una soluzione all'emergenza ambientale. Temi che l'hanno resa ancora più popolare in Svezia, dove la battaglia verso per la conquista della sostenibilità totale è una priorità politica. Per tutti questi motivi Alice Bah Kuhnke, che è stata sposata due volte e ha tre figlie, il 18 gennaio è stata la candidata del cuore di tutti quei colleghi a Strasburgo e Bruxelles per i quali continuare a rimandare le soluzioni alle criticità ambientali è come vivere in un eterno Don't Look Up. Fra due anni e mezzo, quando scadrà il mandato della neoeletta Metsola, la situazione sarà abbastanza matura per dare spazio ad Alice Kuhnke?