L'idrogeno come si sa non è una fonte energetica, ma un "vettore" di accumulo dell'energia, usabile successivamente e direttamente nei motori degli autoveicoli e, perché no, anche degli aerei. In quest'ultima applicazione forse ci potrebbe essere qualche perplessità, ma è indubbio che l'idrogeno come vettore andrebbe a sostituire la benzina e il gasolio, per cui avrebbe la potenza necessaria per mantenere ogni tipo di macchina in movimento.
La produzione dell'idrogeno è il punto interrogativo, visto che in natura esso è presente, ma combinato con altri elementi. Una fonte enorme di idrogeno è ovviamente l'acqua di mare, oppure quella della pioggia (meglio) ma come estrarlo in maniera sostenibile?
A novembre 2020 il ministero dello sviluppo economico ha pubblicato le linee guida preliminari della Strategia Nazionale Idrogeno, in cui vengono sintetizzati gli obiettivi, e le mosse per raggiungerli, a cui mira questa soluzione energetica nel percorso di decarbonizzazione concordato con l’Europa. Il Recovery Plan o Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha assorbito i contenuti di questo documento e di altri, come il Piano Nazionale di Intesa per l’Energia e il Clima (PNIEC) che a gennaio 2020 è stato trasmesso a Bruxelles.
Gli obiettivi programmatici sono quelli di ottenere il 2% circa della penetrazione dell’idrogeno nella domanda energetica entro il 2030, fino a 5 GigaWatt per una riduzione delle emissioni di 8 Mton di CO2 equivalente, e di far salire questa percentuale al 13 – 14% entro il 2050, arrivando fino al 20%
Sono previsti investimenti fino a 10 miliardi di euro nella filiera dell’idrogeno, tra produzione (5 – 7 miliardi), strutture di distribuzione e consumo (stazioni di rifornimento e mezzi, 2 – 3 miliardi) e ricerca e sviluppo di tecnologie (1 miliardo circa). Un tale contributo potrebbe portare alla creazione di 200.000 posti di lavoro temporanei e 10.000 fissi, per un apporto di 27 miliardi di euro al Pil nazionale.
Idrogeno verde: una soluzione energetica sostenibile, ma attenzione al greenwashing
La soluzione quindi per la mobilità futura potrebbe essere questa:
- idrogeno per i trasporti pesanti : camion, treni, navi, aerei...
- elettrico per i trasporti leggeri: mobilità cittadina con scooter, bici, monopattini, citycar...